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Gianfranco Marini

Gianfranco Marini

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Storia della Repubblica Italiana in sette mappe. Uno strumento per la programmazione didattica - Novecento.org Il mondo contemporaneo Periodizzare è formulare l’interpretazione fondamentale di un dato fatto storico. Dal punto di vista didattico, periodizzare è individuare i quadri fondamentali di una programmazione. Nel nostro caso, quella relativa alla Repubblica Italiana. Questa periodizzazione, tuttavia, deve tenere conto del fatto che l’intera vicenda nazionale si svolge all’interno di uno scenario mondiale. Perciò, la prima operazione è quella di tentare una periodizzazione essenziale della storia del mondo contemporaneo. Neoassunti a.s. 2018/19 - Approfondimenti Dalle Nuove misure per dare impulso alle competenze chiave e alle competenze digitali, al Framework Digicomp 2.1; #perchè e #come la Tecnologia1 per apprendere. Federica Pilotti Questo breve intervento vuole essere sia una riflessione sul concetto di “Tecnologia” sia una guida operativa su come sviluppare, valutare e progettare la competenza digitale a scuola.Il titolo mi impone di chiarire cosa intendiamo oggi con Tecnologia per metterci d’accordo e proseguire insieme. In maniera chiarissima il prof. Quindi una cosa è chiara per noi docenti, la Tecnologia non è più solo uno strumento, perché essere strumento presuppone la possibilità di scegliere di utilizzarlo o no: oggi questa scelta non c’è più.

Dieci usi dello smartphone nelle mie lezioni Non volevo scrivere questo articolo, perché mi sembra di dare più importanza al mezzo che al fine, ma mi pare che sia urgente fare un po’ di chiarezza su quella che sta passando come la morte dell’istruzione, per non dire la fine del mondo: l’apertura del MIUR verso l’uso del cellulare per scopi didattici. Che poi mi viene pure da ridere… io faccio usare il cellulare da anni e con ottimi risultati raccontandolo ampiamente in questo blog, ma all’improvviso tutti diventano esperti di didattica e sono pronti a proclamare ai quattro venti che lo smartphone rende stupidi e manipolabili (digitandolo compulsivamente sul loro cellulare). E allora vi racconto dieci utilizzi efficaci dello smartphone che ho sperimentato durante le ore di disegno e storia dell’arte, giusto per parlare di cose concrete. 2 – Leggere un articolo dal blogSpesso interrompo la presentazione per andare online a cercare un articolo del blog scritto apposta per approfondire un argomento.

Coding - Toolbox - Coding - Toolbox Il modo più rapido per realizzare le proprie idee è dare istruzioni ai computer e ai tanti oggetti "smart" che aspettano solo di essere programmati per fare cose sempre nuove. La programmazione è una straordinaria palestra per esercitare in modo costruttivo la creatività e sviluppare il pensiero computazionale. Sempre di più si sta diffondendo nelle scuole italiane la pratica del "coding", l'uso intuitivo e interdisciplinare dei principi base della programmazione a supporto della didattica. Rai Cultura racconta il coding a scuola in 20 puntate condotte da Alessandro Bogliolo, coordinatore di Europe Code Week, campagna di alfabetizzazione promossa dalla Commissione Europea per la diffusione del pensiero computazionale. Insegnanti e alunni iniziano giocando insieme con noti strumenti di coding e finiscono per familiarizzare con i principali elementi della programmazione applicandoli in classe durante le normali attività didattiche.

Studenti, computer e apprendimento Il MIUR ha pubblicato di recente il documento di commento ai dati OCSE PISA 2012: "Studenti, computer e apprendimento: dati e riflessioni". Il testo formula un bilancio e avanza alcune riflessioni sul futuro. Merita soffermarsi su questo e quelle, infatti il primo presenta alcune informazioni importanti e sorprendenti, mentre le seconde ci dicono verso dove andremo. I paladini dell’informatizzazione saranno imbarazzati da alcuni dati che il testo riporta, come il seguente: Paesi in cui a scuola gli studenti dichiarano di usare limitatamente PC e tablet, come la Corea e Shanghai-Cina, vedono i propri studenti ottenere livelli molto elevati nel digital reading (cfr. p. 6), significativamente superiori a quelli ottenuti da studenti che spendono molte più ore al computer (per esempio quelli di Svezia, Danimarca e Australia).

“Persone online”, come il web ci ha cambiati negli ultimi 18 anni “Quando nel 1999 è stata pubblicata la prima edizione de la Psicologia di Internet (Raffaello Cortina, 2017, edizione italiana, a cura mia e di Stefano Moriggi) dominavano ancora le librerie di calce e mattoni”, così prende avvio la prefazione alla seconda edizione del volume di Patricia Wallace. Che non si tratti di una seconda edizione, ma di un libro integralmente nuovo lo dimostra, proprio, questo incipit. Dalla fine dello scorso millennio le tecnologie digitali della comunicazione sono, infatti, radicalmente mutate e con loro è cambiato radicalmente il nostro modo di interagire con esse e conseguentemente la nostra vita. In questi diciotto anni, il mondo è divenuto “digitale” e Internet è diffusa ormai quanto la luce elettrica.

Flipped Classroom. Un’introduzione per l’insegnante che vorrebbe, ma può? Se siamo soddisfatti del nostro modo di fare scuola; se pensiamo che i nostri studenti riescano a raggiungere gli obiettivi di apprendimento che l’istituzione ed noi come docenti dobbiamo far perseguire; se pensiamo che ciò che stiamo insegnando loro (principalmente contenuti, e competenze standard) avrà una ricaduta positiva nel loro futuro lavorativo e di cittadini; se pensiamo che i nostri studenti in classe ci seguano entusiasti, senza annoiarsi, e che imparino con profitto ed interesse, allora non abbiamo bisogno della FC: la Flipped classroom è un’inutile complicazione! La scuola di oggi è quella di 50 anni fa Mi piace molto la rappresentazione che M. Maglioni fa della scuola italiana. Il mondo attorno a noi è cambiato in maniera prorompente. Qualsiasi luogo di lavoro (dalla bottega del barbiere, alle fabbriche, agli uffici di un commercialista) è profondamente diverso da quello che era 50 anni fa, quando io, che sono ormai anziano, sono entrato a scuola.

SCUOLA/ Digitale, studenti e prof: evitiamo di usarlo senza capirlo Ricerche, esperienze e nuove proposte sono state al centro degli incontri nell’area “Cdo for innovation” promossi dalla Compagnia delle Opere all’interno del Meeting di Rimini 2019 per tuffarsi, con uno sguardo critico, nel mondo dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Tra questi l’incontro “A scuola di digitale. Il digitale a scuola” promosso da Disal, Diesse e CdO Opere educative, che si è svolto giovedì 22 agosto davanti ad un foltissimo pubblico di dirigenti scolastici, docenti, operatori di scuola, genitori nella Fiera di Rimini.

SIMONE ALIPRANDI BLOG: I materiali dei corsi per docenti e animatori digitali al De Pace di Lecce (aprile 2017) Come già segnalato in altro post, in questi giorni (da lunedì 3 a venerdì 7 aprile) sto tenendo dei corsi PON/FSE presso lo snodo formativo "Istituto De Pace" di Lecce. Si tratta di tre corsi rispettivamente rivolti a docenti, animatori digitali e personale amministrativo. Condivido in questo post i materiali da me utilizzati, ricordandovi che si tratta di documenti liberamente riutilizzabili in quanto rilasciati con licenza CC Attribution-ShareAlike (per dettagli aprire il link con la licenza presente in ciascun file). Lezione di lunedì 3 aprile - Docenti Lezione di martedì 4 aprile - Animatori digitali (parte prima)

D.S.A./BES: 50 software gratuiti per intervenire con efficacia Raramente si trovano docenti motivati e attivi come quelli del terzo circolo di Sanremo. La loro collaborazione porta ad una proficua condivisione di buone pratiche, auspicabile in ogni contesto scolastico. Questa volta mettono a disposizione un CD (prodotto nell'A.S. 2007/2008, decisamente avanti con i tempi!) con 50 software per l'intervento con alunni con D.S.A. o, in generale, con bisogni educativi speciali. Il lavoro è stato approvato dall'Associazione Italiana Dislessia ed è stato premiato come vincitore dal MIUR nell'ambito del progetto Innovascuola.

Disposizione dei banchi in classe: 8 idee per rinnovare lo spazio didattico Come si può cambiare la disposizione dei banchi della propria classe e rendere l’apprendimento più coinvolgente e, perché no, divertente e stimolante? Lo spazio, inteso come “contenitore fisico e materiale in cui si realizza l’insegnamento” è un elemento da non trascurare: è importante scegliere la disposizione dei banchi, la posizione della cattedra e l’uso delle pareti, in funzione anche della materia di insegnamento e del tipo di didattica che si vuole attuare. Ecco quindi le 8 disposizioni dei banchi che potete sperimentare nella vostra classe: FERRO DI CAVALLO Questa disposizione si rivela utile per lezioni frontali e discussioni in classe, perché permette di vedersi tutti in volto.

La Biblioteca di Babele di Borges e Internet La biblioteca di Babele su Internet. Internet è come la biblioteca di Babele? La Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l’Ordine). Questa elegante speranza rallegra la mia solitudine. Winpenpack: un coltellino svizzero di software pronti all'uso e gratis Ciò che andiamo a vedere adesso rappresenta una soluzione ad una serie di problemi spesso sottovalutati in contesto informatico: avere a portata di mano utility e applicazioni pronte all'uso per svariate funzionalità. Spesso a scuola ci capita di utilizzare pc su cui non abbiamo autorizzazione ad installare applicazioni o molto pi spesso ci capita di imbatterci in situazioni paradossali in cui vorremmo avere per le mani l'applicazione giusta ed anche gratuita.WinPenPack è un kit di centinaia di applicazioni portabili che possono essere utilizzate senza doverle installare sul pc ma eseguendole direttamente da una memoria esterna. L'obiettivo di WinPenPack è semplice: avere tutto in una pendrive pronto all'uso e utilizzabile su qualsiasi PC windows. Si presenta con un kit di installazione di circa 2 GB e necessita di una pendrive dedicata. Sono centinaia le applicazioni in esso contenute e suddivise per categorie.

Traslocare gli studenti su un'aula virtuale: l'esperienza Nel primo episodio della quarta stagione di “Black mirror” un geniale inventore di videogame crea un gioco ad accesso esclusivo, ispirato a Star Trek. Goffo e remissivo nella noiosa vita reale, il protagonista si costruisce un’identità saggia e coraggiosa come comandante di una nave spaziale, che vaga nello spazio alla ricerca di avventure. Dopo aver rubato il dna dei colleghi d’ufficio meno amichevoli, li clona con una speciale stampante, per farli diventare i membri del suo equipaggio.

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