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Storia

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Tirare la cinghia: il cibo nella Prima guerra mondiale - Allacciati le storie Negli ultimi mesi mi sono imbattuto più volte nella cucina. Tranquilli, qui non voglio parlare delle mie “avventure” ai fornelli… ma di un progetto di ricerca e didattica della storia. Nei mesi scorsi ho incontrato per tre volte una classe quinta dell’Istituto alberghiero Bartolomeo Scappi di Crespellano (Valsamoggia, BO) per ricostruire i problemi del cibo nella Prima guerra mondiale. Leggere il conflitto attraverso la prospettiva dell’alimentazione è stato un modo di arricchire le conoscenze sulle società europee ai tempi della mobilitazione generale. Il confronto tra lo scenario italiano e i contesti degli altri Paesi è stato infatti fondamentale per valutare l’importanza delle calorie nell’economia degli scontri militari. Soldato dell’Intesa che consuma un pasto mentre è impegnato sul fronte occidentale.

Edscuola Press 29 ottobre Deleghe Buona Scuola Dal 29 settembre al 29 ottobre 2015 sono convocati i tavoli di confronto sulle deleghe legislative previste dalla Legge 107/15 Piano Nazionale Scuola Digitale Roma, 27 ottobre 2015 Al via la seconda edizione di Libriamoci 26 - 31 ottobre 2015 2 giugno non solo avanzamenti I conti che non tornano Il 2 Giugno rimanda a una contrastante eredità e realtà: da una parte rievoca l’acquisizione della cittadinanza politica per le donne, mentre dall’altra ricorda aspettative rimaste incompiute. L’ottenimento di diritti che garantiscono l’uguaglianza formale non si identifica infatti necessariamente con i principi e le pratiche di una democrazia sostanziale fra uomini e donne, ancora lontana dall’essere conseguita. Rimane pertanto ancora aperta la «questione di genere» o la «questione femminile», come si diceva un tempo. Come recenti dati Istat indicano, nonostante l’aumento della presenza numerica di donne in luoghi apicali della politica e dell’economia il gap sociale tra donne e uomini non si colma.Ci sono donne che non cercano neppure più lavoro; continua a persistere il divario salariale nella retribuzione, anche a parità di qualifica, nonostante il lento incremento di donne negli ambiti del decision making. Donne e politica: la tensione tra quantità e qualità

Lezioni magistrali per le scuole 2017-2018 Nell’ambito del Progetto regionale "Grande Guerra Emilia-Romagna", in ogni capoluogo di provincia si terrà, nel corso dell’anno scolastico 2017-2018, una Lezione magistrale sulla Grande Guerra rivolta alle scuole del territorio. Le 10 lezioni programmate, unitamente al convegno di studi in programma a Bologna il 6-7 dicembre 2017 (L’anno di svolta e il fronte interno: il 1917 tra orizzonte regionale e nazionale), costituiscono un Corso di aggiornamento per gli insegnanti, regolarmente inserito nel Sistema operativo S.O.F.I.A. del MIUR. Le lezioni, così come le relazioni del convegno, saranno registrate. I materiali audio e video verranno pubblicati su questo sito.

Istanze online Il progetto POLIS (Presentazione On Line delle IStanze) ha come obiettivo lo snellimento dei procedimenti amministrativi. Esso è basato sul Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), che sancisce il diritto da parte dei cittadini ad interagire con la Pubblica Amministrazione, utilizzando gli strumenti offerti dalle tecnologie ICT in alternativa alle modalità tradizionali basate su moduli cartacei. In particolare tale normativa cita, tra le alternative atte a garantire in modo sicuro l’accesso ai servizi in rete delle pubbliche amministrazioni, quella che prevede l’uso di normali credenziali di accesso come codice utente e password, a condizione che le stesse consentano di accertare l’identità del soggetto richiedente i servizi. “Istanze On Line” vuole essere il primo passo verso questi nuovi scenari e rappresenta in definitiva una nuova modalità di presentazione delle domande connesse ai principali procedimenti amministrativi.

Un libro per riflettere sui luoghi della memoria dei conflitti mondiali Intervista a Gaetano Dato Gaetano Dato è dottore di ricerca in storia, titolo che ha conseguito nel 2013 alla scuola dottorale in Scienze Umanistiche dell’Università di Trieste, indirizzo storico, con una tesi dal titolo “I luoghi della memoria dei conflitti mondiali nella Venezia Giulia 1946-65. Un’analisi comparativa nel contesto europeo”. Dal 2006 ad oggi ha lavorato in numerosi progetti educativi per le scuole superiori del Friuli Venezia Giulia e ha continuato a svolgere attività di ricerca. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia e dell’Istituto Storico della resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel VCO “Piero Fornara”. Proprio nella sede dell’Istituto Fornara, a Novara, si è svolta la conversazione con Elena Mastretta nella quale Gaetano Dato ha evidenziato i temi di riflessione presenti nel suo testo Redipuglia: il Sacrario e la memoria della Grande Guerra 1938-1993.

Home-Page Sito web del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo CON IL BIGLIETTO EXPO I "GIOIELLI D'ITALIA" GRATIS PER TE Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 il MiBACT offre ai possessori del biglietto Expo l’ingresso gratuito ad alcuni dei suoi “gioielli”. Si tratta di musei o aree archeologiche di eccezionale valore, al di fuori dei grandi flussi turistici. Un’occasione unica per scoprire lo straordinario patrimonio di arte, cultura e bellezza che l’Italia offre, da Nord a Sud. continua a leggere >> Canova: la bellezza e la virtù. Torino, Polo Reale di Torino - Biblioteca Reale (dal 18 maggio all'8 agosto 2015) La mostra mette in scena capolavori di Antonio Canova, massimo esponente del Neoclassicismo, provenienti da varie Istituzioni.

L’Italia e la grande guerra senza la retorica nazionalista - Piero Purich La prima guerra mondiale è stata e rimane uno dei miti fondativi dello stato-nazione, soprattutto nei paesi vincitori. Gli anni tra il 1914 e il 1918 sono stati avvolti da un’aura di sacralità che ancora oggi si può cogliere nei monumenti, nei cimiteri e nelle cerimonie che ricordano la grande guerra. Per anni il conflitto è stato sottratto ad analisi obiettive ed è stato letto solo attraverso la lente deformante dell’eroismo, dell’onore, della patria, della propaganda bellica.

Storia Cinque falsi luoghi comuni su Cristoforo Colombo È vero che Cristoforo Colombo dimostrò per la prima volta che la Terra non è piatta? O che ha portato la sifilide in Europa? Chirurgia plastica: le sue origini al tempo della Grande Guerra per ricostruire i volti dei soldati - La Stampa - Ultime notizie di cronaca e news dall'Italia e dal mondo C’è una branca della chirurgia che è oggi largamente al nostro servizio soprattutto per curare inestetismi, correggere piccoli difetti o per rallentare segni del tempo. Incuriosisce pensare che questo sapere, spesso al servizio del nostro desiderio di sembrare più belli o sexy, derivi invece da quanto di più drammatico e brutale si sia verificato nella storia recente. La chirurgia plastica, o più correttamente chirurgia ricostruttiva, conobbe il suo più grande sviluppo durante la Grande Guerra, quando doveva occuparsi di porre rimedio – per quanto possibile – alle devastanti ferite degli shrapnel, dei lanciafiamme, o delle schegge delle enormi granate che straziavano i soldati nelle trincee e che ne lasciavano i volti sfigurati. La peculiarità della guerra di trincea faceva sì che spesso l’unica parte del corpo ad essere esposta al fuoco nemico fosse appunto la testa. Quando si sopravviveva, le ferite al viso lasciavano tracce terribili.

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Secondo me questo è interessante! by marinarosset Apr 30

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