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Cinema

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Un’osservazione a partire da Chernobyl. Nella Poetica Aristotele scrive che nel dramma è preferibile un “impossibile credibile a un possibile incredibile” (Poetica, 1461b, 12).

Un’osservazione a partire da Chernobyl

Questa osservazione lapidaria dice più di quanto il suo autore non avesse progettato. E mette nelle condizioni di impostare nuovamente un discorso sul significato della scrittura di finzione in rapporto agli eventi storici. Discuterne è urgente soprattutto in questo periodo, quando la serialità televisiva saccheggia l’universo delle tematiche narrative con una voracità finora sconosciuta, obbligando la storia a offrire il proprio contributo in termini di spunti e trame. Come accade in Chernobyl, miniserie televisiva marchiata HBO che ha fatto incetta di elogi tra critica e pubblico mettendo in scena, con esibita accuratezza, l’incidente nucleare del 1986. Quando entra in scena la storia, accade che rapporto tra il credibile e l’impossibile rischia di essere invertito.

Un video-tributo a Stanley Kubrick a 20 anni dalla morte. Vent'anni senza (ma anche con) Stanley Kubrick. Di MARCELLO WALTER BRUNO Vent’anni senza (ma anche con) Stanley Kubrick.

Vent'anni senza (ma anche con) Stanley Kubrick

I hate love (Kubrick, 1950). Che cos’ha fatto Stanley Kubrick in questi venti anni successivi alla sua morte? Ha continuato ad influenzare, con i problemi artistici posti e le soluzioni estetiche trovate, tanto i nuovi teorici del cinema quanto i giovani autori dell’industria culturale col mito della settima arte (per non parlare delle altre categorie: si ascolti solo il disco dei Soulsavers Kubrick, datato 2015). Arancia meccanica (1971) è il film in cui il grandangolo problematizza la tenuta dei movimenti di macchina, della camera fissa o del ralenti; Barry Lyndon (1975) è il film dello zoom; Shining (1980) della Steadicam; Full Metal Jacket (1987) della dialettica tra il carrello e la macchina a mano (Gallese, Guerra 2015, p. 149). Abbandonati nello spazio qualsiasi. Di BRUNO ROBERTI Roma di Alfonso Cuarón.

Abbandonati nello spazio qualsiasi

Sul pavimento consunto scivola una saponata e sull’acqua si riflette il passaggio lento di un aereo. Un piano sequenza morbido esplora il cortile di una casa. Entra in un appartamento borghese, dove si muove, con gesti e movenze accurate, una domestica. “Roma”, autobiografia di un ricordo. L'anno prima di Apollo - Fata Morgana WEB. Di MARCELLO WALTER BRUNO 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

L'anno prima di Apollo - Fata Morgana WEB

Viva il cinema italiano! - Fata Morgana WEB. Di STEFANIA PARIGI Cinema italiano: forme, identità, stili di vita di Roberto De Gaetano.

Viva il cinema italiano! - Fata Morgana WEB

Il primo Kubrick tra sperimentalismo linguistico e psicanalisi junghiana. Perché Kubrick è Kubrick. Stanley Kubrick è morto il 7 marzo 1999 ed era nato il 26 luglio 1928: 90 anni fa.

Perché Kubrick è Kubrick

È uno dei pochissimi che si può mettere senza dubbi tra i più grandi registi di sempre, ed è stato anche un esperto montatore, fotografo e scenografo. Ha diretto 13 lungometraggi, il primo nel 1953 e l’ultimo nel 1999, compresi alcuni dei film più famosi di sempre. L’unico Oscar che poteva mettere in salotto era quello vinto per i Migliori effetti speciali di 2001: Odissea nello spazio, ma ci sono pochi dubbi sulla sua importanza e sull’impatto dei suoi film sul cinema e sulla cultura della seconda metà del Novecento. Il semplice fatto che qualcuno sia convinto che Kubrick fosse stato capace di simulare l’allunaggio, uno dei più grandi traguardi dell’umanità, dice molto sulle sue capacità. Autoscatto del giovane Stanley Kubrick nel 1949, con una fotocamera Leica III, quando lavorava per la rivista Look (Wikimedia) La prospettiva Kubrick, 90 anni fa la nascita del genio del cinema.

Stanley Kubrick nasce a New York, nel disagiato quartiere del Bronx, il 26 luglio 1928 da genitori di origine austriaca.

La prospettiva Kubrick, 90 anni fa la nascita del genio del cinema

Morirà il 7 marzo del 1999. Ed è una perdita a tutt'oggi immensa. Il rapporto con il cinema inizia nel 1941 quando, tredicenne, riceve in regalo dal padre una macchina fotografica ingombrante e poco maneggevole. Nella sua carriera solo" tredici lungometraggi nella sua carriera, ma tredici capolavori, film cult, da "Shining" a "2002: Odissea nello spazio", che hanno segnato la storia del cinema spaziando dal noir, all'horror, dalla fantascienza al dramma psicologico. La potenza della forma nella modernità cinematografica - Fata Morgana WEB. Di ROBERTO DE GAETANO Sul cinema di Michelangelo Antonioni.

La potenza della forma nella modernità cinematografica - Fata Morgana WEB

Gabriele Ferzetti e Monica Vitti in L’avventura (Antonioni, 1960). Antonioni è un classico della modernità cinematografica, e non solo italiana. “L’avventura” (1960) di Michelangelo Antonioni e la rivoluzione copernicana del cinema (Intero commento) – Rive Gauche – Film e Critica. Il finale di "2001" - Piero Trellini. Quella tavola nera, liscia, lunga, protesa verso lo spazio infinito, era stata una ossessione.

Il finale di "2001" - Piero Trellini

Per Stanley Kubrick che l’aveva messa in scena, per gli uomini della sua storia, per noi che l’avevamo vista scorrere sotto i nostri occhi. Tutto “2001: odissea nello spazio” ruotava attorno a quel Monolito. "Let's have a wonderful time!" La ribellione dello zombi - Fata Morgana WEB. Di ROY MENARINI La notte dei morti viventi di George A.

La ribellione dello zombi - Fata Morgana WEB

Romero. In che senso La notte dei morti viventi può essere considerato un film sessantottino? Molto lontano dal paradiso in terra. Non era proprio previsto che capissimo “2001: Odissea nello spazio” alla prima visione. Arthur C. Clarke negli anni '60 (AP Photo/Files) Cento anni fa nasceva Arthur C.