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Complessità dalla sempicità

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La vita artificiale dimostra che l’evoluzione porta ad una maggiore complessità ed evolvibilità degli organismi | Pikaia. Giunge dall’utilizzo di popolazioni di programmi per computer in grado di simulare le interazioni ospite-parassita una prova a supporto del fatto che sia proprio la selezione naturale a determinare la maggiore complessità raggiunta dagli organismi nell’arco dell’evoluzione Per quanto l’evoluzione delle specie sia un fenomeno ampiamente accettato, tra gli evoluzionisti rimane piuttosto acceso il dibattito sul ruolo della selezione naturale. Studiosi come Stephen J. Gould ritengono che, procedendo casualmente da un inizio piuttosto semplice, si raggiunga comunque una maggiore complessità senza che vi sia la necessità dell’intervento di una pressione selettiva affinché ciò avvenga. Secondo altri invece è proprio la selezione che spinge gli organismi a diventare sempre più complessi, basti pensare a casi come la corsa agli armamenti nella coevoluzione dell’ospite e del parassita.

Reference:Luis Zaman, Justin R. Scoperto il gene che differenza morfologicamente i sessi | OggiScienza. RICERCA – Siamo da sempre interessati a capire cosa stia alla base delle differenze fra uomini e donne e da anni le stiamo cercando anche nel DNA. Ora uno studio pubblicato sulla rivista “PLoS Biology” ha trovato qualche risposta: una piccola modifica in un gene “master” che è in grado di regolare l’attività di altri geni e che è all’origine della differenziazione tra i sessi in moltissimi organismi.

La riproduzione sessuata permette di aumentare le possibilità di sopravvivenza nell’ambiente, grazie al rimescolamento dei genotipi tra due individui “genitori” che permette di generare una prole con genotipi tutti sufficientemente diversi. Perché ciò avvenga è necessario che venga impedito, o almeno ostacolato, l’accoppiamento tra individui con lo stesso genotipo. Deve esistere quindi un “marcatore” per ogni organismo che impedisca tale accoppiamento, assicurando un minimo di diversità. Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.

Mi piace: L'origine dei sessi? La spiegano le alghe "transessuali" Una delle poche questioni più antiche della guerra tra i sessi è l'origine dei sessi. Come questi si siano evoluti, innanzitutto, è rimasto a lungo un mistero in biologia. Cambiando il sesso ad alcune alghe, un gruppo di scienziati potrebbe aver risolto questo giallo evolutivo. Con un semplice intervento di ingegneria genetica, un gruppo di ricercatori ha costretto alcune alghe femmine della specie Volvox carteri a produrre sperma e alcuni maschi a produrre cellule uovo.

Il processo ha rivelato come l'evoluzione dei maschi e delle femmine sia stata molto più semplice di quanto si pensasse. "Con nostra grande sorpresa, abbiamo scoperto che un unico gene aveva sviluppato, nel corso dell'evoluzione, la capacità di influenzare la differenzazione tra maschi e femmine," spiega James Umen, biologo del Danforth Plant Science Center della Washington University di St. La maggior parte delle forme di vita che vediamo ogni giorno è costituita da milioni di cellule. Diverse colture di V. carteri. The Origin of Sexual Reproduction. The Evolution of Sex. The Joy of Sex (ual Reproduction) Scienziati Ricreano l’Evoluzione Della Complessità Usando una “Macchina del Tempo Molecolare” Schema della struttura molecolare del VATPase. Su questa particolare macchina molecolare si è basato lo studio sulla complessità. Credit: wikimedia Molte delle cose che le cellule fanno sono portate avanti da "macchine molecolari", cioè complessi fisici di proteine specializzate che lavorano insieme per compiere qualche funzione biologica.

Quali esattamente sono stati i piccoli passi dell'evoluzione che hanno prodotto queste costruzioni è da molto tempo stato un mistero per gli scienziati ed è stato molto spesso usato come argomento da parte di creazionisti che in questa complessità non spiegata vedevano la dimostrazione di un disegno divino. Ora, grazie ad un nuovo studio pubblicato su Nature, un team di scienziati dell'Università di Chicago e dell'Università di Oregon, hanno dimostrato come poche mutazioni, altamente probabili, possano aver aumentato la complessità delle macchine molecolari, più di 800 milioni di anni fa. The Evolution of Irreducible Complexity. The Evolution of the Flagellum. Evolution of the Bombardier Beetle. Evolution IS a Blind Watchmaker. Top 10 List Why Anti-Evolutionists are WRONG. How Evolution Causes an Increase in Information, Part I.