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Comunicati, saggi, articoli

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13febbraio. Se non ora quando .. vale la pena di uscire dai luoghi comuni. L'attualità della politica italiana e del dibattito della comunicazione mainstream ci offre uno spettacolo inguardabile. Un modello culturale e sociale che si basa su potere-corruzione-corpi delle donne, sull'ostentazione della mercificazione a suon migliaia di euro, sbattuta in faccia a chi a fatica arriva a fine mese e a chi vive una situazione di precarietà strangolato dalla crisi.

Tutto questo è inaccettabile e suscita rabbia, indignazione. Il tutto poi diventa materia di tribunali, magistrati, di scoop giornalistici che di nuovo sbattono unicamente corpi e vicende a sfondo sessuale in prima pagina. Contemporaneamente “chi si oppone” sembra usare solo categorie che propongono una presunta “morale generale”: la contrapposizione tra le Ruby di turno e l'immagine delle donne “per bene, che si sacrificano” e come piccole formiche operose sono “alla base della nostra società”. Ecco che al dibattito politico profondo si sostituiscono le “sante alleanze”, in nome della salvezza nazionale. Nichi Vendola videolettera. 13 febbraio, Milano: Indecorose e libere! MILANO, 13 FEBBRAIO 2011 scendiamo in piazza perchè ne abbiamo abbastanza del distinguo patriarcale tra “donne perbene” e “donne perdute”. Se non era quando? Sempre, diciamo noi! L’appello delle compagne di Milano Concentramento dalle ore 13.30 in Piazza Castello vicino allo striscione INDECOROSE E LIBERE L’appello: Il 13 febbraio scendiamo in piazza: Perchè ne abbiamo abbastanza del distinguo patriarcale tra ‘donne perbene’ e ‘donne perdute’ Perchè ne abbiamo abbastanza delle donne ‘perbene’ dimentiche che è proprio l’esistenza, in ogni società di classe, di una ‘casta di donne perdute’ che permette loro di essere considerate perbene ed essere trattate con maggior riguardo.

Perchè ne abbiamo abbastanza di essere disoccupate stabili, di non poterci guadagnare da vivere con il lavoro, perchè è solo col lavoro che le proletarie possono guadagnarsi da vivere e non con altro. Adesioni a:redazionenord@proletaria.it. Genere, composizione di classe e frattura generazionale. Riflessioni a margine del “caso Ruby” : UniNomade 2.0. Di ALESSANDRA GRIBALDO e GIOVANNA ZAPPERI Condividiamo la rabbia e la frustrazione di tutte coloro che si sentono offese dal comportamento del presidente del consiglio italiano. Ma non siamo stupite, perché negli scenari sessuali che stanno emergendo dalle indagini del cosiddetto caso Ruby (forse meglio sarebbe chiamarlo caso Silvio) non c’è niente di veramente sorprendente. Siamo cresciute con l’immagine onnipresente di infermiere e poliziotte più o meno discinte che popolano le televisioni italiane, riflesso di fantasie erotiche forse banali e vagamente patetiche, ma senz’altro condivise, riflesso di un’immagine femminile pre-liberazione sessuale forgiata in un contesto storico di estrema polarizzazione della differenza di genere.

In questo contesto, va anche ricordato e ripetuto che l’erotizzazione dei rapporti di potere non è un imbarazzante fenomeno laterale del suo esercizio, ma sua vera e propria fondazione rimossa e in quanto tale da tenere nascosta. Roma - Donne sauvage, indecorose e libere.