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La privacy con Google: come cancellare i nostri dati registrati dal motore di ricerca Privacy e Google: come cancellare i nostri dati dal motore di ricerca. Password Strength Checker. La télévision oeil de demain. Img204 b. SIC - Cyberbullismo. Cyberbullismo Il cyber-bullismo è una forma di prevaricazione messa in atto da una persona o da un gruppo contro una vittima.

SIC - Cyberbullismo

Avviene tramite tecnologie digitali e per essere tale occorre che sia prolungata nel tempo. Probabilmente conosci il bullismo dei tuoi tempi. Social network: attenzione agli effetti collaterali. "Social network: attenzione agli effetti collaterali" Facebook & Co.

Social network: attenzione agli effetti collaterali

Come tutelare la propria privacy ai tempi di Facebook, MySpace & Co.? Web we want. Vero e falso in rete - Annamaria Testa. L’università di Stanford ha avviato una ricerca intesa a capire quanto i nativi digitali, che pure in rete si trovano perfettamente a loro agio, siano effettivamente in grado di valutare correttamente l’informazione che trovano sui social media o attraverso Google.

Vero e falso in rete - Annamaria Testa

I risultati mostrano (cito testualmente) “una sconcertante incapacità di ragionare sull’informazione veicolata in rete”, di distinguere la pubblicità dalle notizie, di identificare le fonti. La ricerca si è svolta tra il gennaio 2015 e il giugno 2016 e ha coinvolto in 56 diverse prove 7.804 studenti di dodici stati, appartenenti sia a scuole secondarie e università di modesta qualità, sia a scuole secondarie e università eccellenti, compresa la stessa Stanford (qui una sintesi e alcuni esempi). Gli studenti universitari non controllano su Google a chi fanno capo siti e pagine per capire se l’informazione fornita è di parte, e prendono per buone notizie diffuse da imprese e lobbisti. Prima conseguenza. Seconda conseguenza. Infografica: Come valutare le risorse che trovi... Executive Summary 11.21.16. Il raduno dei wikipediani: “Così spieghiamo il mondo” In piazza Italia svolazzano le tende di un ex albergo che sembra riemerso dagli Anni 70.

Il raduno dei wikipediani: “Così spieghiamo il mondo”

Jukebox funzionante, fantasie optical, caldi divanoni in pelle. È qui che in questi giorni si radunano i wikipediani, gli editori volontari dell’enciclopedia online più famosa del globo. Sfilano cappelli da cowboy, hijab, barbe hipster. Si intrecciano volti e valigie con cartellini di Taiwan, Australia, Iran, Americhe. Da quassù il mondo - che da tempo si vede di rado, anche i milanesi più fedeli oramai fanno vacanze più esotiche - sembra improvvisamente piccolo. Ecco ciò che sa Google di te: accedi al tuo archivio. Vi siete mai chiesti cosa esattamente Google sappia di voi?

Ecco ciò che sa Google di te: accedi al tuo archivio

Se siete curiosi, la testata britannica Telegraph ha realizzato una guida semplicissima che ci consente di accedere a una sorta di cronologia di tutti i dati che BigG ha su di noi. Nell'era digitale infatti tutti noi siamo più o meno consapevoli di lasciare una scia di dati che siti, motori di ricerca, social e aziende raccolgono diligentemente. Google e Facebook (e non solo ovviamente) sanno tutto di noi, raccolgono le nostre mail, le nostre foto, i nostri pensieri, i nostri spostamenti, le nostre ricerche sul Web e, incrociando i dati, possono conoscere il nostro orientamento politico, religioso e sessuale.

Se però volessimo andare oltre un generico "sanno molto" o "sanno tutto di noi" allora ecco cosa fare: Recatevi all'indirizzo Assicuratevi di aver effettuato il login al vostro account Google. "Perché la Rete ci rende intelligenti". Rheingold spiega il suo "manuale digitale" Lo scrittore americano, autore di testi importanti sull'era internet, stila una sorta di guida all'utilizzo "smart" del web.

"Perché la Rete ci rende intelligenti". Rheingold spiega il suo "manuale digitale"

Una nuova alfabetizzazione incentrata su "attenzione, identificazione delle bufale, partecipazione, collaborazione e conoscenza dell'uso del network"di ERNESTO ASSANTE E' uscito un libro che andrebbe rapidamente letto da chiunque ha voglia di capire meglio il mondo in cui viviamo, quello in cui vivremo, e ha la necessità, il bisogno o il desiderio di usare al meglio quello straordinario strumento che è Internet. Il titolo è assai singolare, ma proprio per questo stimolante: "Perché la Rete ci rende rende intelligenti", lo ha pubblicato l'editore Cortina ed è firmato da uno dei grandi pensatori dei nostri tempi, Howard Rheingold, autore di alcuni altri preziosi libri come "La realtà virtuale", del 1993, "Comunità virtuali: Parlare, incontrarsi, vivere nel ciberspazio", del 1994 e il bellissimo "Smart mobs.

E gli anziani? Ma Internet ci rende stupidi? Nicholas Carr, lo studioso americano che mesi fa aveva lanciato il primo allarme con l’articolo «Google ci sta facendo diventare stupidi?»

Ma Internet ci rende stupidi?

, è sempre più convinto di avere ragione. Il suo nuovo libro The Shallows, What the Internet is doing to our brains non lascia spazio all’ottimismo: nell’arco di pochi anni saremo tutti superficiali, incapaci di concentrarci per più di qualche minuto o di distinguere una informazione importante da quelle irrilevanti. Il vero guaio è che Nicholas Carr non è più solo: decine di scienziati in tutto il mondo condividono le sue conclusioni.

L’uso di Internet e degli altri potenti strumenti di comunicazione che teniamo in tasca sta modificando i neuroni del nostro cervello, sempre pronti ad adattarsi a nuove situazioni. Sarà la forza delle democrazie a plasmare il futuro di Internet. «Internet è diventata la più importante infrastruttura al mondo», scriveva l’ex primo ministro svedese Carl Bildt qualche mese fa.

Sarà la forza delle democrazie a plasmare il futuro di Internet

È quindi naturale chiedersi quale sia il rapporto tra Internet e il potere. Domande che potremmo articolare intorno a tre poli principali: il potere di Internet, il potere in Internet e il potere su Internet. Il potere di Internet è quello che deriva dall’essere, appunto, l’infrastruttura più importante del mondo. Infrastruttura che in questi ultimi vent’anni è diventata la rete su cui transitano notizie, comunicazioni personali, transazioni economiche, intrattenimento, educazione, associazionismo, movimenti politici e molto altro ancora.

Quindi il potere di Internet è quello di influenzare quello che pensano e provano miliardi di persone, è quello di permettere l’accesso alla conoscenza, a prodotti e a servizi, è quello di monitorare lo stato del mondo. Così Internet e le app stanno cambiando l'apprendimento. È in atto una rivoluzione dell’apprendimento.

Così Internet e le app stanno cambiando l'apprendimento

E l’istruzione formale non c’entra Pubblicato Il sistema educativo sta cambiando, facendo sentire il bisogno di nuovi requisiti. La tecnologia sta assumendo un ruolo sempre più prominente nella ricerca di nuove soluzioni rendendo possibili nuovi approcci, come ad esempio “l’insegnamento capovolto”, i MOOC (Massive Open Online Courses, ovvero Corsi aperti online su larga scala) e il “mobile learning”, l’apprendimento con dispositivi mobili. Siamo meno smart di quanto crediamo. Ed è tutta colpa di Google & Co. FORSE SIAMO meno intelligenti di quanto pensiamo.

Siamo meno smart di quanto crediamo. Ed è tutta colpa di Google & Co.

Ma non è colpa nostra. Il responsabile è Google. O, meglio, tutti i motori di ricerca disponibili online.