Cittadinanza digitale - Se faccio capisco. In collaborazione con l'ASL (ora ATS) di Brescia e con altri insegnanti, ho sviluppato il percorso Il web tra rischi e risorse nell'ambito del Progetto Life Skills Training per la prevenzione dalle dipendenze.
Mediante attività ludiche e di simulazione, i ragazzi acquisiscono conoscenze e competenze sulla cittadinanza digitale, i corretti comportamenti da tenere in rete, il cyberbullismo, il sexting, l'adescamento, ecc. Nella mia scuola, oltre al progetto principale, dal 2015 (anno della sua stesura) viene praticato anche questo percorso. Qui la pagina da cui si scarica, sul sito della SIP (Società Italiana di Pediatria) Prima di postare... PENSA! Scarica e stampa l'immagine e tienila vicino al computer per darci un'occhiata ogni volta che posti qualcosa nei social.
Tutto ciò che va in rete è virtualmente impossibile da eliminare. E se ti piace la versione inglese... Interland: il gioco di Google che prepara i bambini alla vita digitale. Seminario Maria Cristina Tortorelli. ONLIFE. Cosa significa essere umani nell'era digitale?
La domanda non è così scontata, se a un gruppo di ricercatori guidati da Luciano Floridi (il padre della filosofia dell'informazione), sono occorse più di duecento pagine per metterla a fuoco. È l'Onlife Manifesto, disponibile liberamente in copyleft presso il sito di Springer: una serie di tesi sul modo in cui la tecnologia delle comunicazioni ha cambiato la nostra vita. Alla base sta appunto il riconoscimento dell'esperienza onlife – online e vita – dove dicotomie scontate come quelle fra reale e digitale o umano e macchina non sono più sostenibili in maniera nitida.Partendo da questa intuizione, il volume si interroga su argomenti attualissimi come la disponibilità sempre maggiore di informazioni (e tutto quello che ne viene in termini di gestione, occultamento, diritto alla privacy...), la responsabilità sempre più “liquida” e divisa fra strumenti e persone (come si distribuisce la colpa nel caso di un'uccisione tramite drone?)
Cittadinanza digitale - Se faccio capisco. Guida per adolescenti all'uso responsabile dei social network Una Mamma. Il Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero ha dedicato agli adolescenti la guida online “Pensa prima di condividere“ per l’utilizzo consapevole dei social media e la sicurezza online, realizzata insieme a Facebook ed utilizzando i suggerimenti di MediaSmarts e di IFOS, Centro Studi per la famiglia, l’infanzia, l’adolescenza.
I nostri figli, protagonisti della condivisione via social di idee e opinioni, foto e video, sono spesso impreparati alle conseguenze di un loro uso non responsabile. Se non lo fanno in modo adeguato, corrono il rischio di ferire se’ stessi o altre persone. La guida ricorda soprattutto che ciò che si condivide con gli amici può giungere ad altri: ecco perché è importante riflettere prima di condividere, perché quello che posti dice chi sei. 3 CONSIGLI DI FACEBOOK (ma applicabili anche ad altri social network) DA SEGUIRE: SocialMediaRagazzi Todi. Tesi adolescenti e social network. Fino ad arrivare ai siti più popolari in questi ultimi anni, ossia i social network, come LinkedIn, Netlog, Facebook e Twitter.
Giuseppe Riva definisce il social networkcome unapiattaforma basata sui nuovi media che consenta all’utente di gestire sia la propria rete sociale, sia la propria identità sociale16. Con questa etichetta si indicano quindi tutti quei servizi che permettono a gruppi di persone di connettersi fra di loro per mantenere vivi rapporti professionali, sociali o di amicizia.
In una rete sociale prevede che l’utente si costruisca un profilo personale, che descriva sia la persona fisica con i suoi interessi, la sua storia professionale e il suo curriculum studiorum, sia il suo ambiente virtuale (indirizzi di siti personali, indirizzi di posta. Object moved. >Che cosa è >Evoluzione normativa >Diritto all’oblio >Consenso informato >Privacy e Facebook >La gestione dei dati in internet e la loro sicurezza >Conseguenze negative sull’utente Che cosa è Torna su La privacy nei social media è il diritto tutelato e garantito in capo all’utente che utilizzi tali applicazioni internet di controllare che le informazioni che lo riguardano vengano trattate nel rispetto delle norme che le regolano ed, in particolare, nel rispetto dell’autodeterminazione del singolo alla loro diffusione e, contestualmente, nel controllo delle notizie che lo riguardano.
Evoluzione normativa Torna su Il Codice della privacy riconosce a “chiunque il diritto alla protezione dei dati personali”. Per garantire tale diritto è prevista una serie di strumenti: la correttezza del trattamento dei dati; la possibilità di intervento dell'interessato. Diritto all’oblio Torna su contestualizzazione; aggiornamento; interesse reale alla conservazione nell'archivio. Consenso informato Torna su. Social privacy. Come tutelarsi nell'era dei social network. Privacy, ecco 10 consigli per tutelarsi nell’era dei social network. Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi - Carlo Mazzucchelli. Bambini e social network: rischi e rimedi - G! come Giocare. Una volta c’erano le bambole, il pallone, le macchinine.
Poi si è fatta largo un’altra tipologia di gioco in grado stimolare allo stesso modo la mente dei bambini: i videogame. L’ultima grande rivoluzione nel tempo libero dei più piccoli, infine, è stata l’arrivo di internet: i ragazzi oggi trascorrono molto tempo online davanti al pc, allo smartphone o al tablet. L’imperativo è partecipare, condividere le proprie esperienze, in due parole “essere social”.
Con tutti i rischi del caso. I numeri Lo studio più rilevante su questo tema è quello condotto dalla Commissione europea su 25mila giovani. Rischi… Certo, la rete e i social network offrono senza dubbio anche grandi opportunità. La condivisione e la diffusione di informazioni personali e foto.