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Viaggio nell'architettura e nell'urbanistica della città di Napoli. Le antiche porte della città di Napoli - GrandeNapoli.it. Particolarmente complesse sono le aree interessate dalle antiche porte della città , generalmente del tipo “a tenaglia” (Sant’Andrea delle Dame, vico Storto San Pietro a Maiella, piazza San Domenico, via Mezzocannone o Università , Forcella, Castel Capuano, Porta S.Gennaro), come pure dove le mura sono associate a torri (piazza Bellini, piazza San Domenico, via Mezzocannone, ecc.).

Poche sono ormai le targhe che ci ricordano la presenza di quelle mastodontiche, monumentali porte, i cui varchi consentivano l’ingresso in città . Abbattute nei secoli, addossate ai palazzi, smembrate per esigenze costruttive nuove, se ne è dispersa la memoria. Nate come “pertugi” di un sistema difensivo indispensabile, hanno subito le modifiche dei tempi e delle necessità urbanistiche e sociali. Quelle che ancora restano a sostenere una cinta muraria ormai inesistente, forniscono una vaga idea della struttura imponente di cui facevano parte. Articolo scritto dall’Arch. ::Le Antiche Salite del Vomero::

Salite, discese, calate... su e giù per le strade di Napoli. Antiche salite e discese La doppia natura di Napoli, divisa tra città collinare e città bassa legata al mare, ha fatto sì che -nel passato- fossero fondamentali le vie di comunicazione che portavano al Vomero e all'Arenella, laddove si trovavano i principali insediamenti collinari. I percorsi che furono adattati a tale scopo seguivano generalmente l'itinerario delle acque piovane che dalle alture scendevano verso il mare, ed erano nella maggior parte dei casi stretti e ripidi, cosa che -fino all'introduzione delle funicolari, dei trasporti a motore e in seguito della metropolitana- ha favorito il tradizionale isolamento del Vomero. Successivamente, con lo sviluppo urbanistico della collina, i tracciati delle nuove viabilità e delle stesse funicolari hanno spesso ricalcato, affiancandoli, questi antichi percorsi; il Corso Vittorio Emanuele, invece, realizzato nell'Ottocento ai piedi della collina, le intercetta praticamente tutte (eccetto la salita Arenella, posta più a monte).

Monumenti di Napoli. Home — Sito Archeologico di Napoli. Cartes interactives des monuments à Naples. Catacombe di Napoli - Rione Sanità. Basilica di Santa Maria della Sanita. ‪Napoli - Riapre il Cimitero delle Fontanelle -‬‏ Persée : Portail de revues en sciences humaines et sociales. ‪Napoli sotterranea da Valoridinapoli.it‬‏ Le principali testimonianze della Napoli grecoromana. La Napoli greco-romanaLe principali testimonianze giunte ai nostri giorni Nella seguente mappa, sono localizzati i principali siti archeologici della Napoli greco-romana, di cui è rimasta traccia più o meno evidente nella città dei nostri giorni.

Cliccando sul numero relativo, si potranno visualizzare descrizioni e fotografie dei siti, che la legenda a seguire permette facilmente di identificare. Torna a Napoli Grecoromana Torna a Monumenti Torna a Home Page. Archéologie antique à Naples. La Napoli greco-romana. La Napoli greco-romana L'attuale centro storico della città di Napoli, dichiarato nel 1995 Patrimonio Mondiale dell'Unesco, si sovrappone in maniera incredibilmente precisa all'assetto urbanistico dell'antica città di Neapolis, come questa si presentava nel periodo di suo massimo sviluppo. Visitando il centro storico, è così possibile oggi individuare un'infinità di siti ricchi di tracce del prestigioso passato (vedi mappa); il viaggio alla scoperta della Napoli delle origini può poi essere completato nei musei cittadini, in primis nel Museo Archeologico Nazionale.

Napoli grecaBenchè la Napoli greco-romana si sarebbe sviluppata prevalentemente nell'area dell'attuale centro storico, il primo avamposto della città, fondato da un gruppo di navigatori Rodiesi nell'800 a.C. e poi ampliato e abitato da coloni greci di Cuma a partire dal 680 a.C., corrispondeva alla zona compresa tra l'isoletta di Megaride (dove oggi sorge il Castel dell'Ovo) e la collina di Monte Echia (Pizzofalcone). Napoli greca. Napoli è una città antichissima, benché oggi aperta a tutti i venti della modernità. La fondazione sull'altura del Monte Echia di Palaepolis (la città antica) risale con molta probabilità al IX secolo a.

C. La stessa Neapolis (la città nuova) mostra ancora ben leggibile il tracciato insediativo del V secolo a. C. L'impianto della nuova città fu delineato infatti con rigore geometrico esemplare per l'armonica proporzione dei rapporti metrici, ben calibrati in relazione al luogo ed articolati su un nitido reticolo ortogonale di cardini e decumani. Molta attenzione fu prestata ai misteri del paesaggio. Napoli ha metaforicamente trasfigurato il senso della sua fondazione nel mito di Partenope, desunto da un più antico culto della sirena radicato nella preesistente città di Palaepolis.

Tuttavia è tutt'altro che inutile tentare l'ermeneutica dei miti, non foss'altro perché sotto l'apparente ingenuità delle favole si celano valori antropologici profondi dell'onirico collettivo.