background preloader

Alimentazione

Facebook Twitter

Che ci portò Colombo dall'America | Tempo Libero - Report On Line - L'informazione che aiuta la vita. Quando si pensa o parla dell'avventuroso viaggio di Cristoforo Colombo, del suo arrivo a Guanahami il 12 ottobre del 1492 e della scoperta del" nuovo mondo », si suole giustamente mettere in primo piano le ripercussioni che ebbe sul destino dell'umanità quell'evento: il progressivo scadimento del bacino mediterraneo dal ruolo di epicentro geopolitico della Terra che per millenni aveva detenuto, il sorgere di nuove grandi Potenze marinare, lo scatenarsi della contesa fra le Nazioni per il possesso delle ricche Colonie d'oltre Atlantico e così via.

Non sempre, anzi assai di rado, ci si sofferma invece a considerare i cento mutamenti apportati, nella nostra vita di ogni giorno e anche nelle consuetudini più semplici dalla straordinaria impresa del grande navigato re genovese. Mais o granturco: fu uno dei primi e insoliti cibi che Colombo gustò arrivando in America. Il che significa che gli aborigeni utilizzavano il granturco anche per trarne una bevanda. Totalità.it - La scoperta dell'America e la rivoluzione in cucina. 12 ottobre 1492 A voi un menù che senza i cibi “americani” non sarebbe stato possibile e che i lettori possono preparare per il pranzo di oggi di Marina Cepeda Fuentes Il 12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo e l’equipaggiamento spagnolo delle tre caravelle più celebri della storia dell’umanità, la Pinta, la Niña e la Santa Maria, approdarono alla bella isola di Guanahaní, nel cuore dei Caraibi: “la terra più terra di tutte le terre che marinaio abbia mai visto in vita sua”, avrebbe scritto poi l’Ammiraglio genovese nel suo Giornale di bordo.

Colombo credeva di essere sbarcato su una delle innumerevoli isole del Cipango o del Catai, nel sognato continente asiatico delle spezie e delle ricchezze infinite, nelle terre di Marco Polo, dove le case avevano i tetti d’oro; e nella sua errata convinzione battezzò la nuova terra San Salvador perché, diceva, “il Salvatore mi avrebbe mostrato il luogo dove nasce l’oro”. Tacchini E la polenta “gialla” preparata con la farina di mais? Le verdure importate dall'America da Cristoforo Colombo.

Prova per un attimo a immaginare la tua cucina (o il tuo orto) senza avere disponibili patate, pomodori, zucche, peperoni e peperoncini. Un incubo, vero? Beh allora hai una persona speciale da ringraziare: Cristoforo Colombo! Evviva Colombo! ‘E il 12 ottobre 1492 quando la spedizione del navigatore genovese scopre il Nuovo Mondo (per sbaglio, conosciamo tutti la storia). Non sono le Indie ricercate da Colombo ma – per nostra fortuna – l’America si rivela comunque una terra ricchissima dalla quale anche le spedizioni successive riporteranno nel nostro vecchio Continente diverse nuove varietà di frutta e verdura. Quali in particolare? Questo ‘pomodoro’ si potrà mangiare? In Europa passarono tuttavia alcuni anni prima di comprendere l’uso corretto di queste straordinarie scoperte.

Il pomodoro ad esempio, di cui gli Spagnoli importarono i semi, fu in principio ritenuto velenoso e quindi utilizzato solo per abbellire parchi e giardini nobiliari! E cosa esportarono gli Europei verso le Americhe?