
Niente dispositivi tecnologici? Introduzione al B.Y.O.D. B.Y.O.D. è l’acronimo di Bring Your Own Device, ovvero “porta il tuo dispositivo” ovvero tablet, smartphone, notebook, etc. Il BYOD è nato in ambito aziendale, ed è tutt’oggi una tendenza molto in voga; ci sono addirittura degli studi che affermano che entro i prossimi tre anni quasi il 40% delle aziende non fornirà più dispositivi tecnologici ai propri dipendenti. Il motivo è presto detto: risparmio. Perché comprare centinaia di iPhone se i dipendenti ne hanno già uno? Riduzione dei costi e personale felice di poter continuare ad usare un oggetto tecnologico che già conoscono e padroneggiano; questi sono i punti di forza in ambito aziendale. Anche a scuola, soprattutto nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti, il BYOD sta riscuotendo sempre più successo, e le motivazioni non si discostano troppo da quelle che hanno portato le aziende a dire di sì ai propri dipendenti. Non tutti i dispositivi degli studenti sono compatibili tra di loro (Apple VS Android VS Windows?)
Open Courses for Free | Open Learning Initiative At Harvard Extension School, free and open learning is hardly a new concept. In fact, the Extension School was founded with this mission in mind: to create an affordable way for any motivated student to take courses at Harvard. We stay true to this mission today, offering several free courses and nearly 800 for-credit courses at reasonable tuition rates. Explore our series of free or low-cost courses below. In addition, you can also browse Harvard University's Digital Learning Portal, which features online learning content from across the University, both free and fee-based options. Video accessibility. Abstract Algebra In these free videotaped lectures, Professor Gross presents an array of algebraic concepts. The Ancient Greek Hero American Poetry from the Mayflower through Emerson Discover how the United States developed its own national literature with Elisa New, Powell M. Watch a video, in which Elisa New discusses the design of the HarvardX course and the topics covered. Bits China
About CC Licenses Our public copyright licenses incorporate a unique and innovative “three-layer” design. Each license begins as a traditional legal tool, in the kind of language and text formats that most lawyers know and love. We call this the Legal Code layer of each license. But since most creators, educators, and scientists are not in fact lawyers, we also make the licenses available in a format that normal people can read — the Commons Deed (also known as the “human readable” version of the license). The Commons Deed is a handy reference for licensors and licensees, summarizing and expressing some of the most important terms and conditions. The final layer of the license design recognizes that software, from search engines to office productivity to music editing, plays an enormous role in the creation, copying, discovery, and distribution of works. Searching for open content is an important function enabled by our approach.
Azione #6 - Politiche attive per il BYOD (Bring Your Own Device) ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Risorse – a valere sull’azione “Ambienti per la didattica digitale integrata”Strumenti – tavolo tecnico; linee guida; Protocolli in Rete; accordi territorialiTempi di prima attuazione – Dicembre 2015Obiettivi misurabili – promozione di politiche BYOD nelle scuole; risorse destinate a livello locale e regionale, anche attraverso finanziamenti dedicati; numero di studenti raggiunti da politiche attive La transizione verso il digitale della scuola prevede un solido investimento per la creazione di ambienti digitali negli spazi delle scuole, promuovendo al contempo una visione di “classe digitale leggera”, perché ogni aula sia quindi pronta ad ospitare metodologie didattiche che facciano uso della tecnologia. La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.
Gestion des élèves et ENT Logiciels libres ▶ Education ▶ 23 logiciels libres Indispensables Des logiciels qu'il ne faut pas rater. LogProtect Pour mieux protéger ses enfants ! Sélection Des logiciels très utiles. Prométhée Un ENT (pédagogique et administratif) prêt à l’emploi ! Autres Logiciels Des logiciels à découvrir. Algem Logiciel de gestion d’activités culturelles BeneNot’s "Nota Bene" libre pour Pocket PC Cahier de textes Un cahier de textes multimédia en ligne ! Vous ne trouvez pas votre bonheur ? Ajouter un logiciel ou le trouver ailleurs L'annuaire de logiciels libre de Framasoft ne vise pas l'exhaustivité mais plutôt à vous proposer la meilleure sélection de logiciels libres. Cependant, il est possible (voire probable) qu'il manque d'excellents logiciels dans la catégorie "Gestion des élèves et ENT". Enfin, vous pouvez aussi allez voir du côté de nos amis de wikipedia. Informations complémentaires Framasoft needs you !
What is OER? What are Open Educational Resources (OER)? Open Education "...is the simple and powerful idea that the world’s knowledge is a public good and that technology in general and the Worldwide Web in particular provide an extraordinary opportunity for everyone to share, use, and reuse knowledge." —The William and Flora Hewlett Foundation "Open educational resources (OERs) are free and openly licensed educational materials that can be used for teaching, learning, research, and other purposes." (Wikipedia article) OER Definitions The William and Flora Hewlett Foundation "OER are teaching, learning, and research resources that reside in the public domain or have been released under an intellectual property license that permits their free use and re-purposing by others. OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) "digitised materials offered freely and openly for educators, students, and self-learners to use and reuse for teaching, learning, and research. OER Commons Table
Xamarin, Video Corso per creare una APP in Italiano | Sapere Web Letto 10 volte | Tempo stimato di lettura: 0 minuti, 43 secondi Con un codice condiviso basato su C#, gli sviluppatori possono usare gli strumenti Xamarin per scrivere applicazioni native Android, iOS e Windows con interfacce utenti native e condividere il codice su diverse piattaforme. Nel febbraio del 2016, Microsoft ha acquistato l’azienda, e dopo qualche mese, ha reso i prodotti Xamarin Studio gratuiti per sviluppatori e studenti. Con Xamarin oggi è possibile sviluppare un’applicazione nativa cross-platform in breve tempo. Scrivendo il codice una sola volta si ha la possibilità di sviluppare un’applicazione che funzioni sulle piattaforme iOS, Android e Windows. Grazie alla collaborazione con Francesco Bonacci, Microsoft Student Partner, è nato un corso in italiano suddiviso in 15 moduli con cui, partendo dalle basi, si impara passo dopo passo a sviluppare una applicazione mobile. Guarda la Prima lezione: Setup e Introduzione a Xamarin
Open Education The aim of this scoreboard is to highlight the huge potential that European institutions have in the world of OER and to help visualize this potential by compiling the existing European-provided MOOCs available on different open websites. European MOOCs are those provided by European institutions, regardless of the platform that hosts them. All of the MOOCs accounted for in the scoreboard are also listed in the MOOC aggregator on this website. Please refer to our FAQ for more information about how this scoreboard is built, what are the sources of information and how the visualization works. Downloads Infographics To download a graphical version of the scoreboard in JPG Format click here. Institutions To download European Open Education Institutions click here Upcoming EU MOOCs To download Upcoming European MOOCs in our database per country and subject click here All EU MOOCs To download ALL European MOOCs in our database per country and subject click here Contact
OER Commons (OERCommons) sur Twitter Uscito il volume “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” – Indire Hanno ancora senso le scuole composte da aule chiuse, collegate da corridoi di passaggio e setting d’aula, con alunni seduti dietro file di banchi? È possibile individuare delle soluzioni che tengano conto di quanto a oggi si conosce su strumenti, metodi e modalità attraverso cui i ragazzi possano apprendere efficacemente? Cosa ci suggerisce la ricerca educativa sulle caratteristiche degli ambienti dove gli studenti dovrebbero imparare a diventare cittadini consapevoli della società di domani? A queste domande cerca di dare risposta il libro “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” a cura del presidente Indire Giovanni Biondi, del dirigente dell’Area tecnologica Indire Samuele Borri e di Leonardo Tosi, primo tecnologo dell’Istituto. Quindi l’obiettivo è creare una scuola che sappia accogliere, e anzi promuovere, l’innovazione metodologica e organizzativa che molti docenti, dirigenti scolastici e scuole stanno portando avanti autonomamente o in rete sul territorio. Altri link utili:
OER Africa (oerafrica) sur Twitter SIMONE ALIPRANDI BLOG: Il Diritto d'autore sui contenuti didattici: incontro divulgativo a Brindisi Dopo l'evento sugli open data di sabato 4 marzo, venerdì 10 marzo sarò nuovamente a Francavilla Fontana (BR) per un incontro divulgativo intitolato "Il Diritto d'autore sui contenuti didattici" e aperto alla cittadinanza. L'appuntamento è per le ore 14.30 presso l'Aula Magna del Liceo Classico "V. Lilla" in Viale Lilla 21 a Francavilla Fontana. [EDIT] Condivido qui le slides utilizzate per il seminario
Infographics Here you can find infographics and data visualizations based on the research of our project. Click to see images at full resolution. Creative Commons Licenses for Flipped Educators Using, Creating and Sharing OER in a ‘Flipped’ Classroom Like this: Like Loading... La scuola ai tempi del digitale Oggi l'utilizzo delle nuove tecnologie avviene su due livelli: uno negli insegnanti "pioneri" quelli curiosi che le utilizzano nella didattica per trovare nuovi modi di fare scuola; il secondo livello è quello istituzionale, che si concretizza nei progetti di introduzione alle tecnologie nella scuola che il Ministero dell'Istruzione ha lanciato dagli anni '80. Questi progetti si sono susseguiti negli anni, ma finora i risultati avuti da queste politiche, non sono stati molto soddisfacenti perché il problema non è introdurre tecnologie digitali nella scuola, ma creare una scuola nuova che utilizzi tutte le tecnologie disponibili. Questo è ciò che sottolinea Vittorio Midoro che per Franco Angeli ha curato il testo "La scuola i tempi del digitale", realizzato da 17 autori impegnati su diversi fronti dell’innovazione scolastica. Il punto è che la scuola italiana si basa su tre pilastri: l’insegnamento, la cultura scritta e la valutazione. Tags Condividi questo articolo