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Feste e Sagre in Sicilia

Feste e Sagre in Sicilia

Programmi per creare mappe concettuali e mentali Se siete bravi a ripetere, anche a pappagallo, ma comunque riuscite e memorizzare frasi e discorsi molto lunghi potreste anche fare a meno di una mappa concettuale. Essa serve principalmente per aiutare coloro che non riescono a creare un discorso che fila liscio e senza intoppi, che non vada fuoritema e che sia in ordine cronologico. L'errore più diffuso quando si ripete all'orale è quello di giungere subito alla conclusione ma non perché il capitolo da ripetere fosse breve bensì perché ci si dimentica di eventi importanti oppure perché l'insegnante ha fatto qualche domanda inerente alla parte finale del testo studiato. La mappa concettuale vi sarà di aiuto per ricordare le date e collegarle agli eventi o ai personaggi in modo da tenere tutto a mente e soprattutto per non rimanere bloccato dopo aver risposto alla prima domanda. Quindi i programmi per creare mappe concettuali o mentali vi forniranno degli strumenti utili ma le idee dovranno comunque essere le vostre.

Mobilita Palermo - La voce della tua città * PALERMO: IL QUARTIERE DELLA LOGGIA di Giovanna Mirabella | Sicilia l'Isola da amare Lions Club Palermo Libertà Presidente: Antonio Randazzo Palermo, sin dall’epoca araba, fu mèta di traffici e commerci che fecero di essa e della Sicilia il centro del Mediterraneo. Mercanti orientali, genovesi, pisani, amalfitani, veneti, ecc… fecero della città di Palermo il punto commerciale più ambìto che per lungo periodo divenne la “TESTA DI PONTE” con l’Africa e con l’immenso tesoro che essa rappresentava: le vie dell’oro e delle spezie. In particolare i genovesi ebbero in Sicilia una posizione privilegiata: sotto Enrico VI e Federico II, quattro ammiragli furono genovesi e lo Spinola compilò per l’ Imperatore i Capitoli dell’ ammiragliato di Sicilia che rimasero in vigore per alcuni secoli. Via via, nel corso dei secoli, insieme ai Catalani, ai Pisani ed agli Ebrei restano padroni dell’economia siciliana. Il quartiere della Loggia è, in questo nostro piccolo contributo, oggetto di attenzione proprio perché qui si concentrarono le Logge. Mi piace: Mi piace Caricamento...

Materiali didattici per la scuola secondaria Palermo in “Enciclopedia dell' Arte Antica” – Treccani di R. M. Bonacasa Carra PALERMO (v. vol. Le mura puniche sono state l'unica opera di difesa della città in età romana e bizantina e probabilmente anche fino alla seconda metà del X sec. d.C. Il tratto certamente più significativo della cinta muraria di P. antica è quello di NO, lungo il Corso Alberto Amedeo: un secondo tratto, appartenente al lato occidentale della cinta della palaepolis, costituito da due torri che fiancheggiano una porta e da una postierla difesa da una torretta, è stato scoperto di recente in occasione di restauri condotti nelle cinquecentesche sale Duca di Montalto del Palazzo dei Normanni. Sembra ormai accertato che il piano urbanistico della neapolis si basava su un sistema di incroci ortogonali il cui asse portante era costituito dalla Via del Cassaro (attuale Corso Vittorio Emanuele), che univa in linea retta la palaepolis con la porta a mare. Bibl.: I. (R. Enciclopedia dell' Arte Antica

Le storie della Storia Arte della ceramica | Artigianato | SicilianelCuore.net Le produzioni tradizionali della ceramica artistica in Sicilia si attestano principalmente a Caltagirone, Sciacca e Santo Stefano di Camastra, anche se produzioni di una certa importanza si possono trovare anche in altre zone dell'Isola. A Santo Stefano di Camastra, presso uno dei litorali più belli della Sicilia, è presente una molto antica tradizione di artigianato fittile. Dato che emerge dal ritrovamento di antiche fornaci. La produzione più caratteristica era relativa a giare, dalla bocca stretta, destinate alla conservazione dell'olio. Tali giare mostrano delle analogie con alcuni prototipi greci. Anche Caltagirone è nota per la produzione artigianale della ceramica che ancora oggi costituisce una importante fonte di ricchezza e prestigio per la città. Paola Campanella

Archivio Storico Piano Educativo Individualizzato (PEI) Il Piano educativo individualizzato (indicato in seguito con il termine P.E.I.), è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992. Il P.E.I. è redatto, ai sensi del comma 5 del predetto art. 12, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL (UONPI) e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno. Atto di indirizzo: D.P.R. del 24/02/94, art.4. In sintesi Il P.E.I. è: Contiene finalità e obiettivi didattici itinerari di lavoro tecnologia metodologie, tecniche e verifiche modalità di coinvolgimento della famiglia Tempi

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