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Pacchetti didattici

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"La vita delle donne e degli uomini in Europa", … ci sono differenze profonde tra la vita delle donne e degli uomini in Europa, ma ci sono anche similitudini. Questa pubblicazione digitale La vita delle donne e degli uomini in Europa – un ritratto statistico presenta un confronto tra le donne e gli uomini nella loro vita quotidiana, mostrando anche in cosa si assomiglia o differisce la vita quotidiana degli uomini e delle donne nei paesi europei. La pubblicazione è composta da tre capitoli: Vivere, crescere, invecchiare... : questo capitolo si sofferma sulla demografia e la salute, riportando ad esempio i dati sulla speranza di vita, su madri e padri single e su come percepiamo la nostra salute.

Pubblicati i nuovi indicatori compositi dell’ASviS sugli Obiettivi dell’Agenda 2030 L’Italia resta in una condizione di non sostenibilità: peggiora in povertà, disuguaglianze, condizioni economiche e delle città, acqua, ecosistemi terrestri. Meglio in educazione, uguaglianza di genere, innovazione e salute. La misura della sostenibilità dell’Italia non migliora. È necessario che la politica si impegni, con azioni immediate, per portare il Paese su un sentiero di sviluppo sostenibile, dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

60 anni di Europa A Roma il 25 marzo del 1957 Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo firmano due trattati che istituiscono la Comunità economica europea e l’Euratom. Un primo passo verso la costituzione dell’Unione europea. A 60 anni da quella storica firma, l’Istat offre un racconto originale dell’evoluzione dell’Europa: parte dai numeri per guardare oltre le differenze tra singoli paesi e si concentra sui mutamenti complessivi, sulle convergenze economiche e sociali, sugli effetti delle politiche. In quattro diversi temi – popolazione, società, lavoro, economia – per ogni fenomeno indagato i dati dell’Italia sono messi a confronto con quelli dell’aggregato E6 (i sei paesi fondatori) e dell’aggregato Ue28 (l’odierna Unione europea). Il quadro che ne emerge, in parte inaspettato, illustra la lunghezza della strada percorsa, smentisce alcuni radicati luoghi comuni, offre prospettive che illuminano la complessa situazione attuale dell’Europa.

L’adozione dell’Agenda Globale dell’Onu: una sfida per tutto il mondo - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile L’approvazione da parte delle Nazioni Unite dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e dei relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell'acronimo inglese), da raggiungere entro il 2030, rappresenta un evento storico da più punti di vista. Infatti: è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo; tutti i paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, anche se evidentemente le problematiche possono essere diverse a seconda del livello di sviluppo conseguito.

Esercizi sulla regola di Bayes [BASE Cinque - Appunti di Matematica ricreativa] Gianfranco Bo 1. Il commissario Thomas Bayes e la macchina della verità Un’università inglese sostiene di aver scoperto l’identità di Banksy La profilazione geografica, una tecnica usata per prendere i criminali seriali, avrebbe dimostrato che l’elusivo artista britannico Banksy è in realtà Robin Gunningham. A sostenerlo sono gli studiosi della Queen Mary University di Londra, confermando quanto già ipotizzato dal Mail on Sunday nel 2008. La profilazione geografica avrebbe infatti permesso di trovare una serie di corrispondenze fra i luoghi a Londra e Bristol dove sono apparse le opere dell’artista e una serie di indirizzi associati a Gunningham.

FAO - News Article: Gli sprechi alimentari gravano sul clima, sulle risorse idriche, sul suolo e sulla biodiversità Francia - Rifiuti alimentari in attesa di essere convertiti in metano e biogas. Roma 11 settembre 2013 - La perdita della strabiliante quantità di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l'anno non solo causa gravi perdite economiche, ma anche grava in modo insostenibile sulle risorse naturali dalle quali gli esseri umani dipendono per nutrirsi, denuncia un nuovo rapporto FAO pubblicato oggi. Il rapporto Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources (L'impronta ecologica degli sprechi alimentari: l'impatto sulle risorse naturali N.d.T.) è il primo studio che analizza l'impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale, esaminando specificamente le conseguenze che esse hanno per il clima, per le risorse idriche, per l'utilizzo del territorio e per la biodiversità. Il rapporto evidenzia che:

Events – Pagina 2 – GrappaLUG La statistica è ogni presente anche nel nostro quotidiano. R è un software libero che consente di effettuare elaborazioni statistiche semplici oppure complesse, a seconda delle esigenze. Relatrice: Paola Meneghetti Questo intervento ha fatto parte del Linux Day 2015 e di seguito viene riportata la trascrizione dei contenuti presentati. Le slide sono scaricabili in fondo alla pagina. La statistica

Prospettive di sviluppo del diritto internazionale dell’ambiente: l’ipotesi di creazione di un tribunale internazionale penale per i crimini contro l’ambiente - Ambiente Regione Emilia-Romagna Trattamento dei dati personali: INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali 1. Premessa Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito denominato “Codice”), la Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali. Il trattamento dei suoi dati per lo svolgimento di funzioni istituzionali da parte della Regione Emilia-Romagna, in quanto soggetto pubblico non economico, non necessita del suo consenso.

L’era dei robot e la fine del lavoro: un bene o un male per l’umanità? È un giorno qualunque, nell’era dei robot, e il lavoratore tipo esce di casa per recarsi in ufficio. Le macchine, per strada, si guidano da sole. Il traffico pure: si dirige da sé. Lo sguardo può dunque alzarsi sopra la testa, dove, come ogni giorno, droni consegnano prodotti e generi alimentari di ogni tipo – oggi, per esempio, il pranzo suggerito dal frigorifero “intelligente”. Sul giornale – quel che ne resta – gli articoli sono firmati da algoritmi. Giunto alla pagina finanziaria, il nostro si abbandona a un sorriso beffardo: il pezzo, scritto da un robot, parla delle transazioni finanziarie compiute, in automatico, da altri algoritmi.

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