background preloader

Autismo

Facebook Twitter

Autismo e integrazione scolastica - culturAutismo onlus - Condizioni dello Spettro Autistico - www.culturautismo.it. Autore: Emanuela Ciruzzi Da tempo si sostiene che l’intervento nei bambini con Autismo deve essere “precoce ed intensivo”, che “non esiste un intervento che vada bene per tutti i bambini autistici” e che non esiste un “farmaco” per l’autismo, ma che l’intervento elettivo è quello psicoeducativo, inserito in una strategia di rete: bisogna operare il prima possibile in tutti i contesti di vita del bambino e bisogna creare un progetto individualizzato.

La “terapia” dunque, fa parte dell’intera esistenza del bambino, e non è relegata ad ambiti (sanitari) e a momenti specifici – o non solo a quelli, e coinvolge i familiari e gli educatori, ognuno nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie competenze. In questa cornice, la scuola diventa un ambito privilegiato, dove integrazione ed educazione si incontrano. Il PEI è un progetto globale che include diverse dimensioni: sanitaria, pedagogica, educativa, didattica, culturale e ricreative.

Bibliografia. Neuroanatomia dell’autismo: le caratteristiche del cervello nell’autismo | Igor Vitale. Neuroanatomia dell’autismo. L’autismo viene spesso definito in Letteratura come un disturbo neurologico-comportamentale ovvero un disturbo che incide negativamente sullo sviluppo cerebrale, generando rilevanti anomalie nella sua evoluzione.

Inizialmente le basi neurobiologiche dell’autismo sono state indagate mediante l’esame neuropatologico del cervello post-mortem. Altri studi condotti attraverso la risonanza magnetica nucleare hanno avuto lo scopo di investigare alterazioni nell’anatomia cerebrale. Una delle scoperte neuroanatomiche e scientificamente riproducili sul cervello autistico, riguarda la scarsità di neuroni Purkinje nel cervelletto. Studi di risonanza magnetica hanno ravvisato un aumento del volume cerebellare di sostanza bianca del 40% in soggetti autistici rispetto al gruppo di controllo. Il cervelletto, dal punto di vista funzionale, ha funzione di coordinazione dei movimenti motori in relazione all’interazione sociale. Vaccini. di Gaia Baldoni Comments Comments. Istituto Superiore di Sanità: Benvenuti. Le basi neurobiologiche dell’autismo La ricerca neuropsicologica tenta di spiegare il peculiare funzionamento della mente “autistica” attraverso lo studio delle competenze cognitive, sociali e emozionali dei soggetti con autismo, mentre altre linee di ricerca analizzano il funzionamento del cervello alla ricerca delle possibili basi neurobiologiche della sindrome, adottando varie tecniche di indagine come le tecniche di neuro-immagine, l’indagine neuro-funzionale e neuro-trasmettitoriale per ricondurre i sintomi comportamentali a una base neurofisiologica [1].

A livello morfologico/istologico alcuni studi autoptici condotti su cervelli di soggetti autistici comparati con soggetti normali hanno mostrato che alcune strutture cerebrali, come il cervelletto, la corteccia entorinale, l’ippocampo e l’amigdala, presentano aumentata densità delle cellule nervose e ridotte dimensioni delle stesse [2]. Referenze 1. Vivanti G. 210. la mente autistica.