background preloader

Cinque cose sui curdi, la Turchia e l'ISIS

Cinque cose sui curdi, la Turchia e l'ISIS
La cosa più importante successa in Medio Oriente questa settimana è l’attacco della Turchia al PKK, un movimento politico-militare che combatte per una maggiore autonomia della minoranza curda. Gli attacchi hanno interrotto una tregua tra PKK e governo turco che durava oramai dal 2013 e rischiano di far sprofondare nuovamente il paese nella guerra civile cominciata nel 1984 e costata la vita a più di trentamila persone. Ma con questi attacchi è anche in gioco il futuro della lotta all’ISIS e quello del popolo curdo, la più numerosa etnia al mondo senza una nazione. 1. • PKK È un movimento politico di estrema sinistra che dal 1984 al 2013 ha combattuto un’insurrezione contro il governo turco. • HDP È un partito politico curdo di sinistra radicale che alle elezioni dello scorso giugno ha ottenuto un risultato storico, ottenendo il 13 per cento dei consensi e diventando così il terzo partito nel parlamento turco. 2. 3. Non è la prima volta che il PKK fa una simile dichiarazione. 4. 5.

Curdi in “Enciclopedia dei ragazzi” Curdi Enciclopedia dei ragazzi (2005) di Silvia Moretti Curdi Un popolo diviso e senza uno Stato I Curdi sono una popolazione di origine iranica. Le origini del problema Il Kurdistan è una regione montuosa dell'Asia Minore vasta circa 450 mila km2, bagnata dai fiumi Tigri ed Eufrate. Il Novecento Dopo la fine della Prima guerra mondiale le potenze vincitrici liquidarono l'Impero ottomano sconfitto dividendo il suo vasto territorio. Il dramma del popolo curdo Nel 1991, alla fine della Guerra del Golfo, una nuova insurrezione indipendentista scoppiata nel Kurdistan iracheno veniva soffocata nel sangue da Saddam Husain. Nell'attuale divisione degli Stati in Medio Oriente la nascita di uno Stato autonomo del Kurdistan appare ormai un'ipotesi irrealizzabile: nessuno dei paesi coinvolti, infatti, è disposto a cedere aree più o meno ampie del suo territorio a favore del popolo curdo, privandosi delle materie prime di cui quei territori sono ricchi, prima fra tutte il petrolio.

Chi sono i curdi I curdi sono un’etnia che abita le regioni montuose a cavallo tra Turchia, Iraq, Siria, Iran e Armenia. Spesso ci si riferisce al loro territorio con espressioni come “enclave” e “regione autonoma” oppure usiamo il termine “Kurdistan” associato a uno di questi quattro Paesi. Mai una volta, invece, abbiamo sentito la parola “Stato curdo” perché il Kurdistan non è uno Stato. Ed è proprio questo il problema, il dramma se vogliamo, che attanaglia questa popolazione. I curdi sono in totale circa 30 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive all’interno del territorio turco, e costituiscono il quarto gruppo etnico in Medio Oriente. I curdi non hanno una vera e propria lingua né un’unica religione, sebbene per la maggior parte siano musulmani sunniti. Così, le varie enclave curde reclamano da allora l’indipendenza – ma si accontenterebbero anche di federazioni e vere autonomie regionali – e costituiscono un problema politico per ciascuno dei Paesi in cui abitano. I curdi in Turchia

Turchia, è guerra tra Ankara e miliziani curdi Contenuto Articolo Giornata di guerra tra Ankara e Pkk nel sud-est della Turchia e nel nord dell'Iraq, con almeno 18 poliziotti turchi e una quarantina di miliziani curdi uccisi. Blitz lampo turco via terra in nord Iraq. Almeno 14 agenti turchi sono morti in un attacco contro un minibus della polizia nella provincia orientale di Igdir. In due attacchi separati nel sud-est della Turchia sono stati uccisi altri quattro poliziotti: tre sono morti per un razzo sparato da miliziani curdi del Pkk contro il veicolo corazzato sul quale viaggiavano nel sud-est del Paese, un quarto a Tunceli, nella valle di Pulumur, dove è morto un ufficiale che viaggiava insieme alla figlia, illesa. Bombe sui separatisti curdi in Iraq. Incursione "eccezionale" via terra. Erdogan: non cederemo ai terroristi.

Vi spiego perché la Turchia non accetterà mai uno Stato curdo - Formiche.net La resistenza contro l’ISIS a Kobane ha fatto riscoprire la questione curda alla comunità internazionale. La città è geograficamente, storicamente e strategicamente insignificante. E’ però divenuta un simbolo. Tale analisi è indispensabile anche per capire i dilemmi che deve affrontare la Turchia in merito alla questione curda, sia al suo interno sia nei Paesi confinanti. Nel 2007, proprio a Kobane, ebbero luogo violente manifestazioni anti-turche. I radicali sunniti che aderiscono all’Hezbollah curdo in Turchia – che nulla ha che vedere con quello libanese – hanno aderito al Califfato e hanno assassinato – sembra con l’appoggio dei servizi di sicurezza turchi – taluni capi del PKK, che lo combattono sia in Iraq che in Siria. La frammentazione è la caratteristica dominante del popolo curdo. I curdi sono stati nomadi fino a pochi secoli fa. Non si è mai accennato ai curdi dell’Iran.

Kurdistan KURDISTAN (paese dei curdi). Regione geografica dell'Asia minore compresa tra il mar Nero, l'alta Mesopotamia, la catena anatolica dell'Antitauro e l'altopiano iranico. Prevalentemente montuosa, ospita la maggior parte della popolazione di lingua curda (appartenente alla famiglia linguistica indoeuropea) della Turchia, dell'Iraq, dell'Iran, della Siria e dell'ex Unione sovietica. UNA PATRIA NON RICONOSCIUTA. Poiché nessuno dei rispettivi governi ha mai riconosciuto in pieno le aspirazioni autonomistiche curde, non esiste una delimitazione ufficiale dei confini del Kurdistan, né alcun censimento ufficiale della sua popolazione. UNA PERSISTENTE ASPIRAZIONE ALL'AUTONOMIA. P.G. A.

Si fa presto a dire Kurdistan I curdi sono un’etnia che abita le regioni montuose a cavallo tra Turchia, Iraq, Siria, Iran e Armenia. Spesso ci si riferisce al loro territorio con espressioni come “enclave” e “regione autonoma” oppure usiamo il termine “Kurdistan” associato a uno di questi quattro Paesi. Mai una volta, invece, abbiamo sentito la parola “Stato curdo” perché il Kurdistan non è uno Stato. I curdi sono in totale circa 30 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive all’interno del territorio turco, e costituiscono il quarto gruppo etnico in Medio Oriente. I curdi non hanno una vera e propria lingua né un’unica religione, sebbene per la maggior parte siano musulmani sunniti. Così, le varie enclave curde reclamano da allora l’indipendenza - ma si accontenterebbero anche di federazioni e vere autonomie regionali - e costituiscono un problema politico per ciascuno dei Paesi in cui abitano. I curdi in Turchia I curdi in Siria I curdi in Iraq I curdi in Iran © Riproduzione Riservata

Attacco ad Ankara: Turchia in piazza. "Isis dietro l'attacco. Uno dei due kamikaze fratello di attentatore a Suruc" Il giorno successivo alla carneficina è il momento della solidarietà. Sono iniziati oggi i tre giorni di lutto nazionale per l’attentato kamikaze alla marcia per la pace organizzata dai filo-curdi, l’attentato più grave della storia della Turchia moderna. Il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, ha detto che i morti sono più di 120 e i feriti circa 500. Fonti ufficiali parlano invece di 95 vittime e 508 feriti. “Un kamikaze era fratello dell’attentatore di Suruc” – Gli inquirenti sono riusciti a isolare alcune impronte digitali sui resti di uno dei due ordigni e i responsabili dell’attacco, che non è ancora stato rivendicato, sono due kamikaze. Loaded: 0% Progress: 0% I manifestanti: “Erdogan e polizia assassini” – Ad Ankara, sui luoghi della strage, migliaia di persone si sono ritrovate per commemorare le vittime dell’attentato di sabato. Pubblicità Colpite le aree di Metina e Zap, nell’Iraq settentrionale, e le vittime curde sono 49. Golf Hotel Campiglio L'hai provato?

Attentato Ankara: bombe al corteo per la pace 10 ottobre 2015 Due esplosioni hanno colpito la piazza antistante la stazione centrale di Ankara, capitale della Turchia. I morti sono almeno 97 e oltre 400 i feriti. Lo ha riferito dall'Associazione medica turca, citata dalla Cnn. La rete telvisiva Cnn Turk ha detto che oggi in quella piazza era prevista una marcia della pace organizzata da alcuni sindacati di sinistra per protestare contro la ripresa dell'offensiva dell'esercito turco contro i separatisti del Pkk nel Sud-est della Turchia. Il premier, Ahmet Davutoglu, ha convocato una riunione d’urgenza con i vertici della sicurezza, mentre la manifestazione è stata annullata poiché si temono nuove esplosioni. La polizia turca ha sparato in aria a più riprese per disperdere i manifestanti ed allontanarli dal luogo del duplice attentato. Attentato ad Ankara |Foto da Twitter Secondo alcuni commenti che circolano sui social media Selahatin Demirtas era forse il vero bersaglio degli attentati. Bombe al corteo della pace: strage ad Ankara | Infophoto

Related: