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Il maestro Manzi

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Wikiradio di Bruno Maida. Alberto Manzi. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Alberto Manzi

Biografia[modifica | modifica wikitesto] Laureato in Pedagogia, nel dopoguerra era stato educatore presso il carcere minorile "Aristide Gabelli" di Roma, dove quattro insegnanti prima di lui avevano rinunciato all'incarico, per poi dedicarsi all'insegnamento come maestro elementare. Scrisse diversi libri per ragazzi: il più famoso è Orzowei, pubblicato nel 1955, da cui fu tratta negli anni '70 la serie televisiva omonima, che ebbe grande successo, per la Tv dei ragazzi. La trasmissione andò in onda per ben otto anni, e fu di grande interesse e di grande rilevanza sociale: si stima che quasi un milione e mezzo di persone abbiano conseguito la licenza elementare grazie a queste lezioni a distanza, svolte di fatto secondo un vero e proprio corso di scuola serale.

La "disobbedienza" gli costò la sospensione dall'insegnamento e dalla paga. Ad Alberto Manzi sono intitolate diverse scuole in Italia[1]. Opere[modifica | modifica wikitesto] Biografia di Manzi il pepeverde rivista di letture e letterature per ragazzi. Alberto Manzi «grande maestro»...

Biografia di Manzi il pepeverde rivista di letture e letterature per ragazzi

PUBBLICHIAMO IL PEZZO DI PAOLA PARLATO "Alberto Manzi, grande maestro. Non è mai troppo tardi per ricordare" è stato pubblicato nel n. 58 del pepeverde. si tratta di una ricostruzione avvincente della vita e delle idee del famoso maestro, di un ritratto particolarmente fedele. Allberto Manzi, grande maestro Non è mai troppo tardi per ricordare di Paola Parlato Per gli inizi del 2014 la Rai dovrebbe mandare in onda un film su Alberto Manzi, maestro e pedagogista, qui ricordato per i suoi princìpi e per la sua straordinaria attività di educatore.

La rivista il Mulino: Alberto Manzi di R. Farnè, 2012. Nel 1965, al Congresso mondiale degli organismi radio-televisivi che si tenne a Tokyo, la trasmissione della Rai Non è mai troppo tardi ricevette, su indicazione dell’Unesco, il premio dell’Onu come uno dei programmi più significativi nella lotta contro l’analfabetismo.

La rivista il Mulino: Alberto Manzi di R. Farnè, 2012

Raro esempio di programma televisivo italiano conosciuto e citato a livello internazionale da studiosi di sociologia e pedagogia dei mass-media (Antony Bates, C.W. Bending, Henri Dieuzeide, tra gi altri), gli viene riconosciuto il merito di aver contribuito alla storia della televisione educativa. La trasmissione Non è mai troppo tardi, iniziata il 15 novembre 1960, andava in onda in diretta alle ore 18 di ogni martedì, giovedì e venerdì; terminò nel 1968. I programmi di “Telescuola”, di cui faceva parte, fino a quel momento erano basati su lezioni scolastiche tenute da insegnanti a una classe di studenti ospitata nello studio televisivo. Centro Alberto Manzi. Maestri speciali. Una riflessione sulla figura del maestro 2/2.

La cultura digitale, la Rai e il progetto Maestro Manzi 2.0. La Rai muove i primi passi sul percorso auspicato da anni e considerato in modo diffuso come essenziale per la diffusione della cultura digitale nel nostro Paese, data anche l’arretratezza italiana su questo fronte nel contesto europeo (un italiano su tre non ha mai navigato su Internet).

La cultura digitale, la Rai e il progetto Maestro Manzi 2.0

Li muove nel contesto di un progetto dal nome evocativo (“Rai per l’Alfabetizzazione Digitale: Maestro Manzi 2.0”) rifacendosi così all’esperienza degli anni ‘60 con la famosa trasmissione “Non è mai troppo tardi”, ma con un approccio del tutto diverso e consapevole dei cambiamenti intervenuti sia nella società italiana sia sul piano delle modalità comunicative. Non quindi con l’idea di proporre una trasmissione specifica di alfabetizzazione, ma con una contaminazione dell’intera programmazione del servizio pubblico, dai programmi della mattina alle fiction ai talk show fino a produzioni specifiche, utilizzando i diversi canali e le diverse proposte possibili.

Arriva il maestro Manzi 2.0, per l'alfabetizzazione digitale degli italiani. ROMA - Rafforzare il ruolo della Rai nell'opera di alfabetizzazione digitale del Paese sviluppando iniziative, di carattere divulgativo ed informativo, sui progetti di innovazione digitali in cui sono impegnate le imprese Ict sul territorio italiano.

Arriva il maestro Manzi 2.0, per l'alfabetizzazione digitale degli italiani

E' questo l'obiettivo del protocollo siglato tra la Rai e Confindustria Digitale con cui si intende offrire "un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda Digitale, facendo conoscere al grande pubblico le modalità d'uso e i benefici che le tecnologie e i servizi digitali apportano alla vita quotidiana".

In Italia la dimensione dell'analfabetismo digitale è molto elevata: siamo a circa il 34% della popolazione che non ha mai avuto accesso a Internet e a circa il 37% dei cittadini che non ha le competenze basilari per compiere operazioni sul web, come compilare un modulo, effettuare un bonifico, acquistare un prodotto su un portale di e-commerce o accedere a un servizio di una pubblica amministrazione.