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Attacco ad Ankara: Turchia in piazza. "Isis dietro l'attacco. Uno dei due kamikaze fratello di attentatore a Suruc"

Attacco ad Ankara: Turchia in piazza. "Isis dietro l'attacco. Uno dei due kamikaze fratello di attentatore a Suruc"
Il giorno successivo alla carneficina è il momento della solidarietà. Sono iniziati oggi i tre giorni di lutto nazionale per l’attentato kamikaze alla marcia per la pace organizzata dai filo-curdi, l’attentato più grave della storia della Turchia moderna. Il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, ha detto che i morti sono più di 120 e i feriti circa 500. “Un kamikaze era fratello dell’attentatore di Suruc” – Gli inquirenti sono riusciti a isolare alcune impronte digitali sui resti di uno dei due ordigni e i responsabili dell’attacco, che non è ancora stato rivendicato, sono due kamikaze. Loaded: 0% Progress: 0% I manifestanti: “Erdogan e polizia assassini” – Ad Ankara, sui luoghi della strage, migliaia di persone si sono ritrovate per commemorare le vittime dell’attentato di sabato. Pubblicità Colpite le aree di Metina e Zap, nell’Iraq settentrionale, e le vittime curde sono 49. La tua settimana bianca, scontata al 25%: Prenota entro il 15 novembre! Golf Hotel Campiglio

Attentato Ankara: bombe al corteo per la pace 10 ottobre 2015 Due esplosioni hanno colpito la piazza antistante la stazione centrale di Ankara, capitale della Turchia. I morti sono almeno 97 e oltre 400 i feriti. Lo ha riferito dall'Associazione medica turca, citata dalla Cnn. "Complessivamente sono 97 le persone morte, 68 delle quali decedute sul posto, mentre altre 29 sono morte in ospedale per le gravi ferite riportate", ha detto Huseyin Demirdezen, del consiglio di presidenza dell'associazione. Il governo aveva riferito finora di almeno 86 morti e 186 feriti. La rete telvisiva Cnn Turk ha detto che oggi in quella piazza era prevista una marcia della pace organizzata da alcuni sindacati di sinistra per protestare contro la ripresa dell'offensiva dell'esercito turco contro i separatisti del Pkk nel Sud-est della Turchia. Il premier, Ahmet Davutoglu, ha convocato una riunione d’urgenza con i vertici della sicurezza, mentre la manifestazione è stata annullata poiché si temono nuove esplosioni. Attentato ad Ankara |Foto da Twitter

Si fa presto a dire Kurdistan I curdi sono un’etnia che abita le regioni montuose a cavallo tra Turchia, Iraq, Siria, Iran e Armenia. Spesso ci si riferisce al loro territorio con espressioni come “enclave” e “regione autonoma” oppure usiamo il termine “Kurdistan” associato a uno di questi quattro Paesi. Mai una volta, invece, abbiamo sentito la parola “Stato curdo” perché il Kurdistan non è uno Stato. Ed è proprio questo il problema, il dramma se vogliamo, che attanaglia questa popolazione. I curdi sono in totale circa 30 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive all’interno del territorio turco, e costituiscono il quarto gruppo etnico in Medio Oriente. I curdi non hanno una vera e propria lingua né un’unica religione, sebbene per la maggior parte siano musulmani sunniti. Così, le varie enclave curde reclamano da allora l’indipendenza - ma si accontenterebbero anche di federazioni e vere autonomie regionali - e costituiscono un problema politico per ciascuno dei Paesi in cui abitano. I curdi in Turchia

Kurdistan KURDISTAN (paese dei curdi). Regione geografica dell'Asia minore compresa tra il mar Nero, l'alta Mesopotamia, la catena anatolica dell'Antitauro e l'altopiano iranico. Prevalentemente montuosa, ospita la maggior parte della popolazione di lingua curda (appartenente alla famiglia linguistica indoeuropea) della Turchia, dell'Iraq, dell'Iran, della Siria e dell'ex Unione sovietica. UNA PATRIA NON RICONOSCIUTA. UNA PERSISTENTE ASPIRAZIONE ALL'AUTONOMIA. P.G. A.

Vi spiego perché la Turchia non accetterà mai uno Stato curdo - Formiche.net La resistenza contro l’ISIS a Kobane ha fatto riscoprire la questione curda alla comunità internazionale. La città è geograficamente, storicamente e strategicamente insignificante. E’ però divenuta un simbolo. Gioca un ruolo importante per l’identità dei curdi, nazione senza Stato, divisa non solo in quattro paesi, ma anche, all’interno di ciascuno, da rivalità politiche, claniche e tribali. Un’analisi geopolitica della situazione curda è necessaria per non lasciarsi trascinare da irrealistici entusiasmi e aspettative e per comprendere una realtà molto complessa. Tale analisi è indispensabile anche per capire i dilemmi che deve affrontare la Turchia in merito alla questione curda, sia al suo interno sia nei Paesi confinanti. Nel 2007, proprio a Kobane, ebbero luogo violente manifestazioni anti-turche. La frammentazione è la caratteristica dominante del popolo curdo. I curdi sono stati nomadi fino a pochi secoli fa. Non si è mai accennato ai curdi dell’Iran.

Turchia, è guerra tra Ankara e miliziani curdi Contenuto Articolo Giornata di guerra tra Ankara e Pkk nel sud-est della Turchia e nel nord dell'Iraq, con almeno 18 poliziotti turchi e una quarantina di miliziani curdi uccisi. Blitz lampo turco via terra in nord Iraq. Almeno 14 agenti turchi sono morti in un attacco contro un minibus della polizia nella provincia orientale di Igdir. Un ordigno azionato a distanza è esploso al passaggio del mezzo diretto a Dilucu, a un valico di confine con l'Azerbaigian, ha riferito l'agenzia Anadolu. Tra le vittime c'è anche un agente che ha fatto a lungo parte della scorta dell'ex presidente turco, Abdullah Gul, il quale ha diffuso un messaggio di cordoglio e ha fatto visita alla famiglia del poliziotto. Bombe sui separatisti curdi in Iraq. Incursione "eccezionale" via terra. Erdogan: non cederemo ai terroristi.

Chi sono i curdi I curdi sono un’etnia che abita le regioni montuose a cavallo tra Turchia, Iraq, Siria, Iran e Armenia. Spesso ci si riferisce al loro territorio con espressioni come “enclave” e “regione autonoma” oppure usiamo il termine “Kurdistan” associato a uno di questi quattro Paesi. Mai una volta, invece, abbiamo sentito la parola “Stato curdo” perché il Kurdistan non è uno Stato. Ed è proprio questo il problema, il dramma se vogliamo, che attanaglia questa popolazione. I curdi sono in totale circa 30 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive all’interno del territorio turco, e costituiscono il quarto gruppo etnico in Medio Oriente. La loro storia è caratterizzata da nomadismo: storicamente i curdi erano pastori erranti che pascolavano per le pianure della Mesopotamia e gli altopiani che vanno dalla Turchia sud-orientale fino all’area sud-occidentale dell’Armenia. I curdi non hanno una vera e propria lingua né un’unica religione, sebbene per la maggior parte siano musulmani sunniti.

Cinque cose sui curdi, la Turchia e l'ISIS La cosa più importante successa in Medio Oriente questa settimana è l’attacco della Turchia al PKK, un movimento politico-militare che combatte per una maggiore autonomia della minoranza curda. Gli attacchi hanno interrotto una tregua tra PKK e governo turco che durava oramai dal 2013 e rischiano di far sprofondare nuovamente il paese nella guerra civile cominciata nel 1984 e costata la vita a più di trentamila persone. Ma con questi attacchi è anche in gioco il futuro della lotta all’ISIS e quello del popolo curdo, la più numerosa etnia al mondo senza una nazione. Ecco cinque cose importanti per farsi un’idea su quello che che sta accadendo e sul perché è così importante. 1. • PKK È un movimento politico di estrema sinistra che dal 1984 al 2013 ha combattuto un’insurrezione contro il governo turco. • YPG È il braccio armato del partito curdo che governa il Rojava, la regione della Siria settentrionale dove abita la maggior parte dei curdi siriani. 2. 3. 4. 5.

Curdi in “Enciclopedia dei ragazzi” Curdi Enciclopedia dei ragazzi (2005) di Silvia Moretti Curdi Un popolo diviso e senza uno Stato I Curdi sono una popolazione di origine iranica. Le origini del problema Il Kurdistan è una regione montuosa dell'Asia Minore vasta circa 450 mila km2, bagnata dai fiumi Tigri ed Eufrate. Il Novecento Dopo la fine della Prima guerra mondiale le potenze vincitrici liquidarono l'Impero ottomano sconfitto dividendo il suo vasto territorio. Il dramma del popolo curdo Nel 1991, alla fine della Guerra del Golfo, una nuova insurrezione indipendentista scoppiata nel Kurdistan iracheno veniva soffocata nel sangue da Saddam Husain. Nell'attuale divisione degli Stati in Medio Oriente la nascita di uno Stato autonomo del Kurdistan appare ormai un'ipotesi irrealizzabile: nessuno dei paesi coinvolti, infatti, è disposto a cedere aree più o meno ampie del suo territorio a favore del popolo curdo, privandosi delle materie prime di cui quei territori sono ricchi, prima fra tutte il petrolio.

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