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Safer Internet Day - Home. Animatori Digitali e Competenze: un matrimonio possibile! Da quando è stata istituita la figura dell’Animatore Digitale (AD) si è fatto un gran parlare di problemi legati al compenso, di possibili conflitti con altre figure di funzioni strumentali e soprattutto si soluzioni legate al software o all’hardware da implementare nella propria scuola. A mio avviso questo è un modo completamente sbagliato di intendere la figura dell’AD. Se da un lato è vero che il miur ha coniato un nome forse poco felice (altrove ho parlato, ad esempio, di Animatore Didattico), è d’altro canto innegabile che ridurre questa figura ad un mero esecutore di scelte tecniche rischia di far naufragare un ruolo che potrà essere senza dubbio decisivo nel prossimo triennio.

Chiarito questo vediamo quali strade potrebbero intraprendere quegli AD che volessero riportare il dibattito sul percorso delle pedagogie e non delle tecnologie. Una indicazione potrebbe essere quella dell’insegnamento per competenze. A questo punto la domanda è: come attuarli? Emiliano Onori. Il testo narrativo Mappa interattiva. Ricerca-intervento sulle competenze digitali a scuola. Online i questionari per i docenti. Link Campus University e ANP (Associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola) avviano la realizzazione di una ricerca-intervento sulle COMPETENZE DIGITALI A SCUOLA per studiare pratiche d’uso degli strumenti e degli ambienti digitali e fornire alle scuole elementi di conoscenza utili per progettare interventi di miglioramento delle pratiche didattiche.

L’iniziativa, che prende l’avvio da una ricognizione sull’uso del digitale a scuola da parte dei docenti e proseguirà analizzando l’approccio della dirigenza e degli studenti, è la prima azione nell’ambito dell’accordo di collaborazione stipulato recentemente da ANP e Link Campus Universitiy per: L’indagine è su scala nazionale e mira a coinvolgere tutti i docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado. La compilazione del questionario avviene in modalità online e chiede un impegno di circa trenta minuti. Giuseppe. Inviato da Daniela Simile - Si è svolto sabato mattina dalle 8.30 alle 14.0O presso il Centro Educativo Ignaziano (CEI) di Palermo il Tablet School 10 Meeting nazionale sulla scuola digitale organizzato da ImparaDigitale ente di formazione accreditato dal Miur. Il Centro Studi, che si propone come obiettivo la promozione dell’uso di metodi didattici innovativi all’ interno delle scuole, attraverso la simulazione tra docenti e studenti, crede in una didattica che, nel suo essere all’avanguardia, metta sempre e comunque lo studente al centro del suo percorso educativo e di crescita.

Da qui la realizzazione di questo evento dove si sono uniti e correlati tre aspetti fondamentali concretizzatisi nella tipologia dei 23 Laboratori della durata di 50 minuti ciascuno creati per il Meeting e visitabili in quattro turni: Laboratori proposti da ImparaDigitale, laboratori liberamente condotti dai docenti e laboratori proposti da Acer Education. Dianora. Giuseppe. Bring Your Own Device (BYOD), in italiano “porta il tuo dispositivo”, è un espressione che descrive quelle politiche aziendali che in tutto il mondo consentono agli impiegati di utilizzare i propri dispositivi personali in ambiente di lavoro. Il ricorso a politiche attive per il BYOD in ambito educativo viene espressamente previsto, attraverso una specifica azione, dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca “per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale”.

L’obiettivo è quello di “alleggerire” le classi da strumentazioni informatiche costose ed ingombranti, per promuovere una didattica digitale basata sull’integrazione dei dispositivi elettronici personali degli studenti e degli insegnanti (smartphone, tablet e PC portatili) con le dotazioni tecnologiche degli spazi scolastici. Creare lezioni con RaiScuola (tutorial) Consumer Education - Teaching Resources. Dianora. Timori e Speranze - Mitja Bichon. Una piattaforma per condividere le competenze degli insegnanti. Un momento di grande stimolo, ma anche di grande confusione.

Si devono elaborare piani, organizzare la formazione, definire le attività degli Animatori Digitali e molto altro… Uno scrollone utile, importante, inevitabile. Per troppo tempo siamo rimasti fermi su una didattica tradizionale e un aggiornamento non obbligatorio, con tutti i rischi e i ritardi che questo ha comportato. Ho trovato pertinente l’articolo di Giuseppe Corsaro su questo tema “L'importanza della formazione obbligatoria sull'innovazione didattica ” e ancor più concordo con l’analisi degli errori commessi nella formazione finora erogata sulle competenze digitali : «Poter pensare che per ammodernare il lavoro dell’insegnante fosse sufficiente “tecnologizzarlo”.

Niente di più inutile, sbagliato o addirittura dannoso. Eccolo il fatale equivoco». Nelle nuove circolari, infatti, ora si parla di competenze per l’innovazione didattica e metodologica, di potenziamento delle competenze di base, di valutazione. Teaching Resources. Who can remember how many cups are in a gallon and how many pints are in a quart? I have to admit that I used to look this information up every time I needed it. The amounts are so arbitrary and random that I couldn't seem to memorize them.

That all changed when I met Mr. Gallon, whom I affectionately renamed with the gender-free term Gallon Robot. Variations of Mr. Relating Customary Capacity Units to Fractions One thing that I love about Gallon Robot is how you can use this model to reinforce fraction concepts at the same time that you are reviewing customary units of capacity. When I created the patterns for Gallon Robot, I was very careful to make each part fractionally correct so that students can explore how the units are related. Gallon Robot to the Rescue includes cooperative learning activities, math center games, word problems, printables, teacher demonstration pages, and more!

Gallon Robot to the Rescue is not a new product, but I did give it a brand new cover today. Dianora. Educare alle competenze digitali: costruire esperienze d’apprendimento in Edmodo – BRICKS. Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri – Vittorio Emanuele III”, Andriasandra.troia@istruzione.it, www.cittadinanzadigitale.eu scarica la versione PDF del lavoro Technology can amplify great teaching but great technology cannot replace poor teaching1. ‬

OECD Nei corsi di formazione di livello avanzato2 realizzati nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (Polo Formativo Regione Puglia3) nell’anno scolastico 2014/2015, per le aree lingue straniere, artistica, inclusione e sicurezza, i partecipanti sono stati guidati a pensare all’ambiente di apprendimento come ad un organismo vivente, in continua crescita, che si nutre della connessione tra i membri del gruppo e dell’integrazione di fonti diverse. Gli interventi sono stati orientati a stimolare il dibattito sulla necessità di mettere al centro della progettazione didattica non tecnologie specifiche ma i soggetti competenti (digitali) che cooperano per produrre conoscenza e creare valore. Social learning con Edmodo In rete Task. Presentazione Animatore Digitale 2. WEO: piattaforma digitale per creare ed assegnare contenuti didattici.

WEO è una nuova piattaforma digitale gratuita per i mobile lerning che vi permette di creare una classe e di inserire manualmente gli studenti o invitarli ad entrare tramite un "codice di classe" unico (come per ClassDojo). Dopo aver creato la classe il docente può iniziare a inserire attività come quiz, compiti a casa, contenuti didattici, lezioni, immagini, video e link per coinvolgere gli studenti. che potranno lavorare con i materiali utilizzando tablet o smartphone. Inoltre, è possibile utilizzare attività già preparate da altri insegnanti e disponibile nell'archivio di WEO.

Uno degli aspetti che rendono WEO uno strumento di blended learning personalizzato è la possibilità di monitorare e valutare in tempo reale le attività che gli studenti completano online, con possibilità di differenziare le proposte. Ecco una demo dedicata a Weo.io Articoli correlati. Giuseppe. PNSD: è arrivato finalmente il tempo in cui il digitale non riguarderà solo eccellenze e casi isolati ma l’intera penisola? Quale il ruolo dei docenti? Quale quello degli editori? Quali le azioni previste dal MIUR? Risponde Daniele Barca, dirigente ufficio innovazione digitale MIUR. Nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è scritto che una buona scuola italiana digitale esiste già, ed è fatta di reti, esperimenti, docenti innovatori.

La recente settimana del Piano Nazionale della Scuola Digitale, che si conclude con il concorso #ilmiopnsd il 18 dicembre, racconta più di 1200 scuole che si sono cimentate in qualche evento digitale: più di 1 su 8. Nel PNSD si parla di una “via italiana” alla scuola digitale. Direi un approccio più metodologico e globale che tecnologico. Quale ruolo vede per gli editori nel rinnovamento della scuola? Partiamo da oggi. La digitalizzazione da sola non serve, è scritto chiaramente nel PNSD. La didattica attiva. Per saperne di più. Your Edu Action - Non sono i tablet, non sono le LIM, non...