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Lavoro

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Branson cancella l'orario di lavoro: "Contano i risultati, non il tempo in ufficio" #job #entrepreneurship #idea. LONDRA - Il brutto delle ferie è che prima o poi finiscono. Ma come vi sentireste se le vostre ferie, potenzialmente, non finissero mai? O meglio se foste voi a decidere quando finiscono: quando andare in vacanza e per quanto tempo starci, senza che il capufficio, come lo si chiamava un tempo, insomma il boss, il vostro diretto superiore, la vostra azienda, possano obiettare nulla al riguardo. E' il nuovo sistema di lavoro approvato da Richard Branson, il 64enne imprenditore britannico, uno dei businessmen più ricchi e intraprendenti (qualcuno direbbe "stravaganti") del Regno Unito e forse del mondo, che ha annunciato l'entrata in vigore della nuova policy per i dipendenti della Virgin, la conglomerata che contiene tutte le sue aziende, nei molteplici campi, dall'aviazione alla finanza, dall'intrattenimento ai media, in cui operano.

Non è uno scherzo e nemmeno un'idea del tutto originale. L’insostenibile divario digitale delle aziende italiane. Siamo alla vigilia di una settimana cruciale per il destino politico del nostro Paese, quella che porterà l’Italia ad assumere la guida della presidenza dell’Unione Europea. Sul piatto sono molti i temi delicati da affrontare e tra questi c’è sicuramente quello dell’agenda digitale. Proprio ieri, 27 giugno, l’argomento è stato sollevato a Montecitorio da un’interrogazione parlamentare del Movimento cinque stelle, che tramite Mariella Liuzzi, membro della Commissione trasporti e capogruppo alla Camera del partito pentastellato, ha esposto alcune perplessità in merito alla strategia di attuazione di quella che può essere definita la “digitalizzazione” del Paese.

A preoccupare è soprattutto la gestione dell’Agenzia Italiana per il Digitale (Agid), che a due anni dalla sua creazione si è rivelata essere un ente inefficiente, come tra l’altro dimostrato da un documento pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Camera dei Deputati. Flessibilità sul lavoro, Yoox dà l’esempio a Bologna / Mondo del lavoro / Società. 5 Strategie per Trovare Lavoro su Linkedin. 100 manager parlano ai giovani: "Per il lavoro del futuro non serve l'etica ma l'adattamento"

Passare dalla teoria alla pratica per i nostri ragazzi non è facile. A denunciare la mancanza di collegamento tra l’apprendimento e la realtà, sono cento manager coinvolti in una ricerca per identificare le soft skill che saranno più richieste alla futura generazione di talenti. Il sondaggio è stato elaborato dalla ESCP (Europe identity global perspective) Europe Torino campus, per capire quali sono le lacune dei nostri studenti al termine del percorso universitario. Le aziende dichiarano che i giovani vengono preparati “solo sufficientemente bene” dalle università italiane al mondo del lavoro.

Le aree di miglioramento segnalate riguardano: per il 35% la necessità di un orientamento più pratico, per il 28% di soft skills, e per il 19% la conoscenza reale delle aziende. I requisiti necessari Tra le capacità necessarie emergono chiaramente l’apprendimento (31%) e la creatività (22%) tra le caratteristiche personali. Le soft skills preferite La metodologia di lavoro. Questi selezionatori ti spiegano come comportarti quando ti offrono il lavoro. I Social Network non possono più essere ignorati dalle aziende - Ninja Marketing, il punto di riferimento nell'innovazione nel marketing e nella comunicazione. Secondo la Gartner Inc., in base ad una serie di studi sull’evoluzione del target on web, con l’incremento di traffico che le social network stanno generando su Internet, le aziende devono assumere una posizione nei loro confronti.

Nonostante i social network hanno avuto la tendenza a concentrarsi su gruppi demografici più giovani, si stanno espandendo oggi in gruppi più grandi di interesse per una base più estesa. “Fino a poco tempo fa, le aziende hanno considerato i social network rilevanti solo per il pubblico dei giovani consumatori, il che vuol dire che molti li hanno in gran parte ignorati”, ha affermato Hung LeHong, vice presidente dipartimento ricerca alla Gartner.

“Comunque, mentre le reti sociali si espandono per abbracciare gruppi demografici più vasti, le aziende devono assicurarsi di assumere una posizione nei loro confronti.” 1. Ci sono i Siti Sociali e poi ci sono le Piattaforme 3. I Social Network sono ricchi di discussioni-passaparola su aziende e prodotti 4. 5. 6. 7. 8. Ecco le 11 startup che danno più lavoro in Italia. Gocce nel mare, briciole di pane, aghi nel pagliaio. Si possono definire come meglio si preferisce le 11 startup innovative su 4.325 che danno lavoro ad almeno 20 persone (una sola supera i 50 dipendenti e ne abbiamo raccontato la storia qui). Si tratta dello 0,27%, ancora molto molto poco. Ma la speranza è che le cose vadano sempre meglio visto che negli ultimi sei mesi le persone che lavorano all’interno delle startup innovative – sia soci che addetti – sono passate da 15000 a 20000.

Per ora però si può parlare solo di singole storie di successo o che, per un motivo o per un altro, fanno eccezione rispetto alle altre imprese iscritte alla sezione speciale delle startup innovative: La maggior parte sono già nell’elenco delle “milionarie”, e la metà di queste si occupano della produzione di software e di consulenza informatica, due svolgono ricerche di mercato e pubblicità, una produce oggetti di metallo, una computer ed elettronica e un’altra si occupa di ingegneria. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Essere più innovativi sul lavoro, ecco come. Le quattro strade che ti permetteranno di essere più innovativo e più produttivo sul lavoro Si deve all’economista austriaco Joseph A.

Schumpeter il primo utilizzo nel 1911 del termine innovazione, intesa come quella riguardante un processo o un prodotto che garantisce risultati o benefici maggiori, apportando quindi un progresso sociale. L’innovazione quindi è alla base di ogni teoria lavorativa: essere innovativi vuol dire esser in grado di riconoscere le novità e di saperle sfruttare nel modo più efficiente ed efficace. LEGGI ANCHE: Innovazione aperta, l’idea giusta dove meno te lo aspetti Lavoro e innovazione rappresentano indubbiamente le parole chiavi del futuro. Ecco quattro modi per provare ad essere più innovativi, e più produttivi, sul posto di lavoro.

Porsi dei limiti sul lavoro Può sembrare assurdo eppure porsi vincoli e limiti aiuta il processo produttivo. Porsi domande impossibili Da “non si può” a “si può” Senza motivazione non c’è azione e senza azione non ci sono risultati. 10 illustrazioni su cosa significa lavorare in una startup. BlogSmart MoneyIschoolThe Food MakersThe Next TechBandiInternational Edition Infografiche 10 illustrazioni epiche sulle differenze tra lavorare in una startup o in un’azienda normale Dieci poster bellissimi che raccontano la differenza tra lavorare in una startup o in una grossa impresa, lo stile, gli abiti, i capelli, i successi, le ore di lavoro… vi piaceranno. Redazione Se lavori per un’azienda (qualsiasi tipo di azienda) dai un’occhiata a queste illustrazioni. Si parla di: azienda Lavoro multinazionale « Articolo precedente Articolo successivo » Perché ho deciso di creare la prima rete in Italia di consumatori di cannabis a scopo terapeutico Intervista a Antonio Pierri, 30enne di Lecce, Founder di letsweed.com, il primo network italiano di cannabis a scopo terapeutico Così la cannabis ha reso felici tutti, startup, venture e Stato (negli Usa).

La Campania chiama gli innovatori per rilanciare Pompei con una call pubblica: qui come partecipare The rise of Italian Fintech Touchdown! AddToAny. Lavorare nella musica: per l’estate soltanto o per tutta la vita. Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2015 alle ore 07:04.L'ultima modifica è del 24 giugno 2015 alle ore 12:58. (ansa) Se ai tempi del liceo suonavate e sognavate di sfondare in campo musicale ma poi la vita vi ha portato in un’altra direzione, sappiate che non è detta l’ultima parola: la “filiera” della musica, in barba alla crisi, offre ancora opportunità lavorative. Che si tratti dell’impiego di un’estate sola o quello di tutta la vita.

Da un lato c’è infatti l’industria dei concerti che in un anno genera più di 300mila posti di lavoro “a chiamata”, dall’altro la discografia che, a seguito di un delicatissimo processo di assestamento, cerca profili in tre direzioni: A&R (artisti e repertorio), tecnologie digitali e sfruttamento economico del diritto d’autore. Il comparto dei concerti, secondo il presidente di Assomusica Vincenzo Spera, «attraversa una fase di grande vivacità testimoniata dagli incassi in crescita. @MrPriscus Permalink. Lavoro, è l'IT il settore che offre più chance. 3 lezioni per sopravvivere e imparare a realizzarsi nel lavoro nei prossimi 10 anni. Ll mondo è cambiato. Sembra una banalità dirlo, ma la maggior parte delle persone non se ne rende ancora conto. Sono cambiate le regole del gioco ma nessuno l’ha insegnato a chi nel gioco sta entrando proprio adesso: un giovane su tre sotto i 25 anni è disoccupato e la situazione non è migliore se si prendono in considerazione i neo laureati.

Com’è potuto accadere? Eppure i nostri genitori ed i nostri nonni ci hanno sempre spinto a studiare, a “fare i bravi a scuola”, perché lo studio garantiva occupazione, indipendenza,II risorse per costruire un futuro. A quanto pare lo studio non è più sufficiente. Con l’evoluzione tecnologica, l’informatizzazione e la robotica le aziende tradizionali stanno diventando sempre più efficienti: grazie all’aumento di produttività sono necessarie oggi molte meno persone a parità di valore creato. Prima lezione: impegnarsi a scuola non è più sufficiente per trovare lavoro. Impara ad usare le mani e la testa, cerca di capire cosa ti piace fare con passione. Trovare lavoro nel Fintech: ecco le figure più richieste. I dati parlano chiaro, il contesto anche. Secondo Accenture gli investimenti globali nel Fintech sono triplicati, tra il 2013 e 2014, da 4,05 miliardi a 12,2 miliardi di dollari.

E la via della tecnologia è ormai un passaggio obbligato per banche e attori tradizionali del sistema finanziario che non vogliono soccombere. Lo ha scritto a chiare lettere il Ceo di Jp Morgan Jamie Dimon nella sua missiva annuale agli azionisti: “La Silicon Valley sta arrivando. […] Le startup Fintech possono autorizzare un prestito in pochi minuti, operazione che a una banca potrebbe richiedere settimane. […] Abbiamo molto da imparare”. Grazie alla tecnologia, quindi, le giovani imprese stanno mettendo il sale sulla coda dell’ecosistema. Distruption, come si suol dire. E una delle prime e più importanti conseguenze è il lavoro, deve esserlo per forza di cose. User experience Matteo Rizzi, FintechStage L’ambito più citato è quello del design, della user experience. Semplificazione e dialogo Analisi dei dati. Human Capital Trends 2015 | Deloitte | Introduction.

Come funzionano Periscope e le app per il livestreaming (e quali sono le opportunità per le aziende) Che il video fosse la nuova frontiera dei social media era chiaro. Meno prevedibile, che nel giro di poche settimane, il panorama dei servizi web fosse messo in subbuglio da una nuova categoria di applicazioni, quelle di “mobile video streaming”. In sintesi app per trasmettere in diretta video e audio, in maniera semplice e rapida, la televisione in tasca. Siamo agli inizi di marzo e i siti di tecnologia iniziano a parlare di Meerkat, un servizio di streaming che si appoggia a Twitter. Qualche giorno dopo, il 13 marzo, Dick Costolo annuncia l’acquisizione di un’app simile, Periscope, impedendo a Meerkat di accedere al suo grafo sociale. Sono i giorni del più grande raduno di early adopter del pianeta, il South by Southwest, e Meerkat viene unanimemente dichiarata l’app più calda del momento.

Eppure questi non sono i primi tentativi di creare interesse attorno al video streaming. Diamo un’occhiata alle tre applicazioni che, in questo momento, si contendono il mercato. Meerkat Periscope. Come trovare (davvero) lavoro a Google. Colloquio di lavoro in Google: curriculum e titoli valgono davvero poco. Google, per assumere, non bada al curriculum e neanche all'università che hai frequentato. Cerca menti aperte, flessibili, capaci di individuare percorsi alternativi là dove un altro vedrebbe solo muri. Federico Rampini de La Repubblica ha intervistato Laszlo Bock, direttore delle People Operations di Google, nonché autore del manuale sulle relazioni umane "Work Rules! ". Per entrare al Googleplex – il quartier generale di Google esaltato dal film "Gli stagisti" – bisogna passare attraverso una serie di selezioni gestite internamente.

Non c'è cacciatore di teste o Monster.com che tenga: per scandagliare i candidati meglio affidarsi ai dipendenti e ai responsabili di area. Magari a rotazione perché qualcuno potrebbe non essere obiettivo. Si procede per simulazioni e si vede come si comporta il candidato. Quindi, curriculum nel cestino? "Dalle risposte si capisce subito chi ha le potenzialità del futuro leader. VIDEO – Microsoft ci mostra il futuro della tecnologia nel lavoro. Anziani al lavoro giovani a casa.Perciò si deve ripartire dalla scuola. Potrebbe sembrare un paradosso, ma in Italia con la crisi sempre più anziani hanno trovato un lavoro a fronte di un calo di occupati tra i giovani. Nella classifica tra i Paesi dell’Ue l’Italia è quarta per incremento nel lasso di tempo 2007-2013 del tasso di occupazione tra i lavoratori “anziani” (55-64 anni), dietro a Germania, Polonia e Paesi Bassi.

Credits: Gds.it Ed è quarta anche per la dimensione della caduta del tasso di occupazione tra i “giovani” (25-34 anni), preceduta solo dalla Grecia, dalla Spagna e dall’Irlanda. I dati arrivano dal Centro Studi di Confindustria, che da mesi insiste sulla necessità di mettere in primo piano nell’agenda politica del Governo la questione dell’alternanza scuola-lavoro. I numeri sono da leggere con attenzione: nel nostro Paese con l’avvento della crisi economica, mamme e papà hanno trovato sempre più lavoro In assoluto più 1,1 milione in rapporto alla popolazione della stessa età. Credits: Itsmeccatronicapuglia.it. Al via test per Facebook at Work, sfida a LinkedIn - Internet e Social. Nelle scorse settimane il Financial Times aveva dato l'anticipazione, oggi la conferma: Facebook inizia i test di 'Facebook at Work', una piattaforma dedicata al lavoro che sfida LinkedIn, il social network professionale.

"L'app sarà visibile sugli app store di iOS e Android e disponibile solamente per i partner del test", spiega la società di Mark Zuckerberg, aggiungendo che "le informazioni degli impiegati sono protette, confidenziali e separate da quelle del profilo Facebook personale". "Facebook at Work è un'esperienza completamente separata da quella della piattaforma e offre agli impiegati la possibilità di connettersi e collaborare in modo efficace attraverso l'uso dei nostri strumenti, molti dei quali già noti e utilizzati come il News Feed, i Gruppi, messaggi e gli eventi", spiega Menlo Park in una una nota. "Sarà quindi possibile restare in contatto con i propri colleghi nello stesso modo in cui lo si fa con i propri amici e familiari attraverso il social network", aggiunge.