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Noi e l'ambiente

Materie plastiche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vari oggetti in plastica utilizzati in ambito domestico. Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.[1] Le materie plastiche possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche varie. La IUPAC (Unione internazionale di chimica pura e applicata) nel definire le materie plastiche come "materiali polimerici che possono contenere altre sostanze finalizzate a migliorarne le proprietà o ridurre i costi", raccomanda l'utilizzo del termine polimeri al posto di quello generico di plastiche.[2] Materiali polimerici[modifica | modifica sorgente] I materiali polimerici sono generalmente il risultato della reazione di polimerizzazione di una quantità di molecole base (monomeri) per formare catene anche molto lunghe.

Energia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La parola italiana "energia" non è direttamente derivata dal latino, ma è ripresa nel XV secolo dal francese "énergie".[4] «In Francia énergie è usato dal XV secolo nel senso di "forza in azione", con vocabolo direttamente derivato dal latino, mai con significato fisico. In Inghilterra nel 1599 energy è sinonimo di "forza o vigore di espressione". ... Thomas Young è il primo ad usare, nel 1807, il termine energy in senso moderno»[5] Unità di misura[modifica | modifica wikitesto] L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale per l'energia è il joule (simbolo: J);[1] in termini di unità fondamentali del SI, 1 J è pari a 1 kg·m2·s−2. A seconda dell'ambito, altre unità di misura sono adottate per misurare l'energia: elettronvolt = 1,602 176 46 × 10−19 Jcaloria = 4,186 799 940 9 JBritish thermal unit (BTU) = 1 055,06 Jkilowattora = 3,6 × 106 J Importanza fisica[modifica | modifica wikitesto] L'energia cinetica[modifica | modifica wikitesto] è uguale a:

come vivere nei rifiuti (il nostro mondo dopo qualche anno se ...) OLTRE un anno fa, nel luglio del 2010, nel dossier sui “veleni industriali e politici” della Basilicata avanzai una proposta: Anagrafe pubblica della monnezza. Insieme con i Radicali lucani ho sposato da sempre l’einauidiano “conoscere per deliberare” e ritengo che anche sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti sarebbe opportuno favorire la massima conoscenza sull’operato di comuni e province. La vicenda Fenice, la crisi sul fronte dei rifiuti solidi urbani che si manifesta in queste ore, mi spinge a rivolgerci al Presidente della regione Vito De Filippo, all’Assessore all’Ambiente Agatino Mancusi e al consiglio regionale per chiedere l’approvazione urgente di una PDL regionale che abbiamo denominato “Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento ed agli impianti dei rifiuti solidi urbani”. Tutto questo in attesa di poter capire come intervenire con un’analoga proposta anche sul fronte della produzione dei rifiuti speciali e pericolosi.

Regola della 4R - Ridurre - Riutilizzare - Riciclare - Recuperare Raccolta Differenziata Regola delle 4R Per risparmiare risorse e non solo con i rifiuti, è necessario tenere a mente la Regola della 4R:Ridurre – Riutilizzare – Riciclare – Recuperare - Ridurre Bisogna ridurre ogni forma di consumo ricordandoci del potere che abbiamo come consumatori, per orientare l’andamento commerciale generale su prodotti eco compatibili. - Riutilizzare Molti rifiuti possono essere ancora utilizzabili da noi o da altri per cui è necessario:acquistare prodotti piu’ facilmente riutilizzabili riducendo l’ USA E GETTApreferire i contenitori con vuoto a rendere o riutilizzabili per i prodotti sfusipreferire le pile ricaricabili ed apparecchi alimentati sia a batteria che a retepreferire gli imballaggi minimi, o riutilizzabili, o riciclabili senza o con minimo impatto ambientale - Riciclare Il riciclo va fatto a monte e deve avere lo scopo di eliminare i rifiuti indifferenziati in modo da poter recuperare tutte le frazioni raccolte: vetro, plastica, ecc. - Recuperare

percentuale dei rifiuti in europa Rifiuti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Rifiuti dentro a un cassonetto utilizzato sino a pochi anni fa I rifiuti sono materiali di scarto o avanzo di svariate attività umane. Gli esempi tipici includono i rifiuti solidi urbani, le acque reflue (contenenti rifiuti corporei), il deflusso superficiale della pioggia in idrologia e in particolare nei sistemi di drenaggio urbano, i rifiuti radioattivi e altri. In biologia sono detti rifiuti i prodotti del catabolismo che vengono escreti o che in ogni caso non prendono più parte al metabolismo.[1] Definizione normativa[modifica | modifica sorgente] Italia[modifica | modifica sorgente] Ruspa in azione in una discarica di tipo tradizionale L'atto di "disfarsi" va inteso indipendentemente dal fatto che il bene possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo, diretto o previo intervento manipolativo. Unione europea[modifica | modifica sorgente] Classificazione[modifica | modifica sorgente] I rifiuti si qualificano anche in base al loro stato fisico:

Quanti rifiuti produciamo? Quanti rifiuti produciamo? La produzione mondiale media pro-capite di rifiuti è stimata intorno ai 3.38 Kg al giorno, mentre per i rifiuti cosiddetti “urbani” (cioè provenienti da normali abitazioni, dalla pulizia delle strade, rifiuti vegetali raccolti in aree verdi, etc) si va dagli 0.5 Kg al giorno dell’India agli 1.1 Kg al giorno del Canada. La composizione media del rifiuto urbano indifferenziato consiste soprattutto di materiali organici, carta e cartone (imballaggi), plastica, vetro e metalli. Come si può notare in tabella, la quantità e la % delle diverse tipologie di rifiuti varia molto a seconda del livello di benessere caratteristico di un dato paese. Nei paesi a più alto reddito si producono più rifiuti; nei paesi a reddito più basso la maggior parte dei rifiuti è rappresentata da materia organica. In tabella vengono riportati i valori percentuali della composizione dei rifiuti solidi urbani italiani:

Regola delle 4RFormula semplice per gestire i rifiuti     Per...

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