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Cupola geodetica. Una cupola geodetica è una struttura emisferica composta da una rete di travi giacenti su cerchi massimi (geodetiche). Le geodetiche si intersecano formando elementi triangolari che giacciono approssimativamente sulla superficie di una sfera; i triangoli sono tutti molto simili tra loro ed essendo rigidi garantiscono la robustezza locale, mentre le geodetiche formate dai loro lati distribuiscono gli sforzi locali sull'intera struttura.

La cupola geodetica è l'unica struttura costruita dall'uomo che diventa proporzionalmente più resistente all'aumentare delle dimensioni. Quando la struttura forma una sfera completa, viene detta sfera geodetica. Fra tutte le strutture costruite con elementi lineari, la cupola geodetica è quella con il massimo rapporto fra volume racchiuso e peso (massimo volume con il minimo peso): strutturalmente sono molto più forti di quanto sembrerebbe guardando le travi che le costituiscono. Storia[modifica | modifica wikitesto] Circa trent'anni dopo, R. 1. 2. . Lønstrup - Mårup kirke og Rubjerg Knude fyr. G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee • Leggi argomento - Le orchidee delle Montagne della Duchessa. Vi segnalo questi tre nuovi video sulle orchidee spontanee.

Ringrazio Vitaliano Gulli che mi ha inviato i link! Mini-documentario: Le orchidee delle Montagne della Duchessa Realizzato da Marco Iocchi e Fernando LuccheseHerbarium URT - Dipartimento di Biologia Ambientale - Università degli Studi di "Roma Tre" Prodotto realizzato nell'ambito del progetto: Produzione di strumenti multimediali per la divulgazione delle conoscenze scientifiche sul patrimonio botanico della Riserva Naturale Regionale "Montagne della Duchessa"; Responsabile scientifico: Prof. Fernando Lucchese - Dipartimento di Biologia Ambientale dell'Università degli Studi di "Roma Tre". In collaborazione con l'Ufficio Naturalistico della RNR "Montagne della Duchessa". Cofinanziamento del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Legge 6/2000: Iniziative per la diffusione della conoscenza scientifica. ATTENZIONE!!! G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee • Leggi argomento - Le orchidee delle Montagne della Duchessa.

Serra sostenibile - Architettura. La serra a forma di lumaca nel Giardino Botanico di Aarhus è un’icona nazionale nell’architettura delle serre. Il progetto, di C.F. Møller Architects, risale al 1969 e ben si adatta all’ambiente circostante. Di conseguenza, era importante mantenere i valori architettonici esistenti nella progettazione di una nuova serra che sostituisse la vecchia casa delle palme, ormai troppo piccola. La forma organica e il grande volume, in cui il pubblico può esplorare le cime degli alberi, offre un viaggio attraverso le diverse zone climatiche in un modo che rende la nuova serra di Aarhus un’attrazione a livello europeo.

In apertura e sopra: C.F. Møller Architects, Sustainable Hothouse, Botanical Gardens, Aarhus, Danimarca. Un assortimento di piante tropicali, alberi e fiori riempie l’interno della cupola trasparente impostata su una base ovale. C.F. La cupola trasparente è rivestita con pannelli di di ETFE (Etilene TetrafluoroEtilene) con un sistema di ombreggiatura pneumatico interno. C.F. C.F. Cuscini in ETFE per la nuova serra tropicale di Aarhus. Il progetto iniziale per la serra di Aarhus, in Danimarca, risale al 1969, a cura dello studio danese C.F.Møller, ripreso successivamente in occasione del restauro della vecchia casa delle palme, oggi centro di documentazione sulla botanica. Lo studio si è occupato della realizzazione di una nuova serra per il giardino botanico dell'Università di Aarhus, a forma di lumaca, sfruttando la struttura di cuscini in ETFE e l’orientamento del sole per ottenere il miglior rendimento possibile: in inverno la cupola capta la maggioranza della radiazione, contrariamente ai mesi estivi, ottimizzando il clima interno.

UNA BOLLA IN ETFE: il BUBBLE BUILDING A SHANGhAI La forma a spirale coinvolge il visitatore ad esplorare, inoltrandosi sempre più all’interno della serra, la varietà della flora esistente, dagli alberi alle piante ed i fiori tropicali, convergenti al centro di un piccolo stagno. . © Quintin Lake Simona Tannino Adora fare fotografie, scrivere e viaggiare. La fitopatologia e le sue origini. Coltivare orchidee: La pazienza premia — BIBLIOTECA ONLINE Watchtower. Coltivare orchidee: La pazienza premia CHI inizia a coltivare orchidee spesso non può più farne a meno. Alcuni appassionati passano ore a studiare i nomi latini delle loro orchidee preferite per cercare di ricordarli. Perché questi fiori piacciono tanto? Esiste un’ampia varietà di orchidee. In natura ne sono state scoperte circa 25.000 specie; inoltre sono stati registrati ufficialmente più di 100.000 ibridi artificiali.

L’espressione “ibrido artificiale” non sottintende che i botanici abbiano creato nuovi organismi viventi da terra, acqua e aria. Tali ibridi sono piuttosto il risultato di un’impollinazione incrociata pilotata. Sia le orchidee che crescono spontanee che quelle prodotte grazie all’intervento dell’uomo sono molto varie in quanto a dimensioni. Le orchidee si presentano in un’ampia gamma di forme e colori. Nasce la passione per le orchidee I semi di orchidea sono piccoli, alcuni quanto granelli di polvere. Orchidee selvatiche Come si ottengono gli ibridi La pazienza è d’obbligo. Orchidee in fiore: Mini orchidario, una teca da allestire. Orchidee: tecniche di coltivazione e principali specie. LE NOSTRE AMICHE ORCHIDEE <img src=" width="" height="" /> Abbiamo deciso di dedicare un'intera rubrica all'orchidea, pianta straordinaria, per farla conoscere nel suo intimo per poter in questo modo imparare a farla crescere nel migliore dei modi per poterci quindi rallegrare con la sua grazia e con la magnificenza dei suoi fiori.

Se desideri aggiungere notizie, informazioni o darci suggerimenti su quali argomenti trattare, per rendere questa rubrica un punto di riferimento per tutti gli amanti dell'orchidea non esitare a scriverci. Laboratorio di diagnostica fitopatologica — ERSA - Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. Azioni sul documento Sede: Pozzuolo del Friuli, via Sabbatini, 5 Tel. 0432 529264 –71 - 72 Personale addetto: - Giulio FRANCO (SFR ERSA) - Raffaella BENEDETTI - Luca DE SABBATA Il Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 214 prevede che i Servizi fitosanitari regionali esercitino il controllo e la vigilanza ufficiale sullo stato fitosanitario dei vegetali coltivati e spontanei, nonché dei loro prodotti nelle fasi di produzione, conservazione e commercializzazione, al fine di verificare la presenza di organismi nocivi.

Nella Regione esiste una forte domanda di servizi di diagnosi fitopatologica, sia all’interno delle strutture pubbliche deputate al controllo, alla ricerca ed alla sperimentazione che nel comparto della produzione agricola, con particolare riferimento alla produzione vivaistica regionale. La collaborazione attivata consente un regolare servizio nei confronti dell’utenza, con lo sviluppo delle seguenti attività: - riconoscimento di insetti ed altri artropodi dannosi alle piante. ORCHIDEE | TERRARIA. Le orchidee, pur appartenendo ad un’unica grande famiglia botanica, quella delle Orchidaceae, comprendono un grande numero di generi, specie e varietà sia coltivate che spontanee che rendono questo famiglia sicuramente una fra le più ricche del regno vegetale contendendosi il primo posto solo con le Asteraceae (le piante che comunemente sono chiamate “margherite” per capirci).

Le Orchidacee (Orchidaceae Juss., 1789) sono una famiglia di piante monocotiledoni, appartenenti all’ordine delle Orchidales (o Asparagales secondo la classificazione APG). I loro fiori sono comunemente chiamati orchidee. Questa famiglia è costituita da piante erbacee perenni, alcune delle quali sono in grado di assorbire dall’acqua presente nell’ambiente le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza tramite le radici aeree (autotrofia) e capaci anche di nutrirsi assimilando sostanze da organismi in decomposizione (sapròfite). Classificazione Cronquist Classificazione APG Ordine AsparagalesFamiglia Orchidaceae Fiori. Coltivare le orchidee su zattere e tronchetti | Orchids.it. Lo gradiscono le nostre orchidee e noi coltivatori ci appassioniamo ancor di più. Gran parte delle tantissime specie d’orchidee conosciute sono epifite e/o litofite e quindi il loro ambiente di vita in sito è caratterizzato da anfratti formatisi su alberi e pendii rocciosi.

E’ l’evoluzione della specie, che ha portato tante piante a cercare condizioni ideali di vita oltre la fascia fertile del suolo terrestre, a volte per cercare più luce ed in altri casi per esporsi meglio alle visite degli insetti impollinatori. Giunte nelle nostre coltivazioni, le orchidee subiscono notevoli adattamenti ambientali, che cambiano, a volte anche radicalmente, le loro necessità biologiche. Fortunatamente per loro e per noi, le orchidee sono piante molto duttili e resistenti…forse anche questo particolare va annoverato fra i tanti motivi della loro attrazione fatale. Perchè non far tornare le orchidee sugli alberi, anche in serra?

Visione d’insieme in serra con orchidee su zattere. Le malattie che colpiscono le orchidee. © Gianantonio Torelli – 1989 – rev. 2015 Breve guida alle principali patologie che possono colpire le piante di orchidee, ai prodotti ed agli interventi necessari per combattere queste malattie e, soprattutto, per prevenirle.

Argomenti IntroduzioneMalattie fungineLe patologie fungine più comuniChiave di riconoscimento delle patologie più comuni delle orchideeI principali fungicidi attivi sulle patologie delle orchideePrecauzioni nell’uso dei fungicidiMalattie battericheMalattie virali Introduzione La migliore cura è coltivare in ambienti puliti, in vasi ben drenanti, e con una adeguata ventilazione: sono questi i segreti per avere piante sempre sane. Le orchidee, come tutte le altre piante, possono essere colpite da malattie fungine, batteriche e virali.

Scarsa igiene nel luogo di coltura, eccessiva umidità, poca ventilazione, acquisto di piante malate: sono queste le condizioni che facilitano la diffusione delle malattie. MARCIUME DELLE RADICI Agente: RHIZOCTONIA SOLANI Kuehn. Malattie Orchidee, Cure orchidee, Parassiti orchidee, Fisiopatie, Patologie, Cura orchidee, Insetti orchidee, Funghi orchidea, Cocciniglia orchidee, Afidi orchidea, Acari orchidee, Ragnetto rosso orchidea, Funghi orchidea, Marciume orchidea, Virus orchide. La gravità delle malattie che colpiscono l'orchidea è estremamente variabile in funzione soprattutto delle tecniche di coltivazione che vengono adottate. Infatti la maggior parte delle patologie che si manifestano nelle nostre orchidee, sono legate ad una non adatta tecnica di coltivazione. Innanzitutto è importante seguire alcune piccole regole come prevenzione alle malattie: Detto questo, vediamo quali sono le principali malattie, parassitarie e non parassitarie.

In questo caso non si tratta di vere e proprie malattie, anche se causano delle patologie serie nell' orchidea o possono essere il preludio di una successiva infestazione parassitaria. Temperature, luce, umidità e concimazioni devono essere regolate in modo preciso ed in funzione delle specifiche esigenze delle singole piante. Caduta delle foglie E' dovuto, la maggior parte delle volte ad un eccesso idrico Arresto della crescita e caduta dei fiori Viceversa è dovuto ad una scarsa irrigazione Mancata fioritura Ustioni nelle foglie. Malattie piante – Fiorista Mariangela Blog. ETFE - Nin.gish.zid.da.

Richard Buckminster Fuller. Fu anche professore alla Southern Illinois University. Biografia[modifica | modifica wikitesto] Fuller nacque il 12 luglio 1895 a Milton, Massachusetts, figlio di Richard Buckminster Fuller e Caroline Wolcott Andrews e pronipote della scrittrice Margaret Fuller. Il padre morì quando Richard era dodicenne, e il giovane Fuller passò la giovinezza in una fattoria su un'isola poco lontano dalle coste del Maine. Era solito realizzare oggetti in legno, e in gioventù sperimentò idee per costruire delle piccole barche a propulsione umana: questo gli diede una buona base di conoscenza dell'uso dei materiali, e delle tecnologie necessarie a lavorarli, e maturò in lui il desiderio di approfondire tali competenze.

Fuller frequentò la Milton Academy in Massachusetts, ed in seguito frequentò l'Università Harvard, ma ne fu espulso due volte: la prima per aver dato spettacolo davanti ad un intero corpo di ballo, la seconda per la sua "irresponsabile mancanza di interesse". Fu positivista. Proprietà dei film in ETFE per l'architettura - Maco Technology. Eden project, Vector Foiltec L'Etilene TetraFluoro Etilene (ETFE) è un copolimero di Etilene e Fluoroetilene inventato da DuPont negli anni quaranta attualmente utilizzato in un ampia gamma di applicazioni.

È un polimero termoplastico parzialmente florurato con una struttura semi-cristallina (33% cristallino) ed è conosciuto come uno dei più stabili composti chimici, con una notevole resistenza ai danni provocati alla luce ultravioletta e all’inquinamento atmosferico. Il materiale ha una aspettativa di vita di almeno 20 anni senza la minima alterazione delle proprietà ottiche e autopulenti. I film in ETFE utilizzati in architettura ed edilizia per coperture e facciate trasparenti hanno uno spessore variabile tra 50μm e 300μm e, grazie alla ridotta densità del materiale, hanno un peso totale al metro quadro estremamente ridotto e variabile tra i 90 gr/mq e i 530 gr/mq. Tesi di Laurea Triennale: ETFE L'ARCHITETTURA DEL POSSIBILE. Descrizione dell’Asilo Nido Primavera prima e dopo la riqualificazione L’edificio ha uno sviluppo rettangolare con un andamento rettilineo delle pareti in calcestruzzo armato, gli spigoli, però, sono arrotondati per una maggiore sicurezza dei bambini che ne usufruiscono.

Al centro della struttura si apriva un piccolo cavedio che permetteva una maggiore illuminazione degli ambienti interni. L’edificio si articola su due piani, piano interrato e piano primo. Prima dell’intervento di riqualificazione a piano terra si distribuivano gli ambienti usufruiti dai bambini, come la zona di accoglienza e uffici, la zona gioco, zona riposo, la zona pranzo e i bagni. L'architettura che respira. La qualità dell’architettura, i livelli di efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, sono aspetti profondamente legati al valore dei materiali che costruiscono queste strutture.

La sperimentazione scientifica e tecnologica di questo settore è in continua evoluzione, tanto da produrre annualmente una quantità infinita di varianti per ogni genere di utilizzo. A volte però, occorrono decenni per accorgersi delle potenzialità di una semplice scoperta che, forse per casualità, è approdata al mondo dell’architettura, provenendo da tutt’altra strada. E’ questo il caso di un particolare materiale, oggi comunemente utilizzato per la costruzione di facciate altamente efficienti, ma con origini decisamente differenti. Trent’anni dopo infatti, l’azienda Du Pont (la celebre produttrice del Teflon) decise di servirsi del brevetto per sperimentare il primo fluoro polimero termoplastico, riservandogli un ruolo si di isolante, ma per il settore aeronautico.

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Midsummer - Wikipedia. Welcome to MyDanishRoots.com - MyDanishRoots.com. London Bridge & Rush Hour (1960-1969) This Is London Reel 1 And 2 (1950-1959) LEGEND - L'East End di Londra negli anni '60 (sottotitoli in italiano) EFFETTONOTTEonline. Ictus cerebrale: terapia, riabilitazione cognitiva, fisioterapia | Centro fisioterapico Roma. Dopo un ictus fino a quando si può recuperare? Non c'è una data di scadenza ~ RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA. The City within the Capital - the time after 1850. La Resistenza della Danimarca. La resistenza nonviolenta in Danimarca sotto l'occupazione tedesca (1940-45) [Video]: Berlino, la S-Bahn dopo la caduta del Muro. Zoologischer Garten, una stazione tante storie. - Berlino Explorer. La pratica | shodo.it. Thurso: alla fine della Scozia. Cosa vedere. Thurso. Duncansby Head - Wikipedia.

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