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Esperimento su E. Coli

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Esperimento di Lenski: l'evoluzione continua. La lunga marcia di un nuovo tratto evolutivo - Le Scienze. L'evoluzione senza fine delle popolazioni di batteri. Un esperimento che ha seguito l'evoluzione di popolazioni del batterio E. coli per oltre 50.000 generazioni nell'arco di 25 anni ha dimostrato che anche in un ambiente stabile gli organismi possono continuare a migliorare la loro fitness, e che non esiste un punto oltre il quale qualsiasi nuova mutazione non può essere che peggiorativa (red) L'evoluzione continua imperterrita, anche in un ambiente perfettamente stabile.

L'evoluzione senza fine delle popolazioni di batteri

O, per dirla in un altro modo, non esistono organismi così ben adattati al loro ambiente da non lasciare spazio a un adattamento ancora migliore. A questa conclusione è giunta una ricerca durata ben un quarto di secolo condotta da biologi della Michigan State University, che sembra confutare l'idea che esistano picchi di fitness, ossia che per una certa popolazione esista una serie di mutazioni “perfetta”, tale per cui qualsiasi eventuale nuova mutazione non potrà che peggiorare la situazione della popolazione.

Ma l'esperimento progettato e iniziato da Richard E. Come evolve il genoma: la lezione di E. coli. Lenski parte 2. L'ultima volta ci siamo fermati a delle scoperte alquanto interessanti da parte di Lenski et al. sui E.colli.

Lenski parte 2

Ma come avevo anticipato il meglio doveva ancora avvenire: Un bel giorno dopo che erano trascorse 33.127 generazioni, la squadra di Lenski notarono qualcosa di veramente strano. Una delle fiale era diventata opaca. La densità ottica della colonia ara -3 era salita alle stelle. Questo significava che la colonia nella fiala era cresciuta a dismisura.

Il primo passo fu di capire quando i batteri avevano evoluto questa nuova capacità. Nel articolo Lenski e colleghi hanno ricostruito la storia evolutiva della funzione Cit+, identificando tre fasi principali nella sua emergenza: potenziamento, attualizzazione e perfezionamento. Tre passi per una novità. Quello di Richard Lenski è un nome ormai sempre più importante nella moderna biologia evolutiva, grazie ai suoi esperimenti sull’evoluzione a lungo termine di Escherichia coli.

Tre passi per una novità

Nel 1988, lo scienziato americano mise in coltura dodici diverse popolazioni di E. coli per svariate generazioni in presenza di ossigeno e in un medium contenente glucosio – di cui i batteri si cibano – e citrato – che i batteri non sono in grado di metabolizzare in condizioni aerobie poiché privi di un meccanismo di trasporto di questa molecola. Nel corso dell’esperimento, cloni di ciascuna popolazione venivano congelati a determinati intervalli temporali, in modo da conservare un archivio delle varie tappe evolutive mano a mano raggiunte. Ma cos’era successo a livello molecolare? Cos’era cambiato tanto da consentire un cambiamento così drastico? Le risposte a queste domande sono finalmente arrivate. Michele Bellone. Historical contingency and the evolution of a key innovation in an experimental population of Escherichia coli.

Abstract.

Historical contingency and the evolution of a key innovation in an experimental population of Escherichia coli

The mouse olfactory receptor gene family. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americawww.pnas.org Author Affiliations Contributed by Linda B.

The mouse olfactory receptor gene family

Buck, December 4, 2003 Abstract In mammals, odor detection in the nose is mediated by a diverse family of olfactory receptors (ORs), which are used combinatorially to detect different odorants and encode their identities. Volatile odorants are detected by a large family of olfactory (odorant) receptors (ORs), which are found on olfactory sensory neurons lining the nasal cavity (1-3). ORs are used in a combinatorial manner to detect odorants and encode their identities. The OR family can be divided into subfamilies on the basis of sequence relationships (1). Studies of the mouse genome have provided considerable information on the mouse OR family (5, 6).

To investigate these issues, we analyzed the mouse OR family and compared it with that of human. Methods. CON DARWIN IN PANCIA. All' insegna del motto «il presente è la chiave del passato», chiaramente espresso nel sottotitolo «Un tentativo di spiegare gli antichi cambiamenti della superficie terrestre partendo dalle cause attualmente operanti», i Princìpi di geologia di Charles Lyell introdussero nel 1830 una nuova concezione della natura: il fatto, cioè, che i fenomeni geologici globali sono il risultato di una lenta accumulazione di piccoli effetti locali su enormi scale temporali.

CON DARWIN IN PANCIA

Il giovane Charles Darwin lesse il libro due anni dopo, durante il suo viaggio sul Beagle, e dichiarò in seguito che «il più grande merito dei Princìpi è stato di aver rivoluzionato l' intero modo di pensare». E. coli Long-term Experimental Evolution Project Site. Il caso dell’E. Coli: se questa è evoluzione… Home » Evoluzione, Pensiero “Il ceppo di E. coli è quindi una dimostrazione del fatto che i batteri continuamente evolvono e lo fanno scambiandosi geni seguendo vie che ci sono già note.”

Il caso dell’E. Coli: se questa è evoluzione…

Queste parole riportate nella parte finale dell’articolo pubblicato “L’infezione da parte di Escherichia coli? La scienza spiana la strada ai creazionisti. Escherichia Coli: è vera evoluzione? (prima parte) Un articolo pubblicato su Nature il 19 settembre scorso sembra confermare l’avvenuta evoluzione del batterio E.

Escherichia Coli: è vera evoluzione? (prima parte)

Coli. Ma è veramente così? ”Genomic analysis of a keyinnovationin an experimental Escherichia coli population“, così si intitola lo studio condotto da Zachary D. Escherichia Coli: è vera evoluzione? (seconda parte) Un articolo pubblicato su Nature il 19 settembre scorso sembra confermare l’avvenuta evoluzione del batterio E.

Escherichia Coli: è vera evoluzione? (seconda parte)

Coli. Ma a ben vedere non è così. Ci siamo già occupati della recente pubblicazione dei risultati sulla presunta evoluzione dell’Escherichia coli ottenuta in laboratorio dal gruppo di Richard E. Lenski, CS-Escherichia Coli: è vera evoluzione? (prima parte), in quell’occasione si è chiarito come la capacità di utilizzare il citrato fosse già presente nel batterio e che essa fosse solo inibita in condizioni aerobie. Adesso ci occuperemo di appurare cosa sia avvenuto nella cellula di E. coli e se si tratti veramente di un processo nuovo che getta nuova luce sull’evoluzione con meccanismi neodarwiniani.

Capitolo chiuso. Quel che Lenski non ha detto… (storia di una mancata evoluzione) Risposta.