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U.S.R. Palermo

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USR Sicilia Università degli Studi di Palermo Cosa servirebbe veramente alla scuola. Il contributo di un Dirigente Scolastico Mario Fraccaro, DS Istituto Istruzione Superiore Don Milani, Montichiari (BS) - Sono un Preside (oggi si dice Dirigente Scolastico), 62 anni appena compiuti, che tra 3 mesi andrà in pensione, dopo oltre 40 anni di servizio, di cui ben 30 svolti in qualità di Capo d’Istituto; sono stato insegnante elementare, poi Direttore Didattico, poi Preside e poi Dirigente scolastico di un Istituto Comprensivo, fino ad approdare 7 anni fa alla Dirigenza di un Istituto Superiore con oltre 1700 allievi, con indirizzi tecnici, professionali e liceali. Penso dunque di aver tutti i requisiti per poter esprimere liberamente le mie opinioni sui mali della scuola e su cosa bisognerebbe fare (o non fare!); poche idee, essenziali, concrete, reali e praticabili e non i soliti libri dei sogni sventolati con zero risorse economiche. PRIMO PROBLEMA: il precariato endemico dei docenti e dei presidi. SECONDO PROBLEMA: assenza totale ( o quasi) e sottovalutazione del ruolo ispettivo.

Orizzonte Scuola | La scuola in un click Piano Educativo Individualizzato (PEI) Il Piano educativo individualizzato (indicato in seguito con il termine P.E.I.), è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992. Il P.E.I. è redatto, ai sensi del comma 5 del predetto art. 12, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL (UONPI) e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno. Atto di indirizzo: D.P.R. del 24/02/94, art.4. In sintesi Il P.E.I. è: Contiene finalità e obiettivi didattici itinerari di lavoro tecnologia metodologie, tecniche e verifiche modalità di coinvolgimento della famiglia Tempi

HeyStudent SCUOLIDEANEWS • Letteratura italiana e straniera: parafrasi • i libri dell'alfabeto (primaria) • Il cantastorie delle lingue romanze • morfologia: analisi grammaticale • Lettura che avventura • Storia europea della letteratura italiana (esame di maturità di stato) • Il metodo simultaneo • Storia europea della letteratura italiana • Mostro marino • Esca da pesca • Cacciatore di perle • Scuola sottomarina • Rosicchiare - Trascinare • L'italiano in un clic! • Tutte le altre risorse del settore>>

ANIEF - Associazione Sindacale Professionale George R.R. Martin ha parlato del sesto libro del Trono di Spade e chiede di avere fiducia - News - 31452 - Cyberfox Cari amanti della saga e della serie di maggior successo di questi tempi abbiate pazienza, e fiducia. L’autore delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco", George R.R. Martin, sta lavorando alacremente al tanto atteso nuovo romanzo. Nel corso del fuoco di fila di domande, condotto dal gigante Kristian “Hodor” Nairn, Martin ha voluto anticipare il pubblico con un sonoro “Ci sto lavorando!”. Sull’uscita del libro ha dichiarato di aver smesso di fare previsioni su quando finirà effettivamente a scrivere ogni nuovo capitolo della serie “circa tre libri fa, ma sono davvero ottimista sulla conclusione in tempi brevi. “Ho delle buone giornate, qualche volta ho una giornataccia. Lo ha detto davanti a 7000 fan appassionati presenti a Brooklyn, che hanno rappresentato milioni di appassionati della saga in tutto il mondo che sono in trepidazione per vedere come finiranno le avventure del ghiaccio e del fuoco.

Sfida i tuoi studenti! Per un insegnante non è usuale (e neanche piacevole di solito) investire qualcun altro del compito di “misurare” e valutare i propri studenti. Non mi sto riferendo alle rilevazioni del Sistema Nazionale di Valutazione (le famosissime prove INVALSI) e neppure a quelle internazionali (OCSE-PISA, PIRLS, TIMSS,ecc…). Esagerando ed esemplificando: nessuno di noi vorrebbe che la verifica sommativa di fine anno scolastico venisse progettata, realizzata, somministrata e valutata da un collega di un’altra classe. C’è un certo senso di disagio nel pensare di dover accettare una verifica costruita da qualcuno che non conosca bene “i nostri polli”. E se a preparare la verifica finale (magari su tutte le unità svolte durante l’anno) fossero gli stessi nostri studenti? E se invitassimo i nostri stessi ragazzi ad auto-misurarsi a vicenda? E ora passiamo a questa esperienza di “Kahoot estremo” A questo punto penso di sfruttare questo entusiasmo per provare a fare un passo in più. YOUR ROLE? Mi piace:

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