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Rivista italiana di geopolitica - Limes

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GEOPOLITICA Argomento GEOPOLITICA Agi China 24 - Notizie della settimana Agi China 24 - Notizie della settimana In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Francesco Radicioni, corrispondente e collaboratore di Radio Radicale ed Eugenio Buzzetti, corrispondente da Pechino per AgiChina24. Temi: la visita di Chuck Hagel, Segretario alla difesa americano, in Asia; la campagna anticorruzione si allarga all'esercito cinese; le stime di crescita della Cina secondo la Banca Mondiale, il FMI e le più importanti agenzie di rating; la mediazione con gli studenti di Taiwan alla terza settimana della loro protesta contro l'accordo di libero scambio tra Cina e Taiwan. www.radioradicale.it - www.agichina24.it didattici per la scuola secondaria di primo grado - Index Sussidi didattici per la secondaria di 1° grado (e per le quarte e le quinte) °°° CDD - Contenuti Didattici Digitali (interattivi) per pc, tablet e smartphone. ° Geografia: Il Volga; Monti , curve di livello e profilo altimetrico ° Momenti scolastici Serie di esercitazioni per favorire la conoscenza degli aspetti morfologici della Terra.

Quali zone in Italia ‘senza terremoti’ ? Vi siete mai chiesti dove andare per non risultare una zona a rischio sismico in Italia? Forse qualcuno già lo sa, altri no. Ma tutto il Paese può ritenersi ad alta pericolosità tellurica, fondamentalmente per la sua nota vicinanza con il confine tra la placca europea e la placca africana, dove ci sono gli epicentri dei terremoti più importanti mai registrati nella nostra area. Ci sono tuttavia punti in cui non passano faglie conosciute e vengono definite “cratoni”, ossia delle zone più vecchie in cui l’orogenesi è avvenuta ormai da tantissimo tempo rispetto all’Appennino, le Alpi e la Pianura Padana. Queste sono la Sardegna e la Puglia meridionale, ossia zone a bassissimo rischio sismico.

Il governo va avanti "Abolizione di tutte le province" Dopo la bocciatura del decreto per l’abolizione delle province, emanato dal governo Monti, la maggioranza ci riprova annunciando una ristrutturazione degli enti locali provinciali. Upi: “Inaccettabile”. A sorpresa, o forse no, ieri la Consulta ha bocciato la riforma degli enti locali, che prevedeva l’accorpamento di alcune province e la diminuzione delle province da 86 a 51, contenuto nel decreto Salva Italia emanato l’anno scorso dal governo Monti. Secondo la Consulta l’atto non è valido poiché, essendo la provincia un ente previsto dalla costituzione, non è possibile riformarle o cancellarle attraverso un semplice decreto, che è uno “strumento eccezionale per situazioni straordinarie” e che non ha la potenza necessaria per modificare la vasta normativa che sta dietro all’istituzione della provincia. Il decreto prevedeva un taglio delle province di quasi il 50%, il quale avrebbe portato risparmi che vanno da 300 a 500 milioni di euro all’anno. Ma le competenze?

La Società Geografica Italiana propone di abolire le regioni Praticamente tutti i partiti politici hanno parlato dell’abolizione delle provincie nei loro programmi per convincere i cittadini nel corso delle ultime elezioni ma l’attuale cartina del nostro paese non piace nemmeno ai geografi: secondo la Società Geografica Italiana, infatti, bisognerebbe abolire tutte le regioni, anche quelle a statuto speciale. In più, questa proposta prevede anche l’accorpamento delle provincie e il trasferimento a queste ultime dei poteri regionali. Come si spiega questo punto di vista? Il punto principale non è rappresentato dal risparmio economico che verrebbe realizzato, anche se in realtà la differenza tra regioni e provincie è evidente (182 miliardi contro 11 per la precisione). Questi scienziati ritengono infatti le regioni degli enti “artificiali”, semplici compartimenti statistici. La prima cartina di queste estensioni geografiche si deve a Cesare Correnti, non a caso il primo presidente della Società nell’800.

Prime elezioni amministrative del dopoguerra Per la prima volta in Italia votano le donne - Fare gli italiani - Archivio Luce Dalla ricostruzione al boom. La fine dell'Italia contadina 19 gennaio La nuova carta della sismicità in Italia dal 2000 al 2012 È stata pubblicata in questi giorni la nuova Carta della sismicità in Italia dal 2000 al 2012 che mostra i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV. Oltre 50.000 terremoti (ML≥1.6), classificati e visualizzati in base alla loro magnitudo e profondità, compongono l’andamento della sismicità del territorio italiano nel nuovo secolo. In questo periodo si sono verificati 30 terremoti con magnitudo maggiore o uguale a 5.0; i più forti si sono verificati in Abruzzo nel 2009 e in Emilia Romagna nel 2012.

Lavoro in Italia, in una vignetta - Ridere fa bene, barzellette, video divertenti Una vignetta divertente che illustra benissimo la situazione in Italia durante questa crisi. Speriamo di veder presto scendere tutte quelle persone assiepate oltre confine… In basso puoi trovare la versione ingrandita… davvero ben fatta…

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