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Finanza

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Analisi tecnica. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Analisi tecnica

In economia l'analisi tecnica (AT) è lo studio dell'andamento dei prezzi dei mercati finanziari nel tempo, allo scopo di prevederne le tendenze future, mediante principalmente metodi grafici e statistici. In senso lato è quella teoria di analisi (ovvero insieme di principi e strumenti) secondo cui è possibile prevedere l'andamento futuro del prezzo di un bene quotato (reale o finanziario), studiando la sua storia passata. Viene utilizzata, assieme all'analisi fondamentale, per la definizione delle decisioni di trading. L'analisi tecnica si prefigge di analizzare e comprendere, attraverso l'analisi del grafico, l'andamento dei prezzi, il quale a sua volta rispecchia le decisioni degli investitori; e si basa sull'assunto fondamentale che, poiché il comportamento degli investitori si ripete nel tempo, al verificarsi di certe condizioni grafiche, anche i prezzi si muoveranno di conseguenza.

A cosa serve l'analisi tecnica[modifica | modifica sorgente] Microsoft Word - Beppe Scienza su tfr - tfrdoc5.pdf. Obiettivo: riqualificare gli edifici abbandonati per l’applicazione “Impossible living” Eurozona: per prosperare paesi devono tagliare il Welfare - Yahoo! Finanza Italia. Tfr e pensioni/2 I fondi possono fallire - FalceMartello. Lungi da noi augurarci il fallimento di un qualunque fondo, perché in ultima analisi a farne le spese sono solo e unicamente lavoratori, pensionati e piccoli risparmiatori, va comunque detto che casi di insolvenza non mancano anche in Italia.

Tfr e pensioni/2 I fondi possono fallire - FalceMartello

Di questo se ne parla sempre molto poco, forse perché vista la campagna intensa che è stata avviata in queste settimane per convincere i lavoratori a mettere il proprio Tfr nei fondi, parlarne può nuocere al risultato finale. Recentemente (sabato 17 febbraio) Il sole 24 ore, giornale di Confindustria che ha tutto l’interesse a reclamizzare i fondi pensione, ha pubblicato una serie di articoli su alcuni fallimenti. Il primo caso è quello della Cassa Ibi, fondo pensione dei dipendenti dell’ex Istituto bancario italiano inglobato poi in Cariplo nel 1991. Fondo che è riuscito ad investire tra le altre cose in obbligazioni argentine e azioni Parmalat, quindi investimenti differenziati. Ora manca all’appello una cifra di 40 milioni di euro.

Europa Oggi - TFR e Fondi pensione: nella trappola del silenzio assenso. Entro sei mesi dall'assunzione, i lavoratori dipendenti del settore privato assunti dopo il 1 gennaio 2007 sono chiamati a scegliere come impiegare il proprio Tfr.

Europa Oggi - TFR e Fondi pensione: nella trappola del silenzio assenso

(Per quelli assunti precedentemente, la scadenza era il 30 giugno 2007: ogni decisione riguardava solo il Tfr futuro, quello già maturato resta in azienda e sarà pagato dalla medesima all’atto della cessazione dell’attività lavorativa). Chi destina il Tfr al fondo pensione non può più tornare sui suoi passi: la scelta è irrevocabile. Al contrario, chi decide di mantenere il proprio Tfr in azienda può sempre, in un secondo momento, cambiare idea. (Quindi, può riesaminare la questione con calma, per optare magari successivamente per il fondo pensione.

L’importante è rendere nota la propria decisione, evitando le conseguenze capestro (che vedremo più avanti) del silenzio-assenso. Ora tutti sono chiamati a decidere. La scelta è definita come tacita quando il lavoratore decide di non scegliere. Ci faccia un esempio... I Fondi pensione sono sicuri. Pensando ad Enron molti lavoratori non si iscrivono alla previdenza complementare perché temono che i fondi pensione possano fallire.

I Fondi pensione sono sicuri

E temono altresì il tracollo dei mercati finanziari. Il clima di sfiducia e di insicurezza genera uno schiacciamento dell’attenzione verso il presente piuttosto che verso le preoccupazioni future, e il problema pensionistico non sembra fra le priorità, perché in effetti oggi la vera priorità è il lavoro che i provvedimenti del Governo aggraverà ancora di più. Questo scenario ricrea un clima favorevole alle paure di sempre che irrazionalmente avvolgono la previdenza complementare. Infatti va segnalato che fra i lavoratori, se interrogati sui problemi pensionistici, sembra esserci una forte insicurezza nei confronti del primo pilastro obbligatorio.

Il 58% ritiene che le pensioni di domani saranno molto più basse rispetto a quelle attuali, o non ci saranno del tutto. La seconda paura è il possibile fallimento del Fondo pensione. Turnover di portafoglio. ESCLUSIVO - IL DEBITO PUBBLICO? LO ABBIAMO GIA' PAGATO!