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Scoiattolo volante

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DIARIO DI UN MAESTRO - Film (1972) Giunto a Roma ad anno scolastico iniziato, il Maestro inizia la sua esperienza didattica nella scuola di Tiburtino III, una borgata periferica che soffre di una situazione di penoso abbandono.

DIARIO DI UN MAESTRO - Film (1972)

Poiché la maggior parte degli allievi diserta la scuola, il maestro si mette alla loro ricerca e con l'occasione ha modo di conoscere i disagiati contesti familiari in cui vivono i ragazzi. Resosi conto che i metodi tradizionali di insegnamento non hanno alcuna presa sugli allievi, il maestro avvia una sperimentazione nuova di scuola dialogo-ricerca. L'esperimento non è ben visto dal direttore, uomo formato alla vecchia maniera e ligio alle "circolari del ministero"; è ritenuto "scomodo e rischioso" dagli altri insegnanti. Tuttavia il maestro non rinuncia: la scuola si trasforma in esperienze di vita. Problemi attuali di vita sociale e protagonisti di azioni delittuose animano le ricerche, le riflessioni comuni e il lavoro sempre più sistematico degli allievi. DIARIO DI UN MAESTRO - La scuola di Vittorio De Seta. Sembra ieri - almeno per chi c’era – eppure lo stacco dall’oggi è di circa quattro decenni.

DIARIO DI UN MAESTRO - La scuola di Vittorio De Seta

Tanti. E’ il 1973: anno in cui il governo decreta per sei mesi un inutile stato di austerità (tra gli altri provvedimenti cinema e teatri chiudono entro le 23.00, sui palinsesti del piccolo schermo cala il sipario alle 22.45), nascono le prime tv libere nonostante l’opposizione del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Nelle domeniche di quell’anno vengono circuitati sulla tv pubblica (ancora in bianco e nero) sceneggiati che vengono visti da non meno di dieci milioni di telespettatori. Tratto dal romanzo “Un anno a Pietralata” del maestro Albino Bernardini, il film ha una storia che si sviluppa nella scuola elementare di una borgata degradata (il Tiburtino) della capitale. Qui al maestro D’Angelo (Bruno Cirino ) viene affidata una quinta di alunni considerati degli scalmanati che in aula si portano tutto il disagio sociale e le difficoltà che vivono nel quotidiano.

MARIO LODI: UN METODO DI INSEGNAMENTO. Il filmato, fa parte di una serie d’inchieste condotte da Vittorio De Seta nel 1979 sul mondo della scuola in Italia.

MARIO LODI: UN METODO DI INSEGNAMENTO

In questa puntata il regista si concentra sull`esperienza di Mario Lodi, maestro elementare in una frazione del comune di Piadena, nella bassa Padana, tra le città di Mantova e Cremona, sulle rive dell’Oglio. Per metterne a fuoco i principi didattici, le parole dell’insegnante, sono alternate alle riprese effettuate in una IV elementare della scuola. L`apprendimento, secondo Lodi, parte dal bambino, dal suo mondo, da ciò che conosce e gli è caro, quindi è necessario associare, qualsiasi materia, con la vita di tutti i giorni. Fondamentale è inoltre, per Lodi, la conoscenza del bambino perché non c’è processo educativo che sia avulso dalla realtà familiare. Vittorio De Seta, regista documentarista, si è sempre occupato di tematiche sociali e d’emarginazione. Tags Condividi questo articolo Inserisci il codice nel tuo articolo.

Vittorio De Seta - Diario di un maestro - Film Feltrinelli Editore - Real Cinema - 9788807740770. Olimpia Di Stefano - Breve storia del Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E.) Breve storia del Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E.) a cura di Olimpia Di Stefano Il Movimento di Cooperazione Educativa nacque a Fano nel 1951, come Cooperativa di Tipografia a Scuola e deve la sua esistenza a Giuseppe Tamagnini, che riuscì a coagulare intorno a sé un primo gruppo di insegnanti desiderosi di favorire la trasformazione della scuola italiana.

Olimpia Di Stefano - Breve storia del Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E.)

Tamagnini era un insegnante, ma giungeva alla scuola dopo una complessa esperienza di formazione intellettuale, di lavoro manuale, di lotta politica tra i partigiani delle Marche. Chi lo ha conosciuto lo ricorda attento alla prassi educativa, più che alla teorizzazione. Nel 1950 Tamagnini si mise in contatto con Célestin Freinet, un maestro francese che nel primo dopoguerra aveva intrapreso un'opera di innovazione didattica, inventando tecniche educative geniali e non ancora superate. Presto al Movimento si unirono Raffaele Laporta di Pescara, Nora Giacobini e Maria Corda Costa di Roma, Aldo Visalberghi, giuliano, e altri.

Diario di un maestro. Diario di un Maestro - Intervista ai protagonisti 1975. VITTORIO DE SETA - Diari di un Maestro di Cinema.