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Got interests? Now get followers! - Searcheeze.com. Startup & Entrepreneurship. Foo Camp. Dgil.uz. Il lavoro si crea se si investe nelle start-up. Vent enni d'Italia, gli «startupperoi» Why Startups Fail - 20 Top Reasons Gleaned from 32 Startup Failure Post-Mortems. Warning: Illegal string offset 'keywords_time' in /home/chubbybrain/public_html/blog/wp-content/plugins/internal_link_building.php_/internal_link_building.php on line 103 We’d previously highlighted the top startup failure post-mortems of all-time here (32 in total) written by a group of startup entrepreneurs gracious enough to share their lessons learned from their startup’s failure.

Many of you read those post-mortems and asked, what are the most common reasons for failure cited across those posts? Well, we’ve done the work, and below are your answers. After a thorough analysis of those 32 start-up post-mortems, we have determined the common reasons founders gave to compile this list of the top 20 ways to have your startup fail. First, a handy chart to highlight the top 20 reasons for failure followed by an explanation of each reason and relevant examples from the the post-mortems. #20 – Start the company at the wrong time #19 – Not working on it full time Startups are hard. Start-up e investitori: la ricerca di capitale di rischio in Italia.

L’imprenditore si trova spesso in difficoltà quando cerca di reperire le risorse necessarie per far decollare la sua idea progettuale e farne un business prospero. In Italia, trovare investitori pronti ad accollarsi rischi è il problema maggiore, a differenza di Paesi come Stati Uniti e Inghilterra, soprattutto senza un patrimonio personale di partenza. Come possono allora ottenere la necessaria spinta finanziaria le start-up innovative che promettono forti prospettive di crescita? Ne abbiamo parlato con Alberto Onetti, Presidente Mind The Bridge Foundation e Professore di Economia presso l’Università dell’Insubria; vero e proprio esperto dell’argomento. 1.In che fase si trova il sistema degli investitori in Italia?

Però, va detto, che i capitali investiti e il numero delle imprese finanziate stanno crescendo in parallelo con il numero degli operatori presenti sul mercato. Quindi, in Italia abbiamo un sistema ancora in fase embrionale, ma in crescita. Entrambi portano capitale di rischio. Il crowdfunding può funzionare per le start up? Finanziamenti condivisi per imprese nascenti: una strada innovativa ma con qualche rischio Fino ad oggi per chi era in cerca di finanziamenti per la sua nuova attività o azienda innovativa la scelta era piuttosto limitata, in particolare in Italia: bisognava trovare un venture capitalist disposto a investire nell’idea o reperire fondi tramite business angels o istituzioni pubbliche. Presto, però, potrebbe estendersi il meccanismo del crowdfunding — raccogliere piccole quantità di denaro da tante persone — anche alle start up.

Un cambiamento che probabilmente porterebbe tanti nuovi soldi all’innovazione ma anche qualche rischio: un fondo di venture capital ha conoscenze e strumenti per valutare le idee migliori, la “selezione condivisa” riuscirebbe a essere altrettanto efficace? Crowdfunding is Great, But is it Right For Startups? Venture Capital: Investire senza rischi in una Startup. Vi racconto un’affascinante storia nel modo più breve possibile. Max è un ragazzo ucraino che vive a Chicago, nel 1998 lascia famiglia e amici e si trasferisce in Silicon Valley.

Dorme per terra a casa di un amico. Senza sapere cosa fare frequenta lezioni a Stanford da un tipo chiamato Peter. Decide di parlare con lui e alcune settimane dopo decidono di mettere in pratica quella che secondo Peter può essere l’idea vincente e per la quale è disposto a investire duecentomila dollari. Max cerca senza successo un amministratore delegato, e poi dice a Peter: è una grande opportunità, ma nessuno è disposto a guidare la società. Peter allora gli propone di essere lui a guidare la società. Quella mattina alle 9:50 si trovano tutti al ristorante Buck’s, Max e Peter ricevono 4,5 milioni di dollari in un’operazione riuscita con successo davanti a telecamere e giornalisti. Nel 2007 Max risponde così a una delle domande fatte da Jessica Livingston pubblicata nel libro “Founders at Work”: Founders at Work - Home.

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Outsourcing e startup: esploriamo i vantaggi e i rischi dell’esternalizzazione. Una panoramica sul perchè sempre più piccole e medie imprese si rivolgono all'outsourcing e alcuni consigli pratici. Con quest’articolo iniziamo un viaggio nel mondo dell’outsourcing in particolare dal punto di vista delle startup. Il tema ci interessa in modo particolare perchè sempre di più la scelta di esternalizzare alcune funzioni non riguarda più solo le grandi società, ma anche le piccole e medie imprese e le startup. A questo proposito Seth Godin, autore di diversi libri molto conosciuti tra gli startupper, ci conferma quest’evidenza attraverso il concetto di “Small Is the New Big”.

In pratica egli spiega come le startup di successo sposino sempre più frequentemente la filosofia del “grow fast” e riescano spesso ad essere più efficienti, agili e flessibili delle grandi imprese anche grazie all’esternalizzazione. Come sempre prima di prendere decisioni ad alto rischio è indispensabile conoscere bene a cosa si va incontro e come limitare al minimo la possibilità di sbagliare. Small is the new big. Big used to matter. Big meant economies of scale. (You never hear about “economies of tiny” do you?) People, usually guys, often ex-Marines, wanted to be CEO of a big company.

The Fortune 500 is where people went to make… a fortune. There was a good reason for this. Of course, it’s not just big organizations that added value. Get Big Fast was the motto for startups, because big companies can go public and get more access to capital and use that capital to get even bigger. And then small happened. Enron (big) got audited by Andersen (big) and failed (big.) Big computers are silly. I’m writing this on a laptop at a skateboard park… that added wifi for parents. Today, little companies often make more money than big companies. Today, Craigslist (18 employees) is the fourth most visited site according to some measures.

Small means the founder makes a far greater percentage of the customer interactions. Small means you can tell the truth on your blog. Don’t wait. Why It's Better To Work For A Big Corporation Than A Small Business. DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE - Università degli Studi di Verona.