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Guamodì Scuola: Le regioni italiane: materiali didattici

Guamodì Scuola: Le regioni italiane: materiali didattici
Raccolta di video, mappe, giochi e risorse didattiche sulle regioni italiane. Si parte con i video ratti da Youtube per poi passare a materiali di altro tipo.(Segnalatemi eventuali link non più funzionanti)Le regioni italiane Video di un minuto e mezzo molto bello, con, in sottofondo, l'inno di Mameli. Bellissimo video di circa 25 minuti. Il video è stato realizzato per informare gli stranieri sull'organizzazione amministrativa dell'Italia (l'integrazione attraverso la conoscenza). In questo video di poco più di 3 minuti troverete le foto selezionate nel concorso comuni.italiani che immortalano tutte e 20 le regioni italiane. Ripassare le Regioni cantando. Video utile per fare lezioni miste in italiano e in inglese. Descrivere una regione d'ItaliaA questo link trovate un ottimo schema da riempire con tutte le informazioni sulle regioni d'Italia. Mappe- Base da riempireSono davvero molto utili: si tratta di schemi, sotto forma di mappe, da riempire con i dati che si trovano sui libri. Related:  RISORSE DIDATTICHE

Un font modificabile per Dislessia – PickEditor | Dr. Gianluca Lo Presti Un disturbo specifico dell’apprendimento, come la dislessia, non è uguale per tutti: ciascuno ha diverse necessità per la lettura. Per questo è stato realizzato PickEditor. Come funziona Semplicissimo per tutti. Scegli le opzioni FONT: puoi selezionare un carattere con le “grazie”, ovvero un carattere con delle definizioni migliori delle lettere che aiuta i bambini con dislessia a leggere riconoscendo meglio le lettere, opzione “TestMeSerif”. DOPPIE: scegli se differenziare le doppie. LETTERE: decidi la spaziatura tra le lettere, ideale per i soggetti con Dislessia fonologica. PAROLE: imposta la distanza tra le parole, eccellente per i soggetti con Dislessia lessicale. INTERLINEA: regola la distanza tra un rigo e l’altro, da usare in caso di bambini che spesso saltano il rigo quando leggono. Utilità Dove trovarlo Lo trovi in modo gratuito qui, nel sito pickeditor.com, puoi anche stampare l’elaborato o salvarlo su google drive. Aiutare mio figlio con DSA Abilità sviluppate grazie alla Dislessia

Docenti, l'autovalutazione delle competenze digitali con il framework Digcomp Come previsto dal Piano interno per l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) definito dal team di innovazione digitale, nel mese di dicembre è stato somministrato ai docenti dell’I.C. Tullia Zevi di Roma, Dirigente Scolastico Eugenia Rigano, un questionario di autovalutazione delle competenze digitali, sulla base del framework europeo DigComp, ormai riferimento comune a livello internazionale. Per l'elaborazione del questionario, predisposto dal nostro Istituto, sono stati utilizzati principalmente alcuni documenti: La scelta di utilizzare Digcomp è stata determinata da due ragioni, in particolare: Il questionario di autovalutazione La declinazione sulle competenze richieste agli insegnanti ha seguito lo schema del Ministero dell’Istruzione spagnolo, adattandolo però alla popolazione docente che caratterizza un istituto comprensivo, e utilizzando i principali concetti introdotti dalla versione 2 (come la literacy richiesta sui dati). Osservazioni di carattere generale

I dieci comandamenti per un web senza odio. Che ne pensate? Dieci regole che ciascun navigatore deve sapersi dare per rendere internet un luogo migliore. Un luogo in cui condividere informazioni e confrontare idee, senza odio. Un vero e proprio codice di autodisciplina per la propria condotta su internet, non solo per reagire alla valanga di odio che travolge le discussioni in rete, ma anche per dimostrare che c’è un’altra strada. E' questo lo spirito che sta alla base del ‘Manifesto della comunicazione non ostile’, il fulcro della kermesse organizzata a Trieste da Parole O_stili, la prima community italiana contro l’hate speech. Leggi anche: Una vita social migliore dipende da noi di Riccardo Luna “Ritengo che sia molto utile unire le forze per lanciare una mobilitazione di tutti coloro che sono contrari all’odio in rete. Questi i ‘dieci comandamenti’ per un uso consapevole della rete, selezionati da Parole O_stili dopo una lunga discussione online. Virtuale è reale. Per approfondire Perchè un manifesto per la comunicazione online

Pixar insegna i segreti dello storytelling in un corso online gratuito Il celebre studio di animazione ha deciso di svelare tutti i segreti che si celano dietro la magie delle sue storie e dei suoi personaggi, offrendo un corso online gratuito sulla piattaforma Khan Academy. Sullo storytelling, cioè sull’arte di raccontare storie, la Pixar, in effetti, può salire in cattedra, vantando un’esperienza decennale nella creazione di veri sogni animati. Pixar ha pubblicato sulla piattaforma di Salman Khan “Pixar in a box”, un corso suddiviso in varie lezioni che mostrano e insegnano il “making of” dei suoi film. La Khan Academy è una piattaforma che promuove l’istruzione gratuita per tutti: i suoi studenti sono in maggioranza americani, ma la platea degli utenti abbraccia studenti da tutto il mondo, dall’India al Sud Africa, e per questo nella Khan si trovano corsi in 36 lingue.

5 Ways Teachers Are Fighting Fake News : NPR Ed Students in Scott Bedley's fifth-grade class at Plaza Vista School in Irvine, Calif., play a version of "Simon Says" with fake news. Courtesy of Scott Bedley hide caption toggle caption Courtesy of Scott Bedley Students in Scott Bedley's fifth-grade class at Plaza Vista School in Irvine, Calif., play a version of "Simon Says" with fake news. As the national attention to fake news and the debate over what to do about it continue, one place many are looking for solutions is in the classroom. Since a recent Stanford study showed that students at practically all grade levels can't determine fake news from the real stuff, the push to teach media literacy has gained new momentum. Teachers are taking up the challenge to change that. Fake news "Simon Says" In Scott Bedley's version of Simon Says, it's not those two magic words that keep you in the game, but deciding correctly whether a news story is real or not. 1. Subtle changes Let them eat fake (news) Thing is, it never happened. Extra layers

Flip class. Didattica della classe rovesciata. Corso online MODULO 1 – Riprogettare l’apprendimento con le ICTs e InternetObiettivi: – capire come organizzare attività basate sull’utilizzo della Rete e su una didattica multicanale; – conoscere le potenzialità offerte dalla Rete e capire come risolverne le criticità, evitando i più comuni rischi di superficialità, dispersività, inaffidabilità e illegalità. Contenuti: – i principi di una didattica multicanale, dove la scuola è intesa come comunità di apprendimento e la classe come redazione o laboratorio; – potenzialità e limiti delle nuove tecnologie e degli strumenti e ambienti di Rete. MODULO 2 – Didattica della classe capovolta: la Flipped Classroom!Obiettivi: – conoscere i principi pedagogici alla base della didattica della classe rovesciata; – capire come progettare un percorso di Flipped Classroom: ruolo e compiti di insegnante e alunni; – progettare un’attività di Flipped Classroom, secondo i principi dell’Inquiry Based Learning o del Problem Based Learning o del Peer Learning.

Form Publisher - Google Forms add-on Competenze e mal di scuola Autore: Antonio Brusa Rinverdita dal riferimento alla “Buona Scuola”, ecco l’ennesima invettiva sulla scuola-che-non-funziona. Questa volta, dice Salvatore Settis, non funziona per colpa delle competenze. Da una parte le “competenze”. Sarà vero? Poi, se si vanno a spulciare i programmi successivi, si vede che le conoscenze ci sono, sono elencate, si spiega sommariamente come vadano studiate, o come vadano scelte, visto che il Miur non può che emanare Indicazioni per la costruzione di curricoli, la cui progettazione compete agli istituti (e questo per una legge Costituzionale). Gli argomenti di studio sono citati, in storia come nelle altre discipline. Allora le competenze. A leggerlo tutto, l’elenco è piuttosto lungo, certamente disuguale. Si tratta di un tema strategico, che si sta imponendo sottobanco, in sordina. Poi, quando vado a guardare quello che scrivono nei loro programmi, assolte le ritualità del pedagogese,scopro ciò che questi formalismi ricoprono.

Da oggi è possibile inserire file video nelle presentazioni Google Lo strumento Presentazioni Google consente da oggi di inserire video all'interno delle slide, non solo incorporando un motore di ricerca Youtube, ma anche caricando filmati da Google Drive. Questa ultima funzione è particolarmente interessante per un utilizzo didattico perchè consente di utilizzare i video registrati da noi o dagli studenti, senza doverli caricare in Youtube. Per inserire i vostri video in Presentazioni Google occorre cliccare su Inserisci - Video - Google Drive e posizionarsi sul fimato che interessa e poi su Seleziona. Da questo momento è possibile personalizzare ulteriormente le modalità di visualizzazione del video. Cliccando con il tasto destro sul player e scegliendo Opzioni Video potrete scegliere quando avviare e interrompere la riproduzione e, quindi, scegliere di visualizzare nella presentazione solo la parte del video che vi interessa. Potete inoltre optare per l'avvio automatico del video, o decidere di disattivare l'audio. Articoli correlati

Plickers! – emedialab Credo che tutti noi ci siamo appassionati di fronte ad un Kahoot ben costruito: vedere le domande, dare la propria risposta, aspettare con curiosità prima di scoprire la risposta corretta e poi di vedere la leaderboard, cercando di raggiungere il primo posto! Molti di noi l’hanno anche sperimentata con grande successo (non solo di gradimento, ma anche di risultato) in classe con i propri alunni, con il gradito “effetto collaterale” di avere già la correzione dei test senza passare ore sui compiti. Ma chi non ha una classe 2.0 o non può contare sul BYOD deve per forza rinunciare? La soluzione c’è: è Plickers. Le carte sono liberamente scaricabili dal sito nella versione fino a 40 o fino a 63 studenti, oppure si possono comprare per pochi euro su amazon. Si può poi stampare il questionario per ogni studente o scaricare il foglio di calcolo con i risultati.

Jigsaw, un sistema didattico nuovo per far lavorare gli studenti in gruppo - Oggiscuola Elisabetta Monetti, insegnante e blogger, attraverso un articolo pubblicato sul sito Your Education, ha deciso di condividere con i colleghi un sistema didattico poco convenzionale, ma molto utile nella riuscita di un rapporto buono tra i ragazzi di una classe. La classe, infatti, con il metodo jigsaw ovvero puzzle, si trasforma in un attivissimo gruppo di lavoro. Vediamo, step dopo step, cosa propone l’insegnante. Step 1. La classe viene divisa in gruppi da un minimo di 3 a un massimo 6 membri. Step 2. Anche la lezione deve essere divisa in varie parti in base al numero dei componenti della squadra. Esempio: ora di Geografia, studio di una Nazione. All’interno dello stesso gruppo, uno studente affronta gli aspetti della geografia fisica, uno quelli demografici, uno approfondisce il clima e così via. Step 3. Il docente stabilisce il tempo per studiare gli argomenti assegnati. Si lavora insieme, ma ogni alunno è responsabile di un tema specifico su cui lavorare individualmente. Step 4. Step 5.

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