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Fisica

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Aristotele - Quali sono le differenze tra Platone e Aristotele? Lo spazio-tempo.

Teoria stringhe

SUPERSTRINGS! String Basics. We are used to thinking of fundamental particles (like electrons) as point-like 0-dimensional objects. A generalization of this is fundamental strings which are 1-dimensional objects. They have no thickness but do have a length, typically 10-33 cm [that's a decimal point followed by 32 zeros and a 1]. This is very small compared to the length scales that we can reasonably measure, so these strings are so small that they practically look like point particles. However their stringy nature has important implications as we will see. Strings can be open or closed. As they move through spacetime they sweep out an imaginary surface called a worldsheet. These strings have certain vibrational modes which can be characterized by various quantum numbers such as mass, spin, etc.

As an example let's consider a closed string mode which looks like: This mode is characteristic of a spin-2 massless graviton (the particle that mediates the force of gravity). Strings interact by splitting and joining. LA MADRE DI TUTTE LE TEORIE. Albert Einstein dedicò gli ultimi trent’anni della sua vita alla ricerca della cosiddetta “teoria unificata del campo” ossia di quella teoria che avrebbe dovuto unificare le leggi della gravità e dell’elettromagnetismo in modo da consentire una descrizione unitaria dei fenomeni naturali. Il suo progetto fallì, ma in nessun caso avrebbe potuto andare a buon fine perché a quel tempo molte erano le lacune relative alla conoscenza del mondo fisico. Quando Einstein intraprese il suo tentativo di unificazione si conoscevano ad esempio solo tre particelle elementari (l’elettrone, il protone e il fotone) ed erano note due sole interazioni fondamentali (l’elettromagnetismo e la gravitazione).

Come è noto, due sono i pilastri su cui si fonda la fisica moderna: la relatività generale fondata da Albert Einstein e la meccanica quantistica fondata da Max Planck. 2. I cinque sottotipi della teoria delle superstringhe mostrano però anche alcune differenze sostanziali. Fine.

Meccanica quantistica

Teoria relatività. Eccitaztermica1. Nuova pagina 1. The Particle Adventure. Engineering Interact - Interactive science & engineering for 9-11 year olds. Modello atomico di Bohr. Scarica il file in PDF LIMITI DEL MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD Il modello atomico “planetario” di Ernest Rutherford, seppure rappresentava un grande passo avanti rispetto al modello di Thomson, era in disaccordo con le leggi dell’elettromagnetismo classico, secondo cui qualsiasi carica elettrica in moto accelerato avrebbe dovuto perdere rapidamente energia. In parole povere, l’elettrone, in un tempo brevissimo pari a 10-8 s, avrebbe emesso energia sottoforma i radiazione elettromagnetica e sarebbe precipitato sul nucleo.

Invece, l’atomo è stabile. Inoltre, il modello di Rutherford non riusciva a spiegare le righe spettrali di emissione dei vari elementi. C’era bisogno di un nuovo modello atomico. Tuttavia, per poter comprendere appieno il modello atomico successivo di Bohr, bisogna avere ben chiari alcuni concetti riguardanti la natura della luce. LA NATURA DELLA LUCE Cosa sia la luce, non è affatto semplice a dirsi. C = λν E = hν Poiché è c = λν e quindi ν = c/λ allora è anche E = hc/λ.

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