Engaging Introductions for First Day of Class One of the things I always try to do at the beginning of class or even a short workshop is give participants opportunities to start building community — and this means that introductions should be engaging for everyone! Here are a few I have tried myself. Collaborative/Connected Introductions I recently tried this approach in a workshop on scholarly collaboration, that I called “collaborative introductions” but can better be called “connected introductions.” I think it would work well for any classroom context, even very young kids. As I introduce myself, I highlight elements of myself (mother, teacher, blogger, worrier, etc).For each element of my identity, I ask who else in the room has it in common. I loved how participants didn’t just focus on exact matches, but tried to find any connection. Guess Who Introductions Sometimes you are entering a roomful of learners who already know each other (think senior class of high schoolers or seniors in a particular major in college). Your Ideas?
"Basta femminismo" la sfida delle ragazze Ma le madri insorgono "La vostra è ignoranza" COME la campagna Why we need feminism, «Perché abbiamo bosogno del femminismo». Tra i primi a capire l'importanza del fenomeno, sono due superblog creati da donne, The Daily Beast fondato da Tina Brown e The Huffington Post di Arianna Huffington. Il primo reagisce con un titolo sferzante rivolto alle giovani: «Voi non odiate il femminismo. Semplicemente non lo capite». La Huffington affida uno dei commenti di punta a Lynsi Freitag, scrittrice e militante per i diritti umani: «Quello che sta accadendo è importante. Ma questa è l'America di Hillary Clinton, Michelle Obama, Sheryl Sandberg (Facebook), quarantenni, cinquantenni, sessantenni all'apice del successo professionale. Tra le giovani, pesano anche degli scandali che fanno male, Time ricorda i casi di studentesse che in preda all'alcol hanno rapporti sessuali con compagni di università poi si pentono da sobrie, denunciano lo stupro, e la giustizia è sempre dalla loro parte. Dal Nostro Corrispondente
OpenStax FEMMINISMO Chronicling America "Femminista perché", sul web la risposta italiana alle ragazze Usa MICHELA Murgia è #femministaperché «puoi essere anche la donna d'acciaio che governa l'Europa, ma per qualcuno resti sempre una culona intrombabile, e perché nei posti competitivi la determinazione delle donne si chiama ancora arrivismo, quella degli uomini carattere». È stata lei a lanciare questo hashtag su twitter, #femministaperché, in risposta a #WomenAgainstFeminism, cioè a quelle ragazze che hanno scelto di postare su Facebook (con foto e frasi) il loro rifiuto dello storico movimento. La Rete è piena di roba inutile e insultante, quasi tutto si perde, invece #femministaperché è diventato una specie di sondaggio, non uno sfogo ma un modo pacato per dire. E per partecipare, dall'Italia, al dibattito che sta coinvolgendo (e dividendo) le donne. Sono scatti tellurici, scosse di assestamento. L'articolo pubblicato ieri da Repubblica sulla campagna delle giovani donne contrarie al femminismo che è diventata "virale" online
Mexico - Geert Hofstede If we explore Mexican culture through the lens of the 6-D Model©, we can get a good overview of the deep drivers of Mexican culture relative to other world cultures. Power DistanceThis dimension deals with the fact that all individuals in societies are not equal – it expresses the attitude of the culture towards these inequalities amongst us. Power Distance is defined as the extent to which the less powerful members of institutions and organisations within a country expect and accept that power is distributed unequally. At a score of 81, Mexico is a hierarchical society. This means that people accept a hierarchical order in which everybody has a place and which needs no further justification. IndividualismThe fundamental issue addressed by this dimension is the degree of interdependence a society maintains among its members. Mexico, with a score of 30 is considered a collectivistic society. Mexico scores 69 on this dimension and is thus a Masculine society. Long Term Orientation
Pussy Riot: libere! Nadežda Tolokonniková, Maria Alëchina e Yekaterina Samucevic sono finalmente libere. In quella che già in molti hanno decretato come una delle immagini più belle e commoventi del 2014 postata su Twitter, Nadya (Nadežda) riabbraccia la figlia di 5 anni, Era. La notizia della scarcerazione delle Pussy Riot, il collettivo punk incriminato il 17 agosto 2012 per “teppismo e odio nei confronti della religione” a due anni di carcere per aver interpretato una preghiera anti-Putin nella cattedrale di Mosca, quella del Cristo Salvatore, era arrivata qualche settimana fa. Ma chi sono le Pussy Riot e che cosa hanno osato fare di tanto grave per essere deportate in un campo di lavoro in Siberia? A definire le Pussy Riot sono il punk, l’attivismo politico, la religione, la parola riot, che è al tempo stesso rivolta ma anche dissenso. «Cosa sono le Pussy Riot?
These Maps Divide the World into Four Income Groups The Global Finance Magazine recently released an article comparing countries by income across the world for 2015, sourcing data from the World Bank. Gross National Income (GNI) per capita is the final income earned by a country’s residents divided by the total population. Countries are divided into 4 different groups: Group 1 - Low income: $1,045 or less Group 2 - Lower middle income: $1,046 to $4,125 Group 3 - Upper middle income: $4,126 to $12,745 Group 4 - High income: $12,746 or more Based on the data of 204 countries, below is a breakdown of the number of countries that fall within each of the 4 income groups listed above. Group 1 - Low income: 17% Group 2 - Lower middle income: 25% Group 3 - Upper middle income: 26% Group 4 - High income: 32% North America Take a look at the breakdown of income from the 11 countries labeled above. High income: 4 countries Upper middle income: 6 countries Low income: 1 country Central and South America Europe East Africa Oceania by Raul
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