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Blockly ovvero il Fratello Maggiore di Scratch

Blockly ovvero il Fratello Maggiore di Scratch
Molti colleghi delle scuole secondarie che in questo periodo si sono avvicinati al coding mi hanno chiesto un “sostituto” di Scratch. In altri articoli ho già descritto le potenzialità di questo strumento e seppur ritengo che Scratch può comunque essere adattato a contesti (cicli) diversi, in questo breve articolo vi presento Blockly. Ma cosa sono i Blockly Games? I Blockly Games (si accede da qui) sono appunto una serie di giochi educativi (7 in tutto) creati da Google per insegnare la programmazione. Puzzle: utile per chi non ha esperienza con la programmazione a blocchi. Una volta collegati per ciascun animale (blocco verde) i blocchi richiesti, cliccando su “controlla le risposte” sarà possibile avere un feedback immediato e procedere al game successivo. Labirinto (Maze): questo game è il mio preferito, lo utilizzo spesso con i ragazzi delle medie e delle superiori per parlare di coding. JavaScript è il linguaggio più utilizzato sul web per scrivere eventi dinamici. Autore articolo Related:  CodingcinziaordineCoding

Project Blocks, i Lego di Google che insegnano a programmare La piattaforma è basata su blocchi modulari che si incastrano uno all’altro. Ognuno ha la sua funzione e assieme formano istruzioni per robot e gadget Pubblicato Metà mattoncini Lego, metà linguaggio di programmazione: si chiama Blocks l’ultimo progetto in lavorazione presso Google, ed è una piattaforma aperta che mira a rendere accessibile il mondo dello sviluppo hardware e software anche ai più piccoli e ai meno esperti. Il sistema è composto da una serie di blocchi modulari di diverso tipo che si incastrano uno all’altro: a ogni blocco vengono definiti un attributo o una funzione precisi, e ciascun pezzo può essere concatenato ai quelli compatibili per formare semplici programmi e set di istruzioni da impartire a robot o altri dispositivi. (Foto: Google) Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento? Segui

La patente europea delle competenze in latino | Il grecoantico: versioni, cultura, testi, letteratura Tutti siamo a conoscenza – credo – delle varie certificazioni linguistiche di valenza internazionale proposte agli studenti, così pure come conosciamo bene l’ECDL (European Computer Driving Licence), ovvero la «Patente europea per l’uso del computer». Ovviamente, nulla da eccepire, anzi! È per me una novità sorprendente la Certificazione Linguistica di Latino (CLL). Si tratta di una sperimentazione in corso da almeno da due anni, per lo meno a vedere il sito dell’U.S.R. Liguria e che sembra sia in fase di ridefinizione. A tal proposito segnalo il seminario che si svolgerà il 4 dicembre prossimo dalle ore 15:30 alle 17:30 presso il Dipartimento di Scienze Linguistiche dell’Università Cattolica di Milano, con la collaborazione del Comitato “Elettra latina” per la promozione della cultura classica e la Consulta Universitaria degli Studi Latini (C.U.S.L.). La manifestazione ha come titolo: Le competenze della lingua latina tra valutazione e certificazione. La sede del seminario del 4 dicembre

Embedded Posts - Social Plugins Besides the Code Generator, you can also embed the code manually. 1. Get Post URL First you need to get the URL of a post you wish to share. The post must be public, which is indicated by the gray world icon, right next the post's publishing time: For testing you can use this example URL: " 2. To use the Embedded Posts Plugin, or any other Social Plugin, you need to add the Facebook JavaScript SDK to your website. You can find more help on implementing the JavaScript SDK in the JavaScript SDK - Quickstart. 3. Next place the Embedded Post tag at any place of your website. 4. Once you completed these steps you're able to test your Embedded Post. The result of our test example is shown in the screenshot below. 5. Follow the instructions further down this page to adjust size, language and other settings.

Insegnare ai bambini a programmare, mai stato così facile Osmo Coding è un nuovo gioco interattivo che si propone di insegnare ai bambini il pensiero computazionale mediante l'uso di oggetti fisici. Per chi non lo conoscesse, Osmo è un kit didattico adatto ai bambini da 5 a 12 anni per sviluppare, fra le altre cose, l'intelligenza logico-matematica, imparare a leggere e comporre parole, contare e molto altro. Il kit base è in vendita da un anno e nel tempo si sono aggiunte varie espansioni. Nella maggior parte dei casi è richiesto l'uso di un'app associata a tesserine da disporre sul tavolo per comporre figure e parole, o far di conto. Con Coding si replica il modello introducendo l'insegnamento dei fondamentali della programmazione. Nella nota ufficiale l'azienda statunitense spiega che Coding unisce l'esigenza di far apprendere ai bambini la più importante abilità del 21° secolo, e l'uso di oggetti fisici progettati per incarnare concetti matematici, che sono cruciali per lo sviluppo e al contempo accessibile per i bambini.

Un maestro credibile Pubblichiamo oggi il primo dei quattro interventi, legati all’incontro Che cos’è un maestro? promosso dal progetto Hangar Piemonte e da da doppiozero: l’11 luglio, a Torino, un’occasione di confronto e riflessione sulla figura dei maestri, sulla comunicazione oggi dei saperi pratici e teorici a partire dal racconto di alcune esperienze concrete dei partecipanti in realtà non istituzionali. Giusi Marchetta vive a Torino, dove insegna. Autrice di racconti e romanzi: Dai un bacio a chi vuoi tu (Terre di Mezzo, 2008); L'iguana non vuole (Rizzoli, 2011); Lettori si cresce (Einaudi, 2015). Mi capita a volte di attraversare la strada di corsa perché sono in ritardo e non posso permettermelo: il verde e la presenza di strisce diventano un optional gradito ma non necessario; per una manciata di secondi contano solo la velocità, la distanza delle auto in arrivo e la possibilità di approfittare di quell’intervallo di tempo e di spazio. Si è maestri senza volerlo, quindi, e maestri con intenzione.

Coding, ovvero il delirio computazionale (draft) Coding, questo sconosciuto o meglio oggi troppo conosciuto, ma che cosa è? Da un paio di anni non si fa che parlarne e gli esperti nel coding sono spuntati come i funghi dopo una copiosa pioggia ed un po' di sole. Coding ovvero il gerundio o participio presente del verbo to code: codificando o codificante. La programmazione, in informatica, è l'insieme delle attività e tecniche che una o più persone specializzate, programmatori o sviluppatori (developer), svolgono per creare un programma, ossia un software da far eseguire ad un computer, scrivendo il relativo codice sorgente in un certo linguaggio di programmazione. Per gli anglosassoni invece: Computer programming (often shortened to programming) is a process that leads from an original formulation of a computing problem to executable computer programs. Anche noi quindi oggi, forse per sdoganarci dal vecchiume che ci circonda, facciamo del coding. Leggo quindi: Code.org ringrazia i suoi sostenitori 1.2 Il pensiero computazionale.

Imparare a programmare in 32 ore. La sfida di Mosaicode Può un laureato in lettere o un impiegato all’improvviso diventare un programmatore? Secondo Paolo Pastore, Ceo e co-fondatore insieme a Emanuele Spiriti di Mosaicode, si può. E lui ne è la prova vivente. Mosaicode è una startup nata a Milano proprio per rispondere alla necessità di trovare collaboratori in grado di programmare. «Uno studio dell’Unione Europea ci dice che nel 2020 ci sarà un buco di 900mila professionisti. Imparare il coding in 32 ore Il target di Mosaicode è molto ampio. Come creare una app o un sito Ad aiutare Spiriti e Pastori in questo progetto ci sono due finanziatori che già guidano due startup di successo: Jacopo Vannetti di Jusp.com e Andrea De Spirt di Jobyourlife.com. Diventare subito indipendenti nella programmazione Le lezioni si terranno nel centro di Milano, nel Palazzo delle Stelline, ma l’obiettivo è spostare Mosaicode in spazi dedicati e magari arrivare anche in altre città.

eBook in PDF | Nuovi eBook Gratis Titolo: Good Morning Italia – 2015 L’anno che verrà Autore: Autori Vari Lingua: Italiano Formato: PDF Dal quantitative easing europeo alle guerre dell’energia, dal secondo anno di Renzi all’uscita dalla recessione: cosa ha in serbo il 2015? Good Morning Italia scruta l’orizzonte ogni giorno. Questa volta raccontiamo l’anno che verrà. Ebook gratis pubblicato sul sito Good Morning Italia. L’ebook ci parlerà del nuovo anno che sta per arrivare, belle e brutte notizie che sono in arrivo insieme al 2015. 533 Visite totali, nessuna visita odierna

Coding is not ‘fun’, it’s technically and ethically complex | Aeon Ideas Programming computers is a piece of cake. Or so the world’s digital-skills gurus would have us believe. From the non-profit Code.org’s promise that ‘Anybody can learn!’ to Apple chief executive Tim Cook’s comment that writing code is ‘fun and interactive’, the art and science of making software is now as accessible as the alphabet. Unfortunately, this rosy portrait bears no relation to reality. Coding isn’t the only job that demands intense focus. Sign up for Aeon’s Newsletter Insisting on the glamour and fun of coding is the wrong way to acquaint kids with computer science. It’s better to admit that coding is complicated, technically and ethically. All of these scenarios are built on exquisitely technical foundations. In an ever-more intricate and connected world, where software plays a larger and larger role in everyday life, it’s irresponsible to speak of coding as a lightweight activity. Republish

Scratch Blocks: nasce un nuovo linguaggio di programmazione dalla collaborazione tra Google e MIT Immagine: Media Lab di MIT (creatore di Scratch) e Google (sviluppatore di Blockly) stanno unendo i loro sforzi per progettare un nuovo linguaggio di programmazione per bambini, interamente grafico. Si chiamerà Scratch Block, per ora disponibile solo in anteprima per gli sviluppatori open source e sono già circa 120 i "smanettoni" che lo stanno testando. La ragione per cui Google e il MIT stanno sviluppando per un uso didattico sistemi visuali di programmazione è rappresentata dalla difficoltà connessa al linguaggio testuale che prevede una precisa sintassi e semantica, mentre l'utilizzo di blocchi per creare programmi risulta più intuitivo ed universale. Scopo di questa sinergia sarà anche quello di rendere utilizzabile lo strumento per il coding a blocchi su smartphon e tablet, uno dei più grossi limiti attuali di Scratch, secondo quanto dichiarato da Mitchel Resnick, Direttore dello Scratch Team del MIT. Articoli correlati

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