Rigenerazioni: la riscossa delle librerie indipendenti. Tratto da AE181 I libri, quasi tutti di faccia e non di costa, creano disomogenee macchie di colore lungo le pareti.
Gli scaffali non hanno etichette e la disposizione dei libri non segue i generi. Resta spiazzato chi entra da Spazio BK, giovane libreria milanese consacrata alle pubblicazioni illustrate e al visivo. “Il pensiero funziona per associazioni di idee e questa è l’esperienza che abbiamo voluto ricreare: se osservi l’area sulla cucina, puoi trovare un fumetto che parla di cibo accanto a un saggio di Agamben sul gusto e a un libro fotografico di ricette”, raccontano Chiara Bottani e Diletta Colombo, 34 e 35 anni, fondatrici di una “libreria della pazienza, quella che avremmo desiderato frequentare da clienti”. Dopo un anno di progettazione, hanno aperto a dicembre 2012 nel mezzo del rinnovato quartiere Isola.
Come funziona una libreria indipendente. Nielsen – una delle più importanti società di ricerche e monitoraggio di mercato – ha diffuso un rapporto sullo stato del mercato del libro in Italia nei primi mesi del 2015.
Il dato più notevole è quello relativo alle librerie indipendenti – cioè quelle che non appartengono a catene o grandi gruppi, e che in Italia sono più di duemila – dove sono cresciute sia le copie vendute (+2,3 per cento) sia il valore del libri venduti (+1,9 per cento). All’opposto, negli stessi mesi, le catene di librerie – come Feltrinelli o Mondadori o Giunti, eccetera – hanno registrato un calo sia di copie (-3,7 per cento) sia di valore (-3,9), mentre la grande distribuzione – cioè le catene più generaliste, come i supermercati e gli autogrill – è scesa del 14,8 per cento per le copie vendute e del 12,2 per cento per il loro valore.
In totale la libreria ha 12 mila titoli, ma l’obiettivo è di superare i 15 mila. Gogol ha nove dipendenti, tutti con contratto a tempo indeterminato. Il 2015 comincia bene per le librerie indipendenti. Inversione di tendenza anche in Italia? I dati. Negli Usa l'inversione di tendenza è cominciata già da un paio d'anni, e ora arrivano segnali di riscossa anche dal nostro Paese.
Dopo ben tredici trimestri negativi, arriva infatti una buona notizia per le le librerie indipendenti italiane, che nella prima parte del 2015 crescono del 3,6%. Su ilLibraio.it tutti i dati aggiornati del mercato e i libri più venduti... Travel, Literature, Maps and Gifts. ALI - Associazione Librai Italiani. Librerie indipendenti. Librerie italiane, il disastroso bilancio dei primi mesi del 2013.
Associazione librerie indipendenti ragazzi. Nata nel maggio 2004 a Corato, la libreria è ubicata nel centro storico cittadino.
A crearla è stata Giada, laureata in lettere moderne. La libreria ospita al suo interno anche giochi di legno e carabattole colorate. In questo “spaccio di favole”, leggiamo e raccontiamo storie un pomeriggio a settimana, di norma il venerdì alle 18:30, organizziamo incontri con l’autore, spettacoli di teatro a grande richiesta, una volta al mese, la libreria si trasforma in un piccolo teatro con tanto di sipario e lucine d’atmosfera per ospitare le storie di burattini. Da qualche anno, la libreria è diventata anche una vetrina per giovani artisti locali. Amabarabacicicocó via Monte di Pietá 55 70033 – Corato (BA) 080 8987728 CAPPUCCETTO GIALLO info@cappuccettogiallo.it via Vescovado ang. via Losana 13900 – Biella 015 – 3700530.
Manifesto_librai.pdf. Librerie indipendenti Archivi - Bibliocartina. Liberi Librai. Ebook e librerie indipendenti: impariamo dagli americani. Libreria Utopia (Indipendenti 1) - TwoReads - Every blog is a library. Nel post precedente abbiamo parlato in generale delle librerie indipendenti e del loro ruolo.
Ora iniziamo a conoscerle meglio, con un’intervista a Lucio Morawetz della Libreria Utopia di Milano (via Marsala 2, sito web, pagina Facebook). Nelle prossime settimane incontreremo altri librai, ma già da questa conversazione crediamo esca fuori un aspetto importante: le librerie indipendenti si formano in un tempo e in luogo specifici, nel rapporto coi lettori e grazie al lavoro dei librai, alle loro competenze e passioni. Fanno delle scelte – non sempre facili anzi quasi mai facili – e attraverso di esse definiscono la propria personalità e, almeno in parte, il proprio pubblico. Queste librerie sono naturalmente interessate a soddisfare qualsiasi lettore ma non sono intercambiabili, la loro “logica” è ben diversa da quella del negozio di catena che si pone precisamente l’obiettivo di apparire uguale dappertutto e vive solo nel presente dell’ultima novità. Su temi politici? Su tutti i temi.
Intervista a Guido Duiella, presidente di LIM / Librerie Indipendenti Milano. Si è tenuta ieri la prima conferenza stampa della rete Lim / Librerie Indipendenti Milano, associazione culturale che conta attualmente 33 librerie milanesi.
Abbiamo chiaccherato con il suo presidente, per averne un’idea più precisa. Guido, come mai proprio ora l’annuncio ufficiale? Siete già un’associazione? L’associazione Lim è stata registrata sei mesi fa, dopo una fase costituente cominciata il 3 settembre del 2012. Adesso Lim ha avuto un primo riconoscimento ufficiale dall’amministrazione comunale, che per la seconda edizione di Bookcity ha previsto uno spazio dedicato a Palazzo Reale per un evento condiviso di questa rete di librerie indipendenti (rimediando a una “dimenticanza” occorsa nella prima edizione).
Quale idea ha agito da motore dell’alleanza? Perché avete scelto la forma associativa, e come vi ponete nei confronti delle reti di librai già esistenti? Il vostro scopo principale qual è? Place des Libraires : Cherchez un livre. Trouvez une librairie partout en France. La nostra idea di libreria. Paris s’organise: ovvero, quando le librerie indipendenti fanno rete (sul serio)