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PADOUE // PADOVA

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Dove vedere una mostra a Padova?

Nello scrivere questo post ho pensato di rispondere ad una domanda che a volte mi viene fatta e cioè “dove posso vedere una mostra a Padova?” Padova è senz’altro un’importante città d’arte che merita questa definizione in particolar modo per il record di superfici affrescate che fanno di Padova, la città dell’affresco. “Nursery of art” la definì William Shakespeare nel Prologo del I atto de “La bisbetica domata” (leggi qui) ma restando ai nostri giorni a Padova in tutti i periodi dell’anno troverete mostre d’arte contemporanea, fotografia, street art e di seguito volevo segnalarvi i luoghi principali dove molto probabilmente troverete una mostra aperta in corso.

Centro Culturale Altinate San Gaetano. Una splendida struttura che potrebbe essere sfruttata e valorizzata meglio ma che rimane un posto incredibile per ospitare mostre, eventi ed iniziative culturali. Palazzo Zabarella Palazzo Zabarella-Fondazione Bano. Palazzo del Monte di Pietà-Fondazione Cariparo. Galleria Samonà. Giotto - La Cappella degli Scrovegni - Padova. Padova. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Padova

Padova (Pàdova[3], Pàdoa o Pàoa in veneto, Patavium in lingua latina) è un comune italiano di 209 678 abitanti[2], capoluogo della provincia omonima in Veneto. È il terzo[4] comune della regione per popolazione (preceduta da Venezia e Verona) ed il più densamente popolato[5]. Nei suoi dintorni si è creata un'importante conurbazione che secondo il censimento del 2011 raggiungeva i 406.349 residenti. È un ragguardevole centro economico, uno dei più importanti e grandi centri di trasporti intermodali, anche fluviali, di tutta Europa[6]. La città di Padova è stata definita "capitale della pittura del Trecento" dal critico d'arte Vittorio Sgarbi[7]: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale.

Dal 1222 è sede di una prestigiosa università che si colloca tra le più antiche del mondo. Da Padova deriva la celebre forma di danza "pavana". Saint Antoine de Padoue. Fernando est né à Lisbonne, au Portugal, en 1195.

Saint Antoine de Padoue

De famille noble aux traditions militaires, il entra très jeune chez les Chanoines Réguliers de Saint Augustin à Coïmbra où il fut ordonné prêtre. En 1220, quand les restes des premiers martyrs franciscains furent ramenés du Maroc au Portugal, il entra chez les Frères Mineurs et prit le prénom d’Antoine. Il désirait lui aussi aller au Maroc afin d’y mourir martyr. Tombé malade pendant le voyage, il dut rentrer en Europe. En 1221, il est à Assise au chapitre de l’Ordre et ses frères découvrent alors ses talents de prédicateur et de théologien. En 1229, il est élu provincial de l’Italie du Nord. Pour en savoir plus : Padova : Caffè Pedrocchi, Giuseppe Jappelli, sala Rossini, Museo del Risorgimento, gallerie Pedrocchi, il Santo, Pedrocchi il caffè senza porte, Palazzo Moroni, Palazzo del Bo Università di Padova, italy tourism Venice Venezia, Sant'Antonio da Padova, fot.

Proprio nella centralissima piazza, tra Palazzo Moroni - sede del Comune - ed il Bo' - sede dell'Università -, nell'angolo asimmetrico rimasto dalla demolizione di antichi edifici, Antonio Pedrocchi, figlio di un caffettiere bergamasco, commissiona, nel 1816, al noto architetto Giuseppe Jappelli il nuovo stabilimento inaugurato nel 1831, affiancato dal 1836 dal Pedrocchino, costruzione neogotica destinata ad ospitare la pasticceria.

Padova : Caffè Pedrocchi, Giuseppe Jappelli, sala Rossini, Museo del Risorgimento, gallerie Pedrocchi, il Santo, Pedrocchi il caffè senza porte, Palazzo Moroni, Palazzo del Bo Università di Padova, italy tourism Venice Venezia, Sant'Antonio da Padova, fot

Il caffè è teatro della vivace vita risorgimentale legata agli intellettuali che frequentano le aule universitarie. Avvenimenti e nomi sono molto noti: dai moti 'carbonari' del 1848 contro il dominante Austriaco, con inevitabile sparatoria, a ritrovo per scrittori ed artisti quali Nievo, Stendhal, D'Annunzio, Eleonora Duse al futurista Marinetti. E' il modello più felice del filone eclettico, stile che mescola il neoclassico al gotico veneziano, a richiami esotici egizi e cineserie, molto in voga nell'ottocento. 8 febbraio, e il giorno del Bo e della goliardia. PADOVA. 8 febbraio, una data storica per Padova.

8 febbraio, e il giorno del Bo e della goliardia

Nel 1848 infatti gli studenti dell'università attaccarono i soldati austriaci presenti in città, assaltarono il Castello per liberare alcuni prigionieri politici. Una rivolta che viene sedata nel sangue: vengono espulsi 73 studenti e 4 professori, altri studenti vengono uccisi nel cortile del Bo e al caffè Pedrocchi, l'università patavina viene chiusa dalle autorità austriache. E oggi è il giorno delle matricole e dei goliardi, che eleggeranno al Bo il nuovo Tribuno. Una ricorrenza «celebrata», come ormai accade da alcuni anni, da una serie di scherzi e burle dei goliardi ai danni dei padovani.

L' 8 febbraio del 1848 la città insorge contro la guarnigione austriaca.