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Tecnologie Educative - TIC & TAC

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AulaBlog Introduzione a MindMup’s Argument Visualization – La scuola che non c’è (e altre storie) MAV è una piattaforma free open-source realizzata dagli sviluppatori del più noto MindMup 2, il programma generico per creare mappe concettuali e mentali. La piattaforma è stata creata in collaborazione con il prof. Simon Cullen dell’Università di Princeton (e i suoi collaboratori). MAV e una di quelle tecnologie “buone” di cui parlavo in un altro post. MAV è una piattaforma completamente gratuita ( e così dovrebbe rimanere, dicono i creatori), con un’interfaccia semplice e intuitiva, che si impara ad utilizzare in pochissimo tempo (i miei studenti hanno imparato ad usarla in un paio di lezioni) e che lavora on line, questo ne permette l’usabilità con diversi dispositivi (pc, smartphone e tablet con un browser sufficientemente aggiornato). Le mappe sono condivisibili e collaborative. Come funziona Come dicono gli stessi creatori del programma: Le mappe degli argomenti visualizzano la logica degli argomenti. Guida all’uso

Come nasce la filter bubble che ci rende sudditi Fake news, post-verità e filter bubble: per larga parte degli addetti ai lavori, sono questi i tre nemici giurati della nostra epoca digitale. La causa andrebbe cercata nei social network, gli strumenti che generano questi fenomeni e sono responsabili in particolare della bolla di filtraggio: una gabbia rassicurante all’interno della quale, grazie all’intervento degli algoritmi, vediamo solo contenuti che confermano quelle che già sono le nostre credenze. Lungi dal mantenere la promessa originaria del web, ovvero offrire agli utenti un’informazione libera e diversificata, Facebook e compagnia non farebbero che mostrarci quello che vogliamo vedere, tenendoci ben al riparo da informazioni che potrebbero incrinare le nostre certezze e rendere la nostra esperienza sui social media meno confortevole. Ma è proprio così? Più fonti, ovviamente, non significa una maggiore diversità di opinioni. ► Continua sul numero di pagina99 in edicola dal 25 agosto e in edizione digitale Ma è proprio così?

Insegnanti 2.0 | Insegnare nell'era digitale MOVAVI VIDEO EDITOR: TRA I MIGLIORI PROGRAMMI DI VIDEO EDITING IN COMMERCIO Abbiamo provato MOVAVI VIDEO EDITOR: un software di estrema qualità che vi aiuterà a realizzare montaggi video con estrema facilità. Lo trovate sia per Windows che per MAC, scaricabile gratuitamente e acquistabile a un prezzo molto interessante. Vorresti realizzare un bel montaggio video per stupire i tuoi amici, a partire da filmati che hai memorizzato sul tuo smartphone durante le vacanze? Ecco dunque che abbiamo cercato, fino a trovarlo, il sofware che poteva disporre di tutte le funzioni principali e basilari per il video editing amatoriali, più altre riservate agli esperti più evoluti. Quando abbiamo scaricato Movavi Video Editor siamo rimasti letteralmente affascinati dalle potenzialità di: questo programma, che consente a chiunque (che sia un esperto o alle prime armi) di realizzare video davvero originali con estrema facilità. Grazie a questo software è possibile: - tagliare, modificare e migliorare con estrema facilità i video; Perchè dunque scegliere Movavi Video Editor?

Robin Good - La curation può cambiare il mondo dell'educazione - 1^ Parte Prima parte dell’intervista di Gianfranco Marini a Robin Good Un dialogo con Robin Good sulla curation e sul ruolo che essa può avere nel trasformare l’apprendimento da pratica trasmissiva a costruzione collettiva della conoscenza incentrata sul pensiero critico. Robin Good, dopo avere chiarito in cosa consista la curation, indica quelle che sono le 11 aree del mondo dell’educazione in cui essa produrrà i maggiori cambiamenti, fino al punto da mettere in discussione il monopolio che sull’istruzione esercitano i sistemi scolastici istituzionali e rendere possibile un futuro in cui libertà di apprendere e libertà di insegnare potranno pienamente sviluppare le loro potenzialità nel tessuto connettivo dell’intelligenza collettiva. Robin Good Tra i principali curatori a livello mondiale, Robin Good è anche uno dei più interessanti teorici del web e dei suoi più recenti sviluppi. Video in Italiano sulla Curation Pagina FB per contattare e dialogare con Robin:

Blog e Portfolio Digitali come strumenti di Self-Assessment Come si valutano le competenze acquisite dagli allievi? Può un “numero congruo di verifiche sommative” fornirci un quadro chiaro per formulare una valutazione delle competenze raggiunte da ciascun allievo che sia valida, equa ed oggettiva? Come si valutano inoltre le competenze trasversali? Premessa Molti docenti sensibili ai temi dell’innovazione didattica si sono posti questi interrogativi e sono molti quelli fra noi ad aver più volte riscontrato come la valutazione delle competenze rappresenti per molte ragioni uno scoglio nei percorsi di didattica innovativa. La scuola sta vivendo un momento di transizione, ed i sistemi tradizionali di verifica e valutazione non sempre si conciliano con le nuove metodologie di apprendimento attivo per competenze. Uno dei quesiti posti ai partecipanti del CoLAB Mooc di EUN – Background Image CC0 via Pixabay Per chi fosse interessato ad approfondire, tutti i materiali del corso sono disponibili ai seguenti link: European Schoolnet Academy 3. Conclusioni 3.

50 risorse digitali per creare animazioni a scuola Questo blog, puntualmente, cerca di segnalare ogni nuova risorsa digitale utile per la didattica. A questa categoria appartengono certamente gli strumenti per creare animazioni, efficacissimi per raccontare storie e stimolare la creatività dei nostri studenti. Questa volta non vi proporrò un nuovo strumento, bensì 50 risorse digitali per creare animazioni. In realtà il merito è tutto di teachtought, sito web tra i più preziosi in fatto condivisione di tecnologie didattiche. Troverete applicazioni che consentono di creare storie animate partendo da zero, o risorse che contengono già animazioni preconfigurate. A voi la scelta dello strumento più adatto alle vostre esigenze! Vai alle 50 risorse digitali per creare animazioni in classe Articoli correlati

Content curation: organizzare e creare contenuti digitali – Didattica col Web 2.0 In Inglese Content Curation definisce l’attività di trovare, organizzare, annotare e condividere contenuti digitali ritenuti rilevanti e/o interessanti, sia relativi a un argomento specifico oppure un ambito, un pubblico di destinatari o segmento di mercato precisi. La Content Curation quindi si prospetta come strumento interessante e addirittura strategico per condividere informazioni, veicolare notizie, contenuti didattici. Di seguito propongo una serie di strumenti e siti web utili che potrebbero rivelarsi interessanti e gradevoli da adottare, sia a livello personale che in classe.Addict-o-matic – Permette di ricercare i migliori siti sul web, le ultime notizie, post blog, video e immagini.Curata – Curata è il fornitore principale di tutto il software per content curation per il marketing. "Mi piace" Caricamento...

Strumenti 2.0 per insegnanti (prima parte) scegliere con consapevolezza gli strumenti del web 2.0 più adatti alla didattica Da un po’ di tempo mi occupo di formazione degli insegnanti, in particolare sulle competenze digitali del docente a supporto dell’azione didattica. Grazie a questa mia attività di formatore, mi son ritrovato spesso a dover riflettere su cosa può tornare davvero utile ad un insegnante che oggi (nel XXI secolo) volesse provare a sfruttare la potenza e la semplicità d’uso dei tantissimi strumenti gratuiti disponibili online per coinvolgere e motivare i propri studenti e per provare a migliorare il loro grado di apprendimento. In fase di progettazione dell’ attività formativa spesso mi son chiesto cosa, per ogni docente (a prescindere dalla sua dimestichezza con le tecnologie didattiche), potesse risultare più facile (ed efficace) da implementare in classe e nello stesso tempo accrescere le competenze dell’insegnante stesso. I sette principi per le buone pratiche nell’istruzione: la tecnologia come leva

Save The Pacific Northwest Tree Octopus Help Save The ENDANGERED From EXTINCTION! The Pacific Northwest Tree Octopus Rare photo of the elusive tree octopus The Pacific Northwest tree octopus (Octopus paxarbolis) can be found in the temperate rainforests of the Olympic Peninsula on the west coast of North America. Their habitat lies on the Eastern side of the Olympic mountain range, adjacent to Hood Canal. An intelligent and inquisitive being (it has the largest brain-to-body ratio for any mollusk), the tree octopus explores its arboreal world by both touch and sight. Map of estimated tree octopus maximum range, including spawning waters Tree octopuses have eyesight comparable to humans. The reproductive cycle of the tree octopus is still linked to its roots in the waters of the Puget Sound from where it is thought to have originated. Why It's Endangered Tree Octopus hat from 1923(Click to enlarge.) The possibility of Pacific Northwest tree octopus extinction is not an unwarranted fear. How You Can Help More Tree Octopus Information

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