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Inceneritore

Inceneritore
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Impianto di incenerimento sito nell'area di Forlì, capace di trattare 18 t/h di rifiuti domestici. Inceneritore di Thun situato nei pressi dell'omonimo lago nel cantone di Berna. Il termine termovalorizzatore, seppur di uso comune, è talvolta criticato in quanto sarebbe fuorviante. Infatti, secondo le più moderne teorie sulla corretta gestione dei rifiuti gli unici modi per "valorizzare" un rifiuto sono prima di tutto il riuso e poi il riciclo, mentre l'incenerimento (anche se con recupero energetico) costituisce semplice smaltimento ed è dunque da preferirsi alla semplice discarica di rifiuti indifferenziati. Si fa notare che il termine non viene inoltre mai utilizzato nelle normative europea e italiana di riferimento, nelle quali si parla solo di "inceneritori".[2][3][4] Rifiuti di interesse per l'incenerimento Rifiuti trattati in attesa di essere avviati alla combustione. Diffusione Europa Italia Tecnologie di incenerimento Tipologie di inceneritore

M5S, ecco l'AligaTour a Quartu "Discariche e rifiuti pericolosi" Si chiama AligaTour ed è l'iniziativa degli attivisti quartesi del Movimento 5 Stelle per protestare contro la sporcizia e il degrado a Quartu. Decine di discariche anche con rifiuti pericolosi. Persino in aree che, in teoria, dovrebbero essere il fiore all'occhiello del territorio di Quartu soprattutto in chiave turistica. La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle ed è riassunta nelle immagini dell'Aligatour, il reportage fotografico degli attivisti di Grillo che ha riguardato le campagne e il litorale del centro alle porte di Cagliari, il terzo per numero di abitanti in Sardegna.

Rifiuti. Perchè esiste il problema. Cosa si può fare per risolverlo. | www.cirobiondi.it Associazione Marco Mascagna o.n.l.u.s. www.giardinodimarco.it I rifiuti perché esiste un problema rifiuti cosa si può fare per risolverlo. Con il patrocinio e il contributo della Provincia di Napoli Perché esiste un problema rifiuti Il problema dei rifiuti in Italia e soprattutto in Campania ha assunto negli ultimi anni proporzioni tali da diventare drammatico, non solo dal punto di vista ecologico e sanitario ma anche delle tensioni sociale. Sono in particolare inquietanti i seguenti fatti, sui quali sono in corso indagini giudiziarie per accertare le responsabilità: - la FIBE ha vinto la gara per la costruzione dell’inceneritore di Acerra e la gestione dello smaltimento dei rifiuti sulla base del criterio dell’offerta più economica , malgrado la legge indichi che deve essere preminente il criterio della scelta delle tecnologie meno inquinanti: gli inceneritori proposti dalla FIBE sono di vecchia tecnologia e quindi particolarmente inquinanti; I rifiuti sono pericolosi? Torsolo di mela: 3 mesi

Discarica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Una moderna discarica con protezioni e barriere (Honolulu, Hawaii). Una discarica ricoperta di verde dopo la chiusura (Dresda). Una discarica di rifiuti non a norma, senza particolari protezioni e barriere. Una discarica a Giacarta: nei paesi in via di sviluppo le discariche sono al tempo stesso fonte di inquinamento ambientale ma anche di sostentamento per i più poveri. Recupero del biogas da una discarica Descrizione[modifica | modifica wikitesto] La normativa italiana col d.lgs 13 gennaio 2003, n. 36 ha recepito la direttiva europea 99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica: discarica per rifiuti inerti;discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani);discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori). L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato. Struttura di una moderna discarica[modifica | modifica wikitesto]

Rifiuti tossici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Deposito di rifiuti tossici nel Kentucky, 1980 I rifiuti tossici sono materiali di scarto che possono causare la morte, lesioni o difetti di nascita in creature viventi. Si tratta in genere di prodotti di provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico (prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di giardinaggio), agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi), militari (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di lavaggio a secco). Esempi tipici di materiali di scarto industriali sono amianto, cloro, diossina, policlorobifenili (PCB), sostanze radioattive o metalli pesanti come piombo, cadmio, arsenico, mercurio e altri. Storia[modifica | modifica sorgente] Come per l'inquinamento, il problema dei rifiuti tossici cominciò a presentarsi significativamente durante la rivoluzione industriale.[2] In Italia - Le ecomafie[modifica | modifica sorgente]

Il processo dei rifiuti GLI INCENERITORI MODERNI NON INQUINANO rifiuti L'inceneritore inquina meno di un caminetto. Rifiuti urbani 2011 Principali indicatori dei rifiuti urbani Andamento della produzione totale di rifiuto urbano nel Veneto Anni 1997 - 2011 - fonte: ARPAV - Osservatorio Regionale Rifiuti La produzione totale di rifiuti urbani in Veneto nel 2011 è pari a 2.305.401 t.Rispetto al 2010 la quantità di rifiuti urbani ha subito una diminuzione del 4,3%, attribuibile principalmente agli effetti della crisi economica. Andamento della produzione pro capite di rifiuto urbano nel Veneto e relativa variazione annua Anni 1997 – 2011- fonte: ARPAV - Osservatorio Regionale Rifiuti La produzione pro capite è diminuita del 4,7%, portandosi ad un valore di circa 465 kg/ab*anno (1,27 kg/ab*giorno), notevolmente inferiore a quella del 2010. Andamento della percentuale di RD nella regione Veneto Anni 1997 – 2011- fonte: ARPAV - Osservatorio Regionale Rifiuti Distribuzione dei comuni in base agli obiettivi di raccolta differenziata raggiunti Anno 2011- fonte: ARPAV - Osservatorio Regionale Rifiuti Dati per provincia

percentuale rifiuti in italia percentuale dei rifiuti in europa Materie plastiche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vari oggetti in plastica utilizzati in ambito domestico. Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.[1] Le materie plastiche possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche varie. La IUPAC (Unione internazionale di chimica pura e applicata) nel definire le materie plastiche come "materiali polimerici che possono contenere altre sostanze finalizzate a migliorarne le proprietà o ridurre i costi", raccomanda l'utilizzo del termine polimeri al posto di quello generico di plastiche.[2] Materiali polimerici[modifica | modifica sorgente] I materiali polimerici sono generalmente il risultato della reazione di polimerizzazione di una quantità di molecole base (monomeri) per formare catene anche molto lunghe.

Raccolta differenziata Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Contenitori della raccolta differenziata Singapore Contenitori per la raccolta differenziata in Italia La raccolta differenziata, nell'ambito della suddivisione dei rifiuti, indica un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede, per ogni tipologia di rifiuto, una prima selezione o differenziazione in base al tipo da parte dei cittadini diversificandola dunque dalla raccolta totalmente indifferenziata, prevalente sino a pochi anni fa. Per quanto detto dunque la raccolta differenziata è propedeutica alla corretta e più avanzata gestione dei rifiuti costituendone di fatto la prima fase dell'intero processo, ma perde di senso in mancanza degli impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti differenziati. Cenni storici[modifica | modifica sorgente] In attuazione di tale direttiva, il DPR 915 del 1982[2] stabiliva degli obblighi relativi al riciclo, al riuso e al recupero. Necessità della raccolta differenziata[modifica | modifica sorgente]

Combustibile solido secondario Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La UNI 9903‐1 definisce il CDR (combustibile derivato da rifiuti) di qualità normale e quello di qualità elevata CDR-Q. Entrambi sono particolari CSS che in accordo alla UNI EN 15359 assumono una classe di CSS in base ai quantitativi di cloro e mercurio ed in funzione del PCI (potere calorifico inferiore) L'attuale scenario del CSS, essendo nuovo ed essendoci questa sovrapposizione tra CDR e CDR-Q come sottocategorie, ha generato nell'attuale scenario iniziale una confusione poco utile al dibattito sull'utilizzo delle categorie adibite a combustibile. Può derivare dal trattamento di frazioni omogenee e opportunamente selezionate di rifiuti urbani, rifiuti industriali, rifiuti commerciali, rifiuti da costruzione e demolizione, fanghi da depurazione delle acque reflue civili e industriali non pericolosi, ecc.[1] Si presenta di solito in varie forme, addensate o meno. Fasi produttive[modifica | modifica sorgente] Le principali operazioni sono: Cementifici.

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