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Energia idroelettrica 3c

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Regione Veneto, idroelettrico. La Direzione Difesa del Suolo, nell’ambito delle sue funzioni, è responsabile, a partire dal 17 di settembre 2008, del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica di cui all’art. 12 del D.Lgs 387/2003 relativo agli impianti idroelettrici con capacità di generazione superiore a 100 kW.

Regione Veneto, idroelettrico

Risorse utili Form di inserimento dei dati delle centrali idroelettriche. Vai al formProcedura istruttoria per il rilascio all'autorizzazione unica per impianti idroelettrici - Scarica i diagrammi di flusso (file ppt compressi in un file zip, 18Kb)Modulistica per la richiesta di autorizzazione unica per impianti idroelettrici - Scarica gli allegati (file doc compressi in file zip, 155Kb)Modalità di pagamento degli oneri istruttori - Scarica foglio infromativo (file pdf, 8Kb)Normativa utile - Scarica l'elenco ipertestuale delle norme (file pdf 17Kb)

L'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont. L’impianto Piave-Boite-Maè-Vajont è stato pensato per garantire continuità tra gli impianti già esistenti, nell’utilizzazione delle risorse idrauliche del fiume Piave, infatti a monte di tale impianto esistono i serbatoi del Comelico e il serbatoio di Santa Caterina di Auronzo, che sfruttando rispettivamente i fiumi Piave e Ansiei, e consentono lo sfruttamento idroelettrico delle acque tramite la centrale di Pelos, con scarico a quota 683.50m; inoltre a valle è presente la presa degli impianti Piave-S.Croce a Soverzene, a quota 390m.

L'impianto Piave-Boite-Maè-Vajont

Quindi l’intero sfruttamento delle risorse idroelettriche della valle del Piave tra le quote 683.50m e 390m viene affidato all’impianto Piave-Boite-Maè-Vajont. Schema geografico dell’impianto Piave-Boite-Maè-Vajont Questo è lo schema dell’impianto prima della costruzione della diga del Vajont. Schema dell’impianto Piave-Boite-Maè-Vajont In questo schema possiamo vedere l’impianto con la diga del Vajont.

Ingegneria, architettura, territorio. Il Piave e il Cadore. Da Cima Gogna il Piave prosegue verso il Medio Cadore lambendo i paesi di Lozzo, Lorenzago, Domegge, Calalzo, ultima fermata della ferrovia.

Il Piave e il Cadore

A Rizzios di Calalzo, nel 1878, Angelo Frescura che aveva imparato in Francia, dove era emigrato, a lavorare gli occhiali, impiantò la prima fabbrica del Cadore usando la forza motrice dell’acqua per far muovere i macchinari. L’industria dell’occhiale , oggi fortemente in crisi, divenne la principale attività economica del Cadore, tale da richiamare, negli anni ottanta, pendolari anche da fuori provincia. A Pieve di Cadore, una diga, terminata nel 1951 e alta cinquantacinque metri, blocca il corso del Piave formando il lago di Centro Cadore. Una condotta dentro la montagna a sinistra del fiume lunga ventitre chilometri con cinque metri di diametro, porta l’acqua del lago ad alimentare la centrale idroelettrica di Soverzene , seconda in Europa.

Il Piave è il più importante produttore di energia elettrica in Italia. Potenzialità e diffusione. Diffusione. Produzione nel mondo. La storia. Centrale idroelettrica. I vari tipi di centrale. Centrale fluviale. Centrale fluviale. Centrale a merea. Centrale a marea. Centrale di generazione e pomaggio.

Centrale di generazione e pomaggio. Centrale a serbatoio. Centrale a serbatoio. Come funzionano. Come funziona. Le componenti di una centrale idroelettrica. Trasformatore. Alternatore. Generatore. Diga. Turbina. Che cos'è l'energia idroelettrica. Impatto ambientale. Impatto ambientale La produzione di energia idroelettrica non provoca emissioni gassose o liquide che possano inquinare l'aria o l'acqua.

Impatto ambientale

Gli impianti mini-idroelettrici in molti casi, con la sistemazione idraulica che viene eseguita per la loro realizzazione, portano invece notevoli benefici al corso d'acqua (in particolare la regolazione e regimentazione delle piene sui corpi idrici a regime torrentizio, specie in aree montane ove esista degrado e dissesto del suolo e, quindi, possono contribuire efficacemente alla difesa e salvaguardia del territorio).

I grandi impianti idroelettrici a bacino possono presentare qualche problema in più,dal punto di vista dell' inserimento ambientale, e necessitano quindi di opportune valutazioni di impatto ambientale, tese a garantire l'assenza di interferenze con l'ambiente naturale. Inquinamento acusticoL'inquinamento acustico proveniente da una centrale dipende prevalentemente dalle turbine e dagli eventuali meccanismi di moltiplicazione dei giri. La costruzione della diga e il disastro. Vantaggi e svantaggi. Risparmio economico ed energetico scarsa manutenzione un impianto mini idroelettrico ha una modesta complessità costruttiva, di manutenzione e gestione, rispetto a impianti di taglia maggiore: le più attuali tecnologie non richiedono la presenza di un custode fisso, ma di un operatore che saltuariamente verifichi la corretta funzionalità delle opere idrauliche (di presa e filtraggio) e di quelle elettromeccaniche (turbina-alternatore) rischi per flora e fauna Per quel che concerne i rischi per le specie ittiche, l'eventuale impatto sulla migrazione dei pesci può essere mitigato sia attraverso l'installazione di apposite griglie per evitare che i pesci pervengano nella turbina sia creando appositi passaggi tali da consentire di superare gli ostacoli dell'opera di presa (“scala dei pesci”).

Vantaggi e svantaggi

Possibilità della diminuzione della risorsa idrica negli anni futuri iter autorizzativo Per impianti fino a 20 kW l'iter è semplificato ma diverso in ogni regione. Condividi.

Motori elettrici e generatori di corrente 2C