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Discarica

Discarica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Una moderna discarica con protezioni e barriere (Honolulu, Hawaii). Una discarica ricoperta di verde dopo la chiusura (Dresda). Una discarica di rifiuti non a norma, senza particolari protezioni e barriere. Una discarica a Giacarta: nei paesi in via di sviluppo le discariche sono al tempo stesso fonte di inquinamento ambientale ma anche di sostentamento per i più poveri. Recupero del biogas da una discarica Descrizione[modifica | modifica wikitesto] La normativa italiana col d.lgs 13 gennaio 2003, n. 36 ha recepito la direttiva europea 99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica: discarica per rifiuti inerti;discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani);discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori). L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato. Struttura di una moderna discarica[modifica | modifica wikitesto]

Riciclaggio dell'alluminio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il simbolo internazionale per i materiali riciclabili Il riciclaggio dell'alluminio è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti, e consiste in un insieme di operazioni che vengono svolte sui rifiuti composti da alluminio per ottenere nuovo materiale da reimmettere nei processi produttivi. Il materiale[modifica | modifica sorgente] L'alluminio è un materiale che si presta a una vastità di applicazioni e possibilità di riutilizzo, grazie alle sue proprietà: Leggerezza (un terzo dell'acciaio)Durata: l’ossido superficiale è una barriera alla corrosione atmosfericaConducibilità elettricaConducibilità termicaConducibilità sonoraNon tossicitàAssenza di magnetismoLavorabilità: può essere modellato con tutte le comuni tecniche di lavorazione, più facilmente della maggior parte degli altri metalliVersatilità: possibilità di formare molte leghe, rigide o elasticheRiciclabilità con un costo energetico contenuto. Procedure[modifica | modifica sorgente]

Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La localizzazione geografica La definizione venne utilizzata nell'agosto 2004 dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale The Lancet Oncology (edita da Elsevier) che ha pubblicato uno studio di Kathryn Senior e Alfredo Mazza, quest'ultimo ricercatore del CNR di Pisa[1][2][3][4], dal titolo: Italian “Triangle of death” linked to waste crisis (Il "Triangolo della morte" italiano collegato alla crisi dei rifiuti). Dati statistici[modifica | modifica wikitesto] L'incremento della mortalità viene attribuito all'inquinamento causato dallo sversamento illegale di sostanze tossiche di varia provenienza, in particolare dalle industrie del nord Italia, operata da parte della Camorra[5]: Lo studio epidemiologico dell'OMS esteso alle provincie di Napoli e Caserta[modifica | modifica wikitesto] Attività illegali collegate[modifica | modifica wikitesto] Sversamento illegale di rifiuti tossici[modifica | modifica wikitesto] Note[modifica | modifica wikitesto]

Gestione dei rifiuti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento (riciclaggio o smaltimento) fino al riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l'impatto sull'ambiente. Un interesse particolare negli ultimi decenni riguarda la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e sull'ambiente, la possibilità di risparmiare e recuperare risorse naturali da essi e la riduzione della produzione di rifiuti stessi. Principi del sistema integrato italiano[modifica | modifica sorgente] Essa affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all'interno di una logica di gestione integrata del problema. La prevenzione dei rifiuti[modifica | modifica sorgente]

Le discariche in Italia: Mappe delle discariche in Italia Pagine Mappe delle discariche in Italia Trovate qui le mappe, distinte per regione, delle discariche autorizzate in Italia. - Abruzzo - Basilicata - Calabria - Campania - Emilia Romagna - Lazio - Liguria - Lombardia - Marche - Molise - Piemonte - Puglia - Sardegna - Sicilia - Toscana - Trentino-Alto Adige - Provincia Autonoma di Bolzano - Provincia Autonoma di Trento - Umbria - Valle d'Aosta Home page Iscriviti a: Post (Atom) Smaltimento Carta e Cartone Come tutti i rifiuti, la carta pone problemi di smaltimento. La carta è però un materiale riciclabile. Come il vetro, infatti, la carta recuperata può essere trattata e riutilizzata come materia seconda per la produzione di nuova carta.In Italia carta e cartone rappresentano circa il 30% del totale dei rifiuti e sono una risorsa perchè possono essere utilizzati per produrre carta riciclata. E’ sufficiente recuperare una tonnellata di materiale cellulosico per salvare 3 alberi alti 20 metri, riducendo l'impatto ambientale e risparmiando le fonti di energia. Attenzione: questa non è carta riciclabile! Smaltimento CartaIn Italia vengono consumaticirca 9 milioni di tonnellate di prodotti cellulosici. La carta (se non inchiostrata) può anche essere sottoposta a una degradazione aerobica (compostaggio) assieme ad altri materiali di origine vegetale e/o animale per produrre un ammendante utile per l'agricoltura o per il recupero di suoli con basso grado di nutrienti naturali.

«Troppi impianti e discariche abbandonati a Porto Marghera» «Tra Veneto e Campania non vedo grandi differenze, certo ne Sud Italia c’è il radicamento della criminalità organizzata che per fortuna manca al Nord, ma per quanto riguarda la corruttela e le conseguenze di danno ambientale che genera nell’ambito della gestione delle discariche la situazione è simile». Non sono tenere le parole dell’onorevole Alessandro Bratti, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ieri ha terminato la sua due giorni a Venezia con un sopralluogo a Porto Marghera e con l’audizione di una quindicina di autorità per quanto riguarda il settore. Ferrarese, non ha soltanto esperienza politica, per lunghi anni ha lavorato all’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale dell’Emilia Romagna.

Riciclare la Plastica L a plastica è un materiale che non esiste in natura ma che viene prodotto dall'uomo utilizzando risorse naturali come carbone, gas e soprattutto petrolio. E' un materiale non biodegradabile, un materiale cioè che non viene decomposto e quindi non viene assorbito dal terreno così come succede per i rifiuti organici o per il legno e la carta. Se abbandoniamo la plastica, essa rimane nell'ambiente per milioni di anni, se la bruciamo produce potenti veleni... per cui è necessario riciclarla quanto più possibile. E' un materiale molto usato perchè è leggero e sicuro, perchè è infrangibile e non arruginisce, è resistente e duraturo Fasi del riciclaggio della plastica La Triturazione è la prima operazione prevista nel riciclaggio della plastica durante la quale i materiali vengono ridotti come dimensioni. viene convogliato in un mulino macinatore che ha lo scopo di ridurre ulteriormente le dimensioni del materiale. Oggi si producono 700 tipi di plastica.

Discariche Jesolo Sabato 22 Gennaio 2011 at 10:44 am La Discarica attualmente in uso, è concepita in modo da limitare e contenere gli impatti ambientali inevitabilmente legati a tale tipologia di impianti. La superficie occupata è di Ha. 30 pari a circa 40 campi di calcio i rifiuti conferiti fino ad oggi sono 1,5 milioni di tonn. pari a circa 1, 5 milioni di mc. La tariffa di conferimento stabilita è di 116 €/tonn. La discarica di Piave Nuovo non e mai stato oggetto di certificazione ambientale, mentre sarebbe auspicabile per una maggiore sicurezza del sito l’ottenimento della certificazione EMAS. (EMAS) Eco-Management and Audit Scheme è uno strumento volontario creato dalla Comunità Europea al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici, ecc.) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale. Pari al conferimento di circa 500.000 Tonn. di rifiuti;

Come fare la raccolta differenziata: i rifiuti non riciclabili #2 | Come Fare In una precedente guida, abbiamo iniziato a parlarvi dei così detti rifiuti non riciclabili, ovvero di quei rifiuti che solo apparentemente potrebbero rientrare tra quelli che generalmente destiniamo alla nostra quotidiana raccolta differenziata, ma che effettivamente dovrebbero invece essere smaltiti in modo differente. Sempre nello stesso articolo, ci siamo dilungati necessariamente sull’importanza della raccolta differenziata come uno dei principali comportamenti di educazione civica che ogni buon cittadino dovrebbe adottare, oltre che porre l’accento su quelle che sono le regole generali del riciclo, ovvero quelle che non sono destinate a cambiare nel tempo e che sono valevoli per ogni Comune della penisola italica. CARTA: Sempre nella precedente guida, avevamo fatto accenno ad uno dei comportamenti più comuni, eppure errati, relativo alla raccolta della carta.

Discariche di rifiuti La direttiva mira a prevenire o a ridurre le ripercussioni negative sull’ambiente, risultanti dalle discariche di rifiuti. La proposta specifica le diverse categorie di rifiuti (rifiuti urbani, pericolosi, non pericolosi e inerti) e si applica a tutte le discariche definite come un’area di smaltimento dei rifiuti adibita al deposito degli stessi sulla o nella terra. Le discariche sono classificate in tre categorie: discariche per rifiuti pericolosi; discariche per rifiuti non pericolosi; discariche per rifiuti inerti. Sono invece esclusi dall’ambito di applicazione della direttiva: Viene definita una procedura uniforme di ammissione dei rifiuti allo scopo di evitare ogni pericolo: Non sono ammessi in una discarica i seguenti rifiuti: La direttiva stabilisce una procedura per la concessione dell’autorizzazione di gestire una discarica. Ogni tre anni gli Stati membri devono presentare alla Commissione una relazione in merito all’attuazione della direttiva.

Riciclaggio della carta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Carta usata in attesa di essere riprocessata. Il riciclaggio della carta è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti. Utilizzo[modifica | modifica sorgente] Gli impieghi fondamentali, per usi civili e industriali, della carta, costituiscono una vasta gamma: cartone ondulatocartoncino per astucci pieghevolicarta utilizzata per sacchi e sacchetti, con varie proprietà: resistente, fragile, filtrante, oleata, cerata, morbida, assorbente… Si tratta di prodotti di uso universale, con indici crescenti di produzione e di domanda, e il cui utilizzo ha a valle una forte e diffusa produzione di rifiuti. Produzione[modifica | modifica sorgente] Come tutti i rifiuti, la carta pone problemi di smaltimento. Partendo dalla fibra del rifiuto cartaceo, circa il 95% viene trasformato in nuova carta. Infine, la carta riciclata che non ha più la consistenza sufficiente per produrre altra carta può essere ancora utilizzata come combustibile per produrre energia. Tuttavia:

Discarica abusiva scoperta dai carabinieri: due denunce UDINE. I carabinieri di Tarcento hanno denunciato nella giornata di lunedì due uomini per l'attività di raccolta non autorizzata di rifiuti e per la realizzazione di una discarica abusiva a Udine, sorta su territorio comunale occupato illegalmente. L'operazione è avvenuta in seguito alla segnalazione da parte degli abitanti di Tarcento che da qualche giorno avevano notato dei foglietti distribuiti ed incollati sui pali dell'illuminazione in alcune frazioni del comune o inseriti nelle cassette delle lettere dove si offriva il servizio gratuito per la raccolta di materiale ferroso. L'annuncio aveva creato alcuni sospetti e visto anche i recenti furti messi a segno nella zona, alcuni cittadini hanno preferito segnalare il fatto ai militari dell'Arma. Dalle indagini è emerso che i due uomini, B.S. di quaranta anni straniero e S.A. di 25 anni di nazionalità italiana, svolgevano questa attività illecita già da tempo battendo a tappeto l'intero Friuli collinare e non solo la zona di Tarcento.

Rifiuti-Wikipedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Rifiuti dentro a un cassonetto utilizzato sino a pochi anni fa I rifiuti sono materiali di scarto o avanzo di svariate attività umane. Gli esempi tipici includono i rifiuti solidi urbani, le acque reflue (contenenti rifiuti corporei), il deflusso superficiale della pioggia in idrologia e in particolare nei sistemi di drenaggio urbano, i rifiuti radioattivi e altri. In biologia sono detti rifiuti i prodotti del catabolismo che vengono escreti o che in ogni caso non prendono più parte al metabolismo.[1] Definizione normativa[modifica | modifica sorgente] Italia[modifica | modifica sorgente] Ruspa in azione in una discarica di tipo tradizionale L'atto di "disfarsi" va inteso indipendentemente dal fatto che il bene possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo, diretto o previo intervento manipolativo. Unione europea[modifica | modifica sorgente] Classificazione[modifica | modifica sorgente] I rifiuti si qualificano anche in base al loro stato fisico:

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