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I moti rivoluzionari del 1820, 1830 e 1848

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Documento dei moti rivoluzionari francesi del 1830. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento dei moti rivoluzionari francesi del 1830

Con la rivoluzione di Luglio o seconda rivoluzione francese, avvenuta a Parigi nelle giornate del 27, 28 e 29 luglio 1830, Carlo X, ultimo sovrano della dinastia dei Borbone, venne rovesciato e sostituito da Luigi Filippo, il re della Monarchia di Luglio. Dopo un lungo periodo di crisi ministeriali prima, parlamentari poi, re Carlo X tentò un colpo di mano anti-costituzionale emanando le «ordinanze di Saint-Cloud» il 25 luglio 1830. In reazione, il movimento di opposizione si trasformò rapidamente in rivoluzione repubblicana: il popolo parigino si sollevò, eresse le barricate e affrontò le truppe comandate dal maresciallo Marmont in combattimenti che provocarono almeno 800 morti fra gli insorti e circa 200 fra i soldati.

Carlo X e la famiglia abbandonarono Parigi. I deputati liberali, in maggioranza monarchici, presero le redini della rivoluzione popolare e conservarono la monarchia costituzionale al prezzo di un cambiamento di dinastia. Documento dei moti rivoluzionari francesi del 1848. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento dei moti rivoluzionari francesi del 1848

La Rivoluzione francese del 1848 o terza rivoluzione francese è la seconda grande rivoluzione avvenuta in Francia nel XIX secolo, dopo quella del luglio 1830: sotto la spinta dell'opposizione liberale, repubblicana e socialista al governo Guizot, i parigini si sollevano il 22 febbraio 1848[1] prendendo il controllo della città. Il monarca Luigi Filippo rinuncia a soffocare con le armi la rivolta e abdica il 24 febbraio, mentre il governo provvisorio rivoluzionario proclama la Repubblica il 4 maggio 1848. Le forze politiche eterogenee che avevano abbattuto la monarchia si scontrano sul campo delle riforme sociali: il governo conservatore uscito dalle elezioni del 23 aprile non intende soddisfare le richieste degli operai parigini, che insorgono il 23 giugno, ma la loro rivoluzione è repressa nel sangue dal generale Cavaignac.

La crisi del regno di Luigi Filippo[modifica | modifica sorgente] Mappa concettuale dei moti rivoluzionari del 1848 in Italia. Mappa concettuale dei moti rivoluzionari del 1830. Mappa concettuale dei moti rivoluzionari del 1820. Video lezione sui moti rivoluzionari del 1848. Documento sui moti rivoluzionari del 1848. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento sui moti rivoluzionari del 1848

Con il termine Primavera dei popoli (detta anche rivoluzione del 1848 oppure moti del 1848) si identifica l'ondata di moti rivoluzionari borghesi che sconvolsero l'Europa nel 1848. Scopo dei moti fu abbattere i governi della Restaurazione per sostituirli con governi liberali. Il loro impatto storico fu così profondo che nel linguaggio corrente è entrata l'espressione "fare un quarantotto" per sottintendere un'improvvisa confusione e scompiglio.

Eventi[modifica | modifica sorgente] La prima agitazione europea del 1848 si verificò in Italia: la rivoluzione siciliana che esplose nel gennaio di quell'anno, che rappresentò la prima miccia dell'esplosione europea (anche se ebbe influenza soprattutto all'interno della penisola italiana). La minaccia principale fu rappresentata dalla "campagna dei banchetti" che portò ad una rivoluzione a Parigi, il 22-24 febbraio che, successivamente, coinvolse tutta l'Europa. Voci correlate[modifica | modifica sorgente] Documento sui moti rivoluzionari del 1830. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento sui moti rivoluzionari del 1830

I moti del 1830-1831 furono tentativi di insurrezione, eredi dei Moti del 1820-1821, che nacquero in Francia e si diffusero poi in numerosi paesi europei. Come durante i moti di dieci anni prima, i veri protagonisti di queste insurrezioni non furono membri del popolo, bensì della borghesia cittadina. Su esempio del popolo francese, che aveva cacciato il suo re Carlo X e l'opprimente politica reazionaria del governo dando vita ad un regime monarchico costituzionale retto da Luigi Filippo d'Orléans, numerose altre nazioni diedero vita ad insurrezioni; positive, come nel caso del Belgio, che ottenne l'indipendenza dall'Olanda, negative, come nel caso della Polonia e di Modena. L'inizio francese: da Carlo X a Luigi Filippo d'Orlèans[modifica | modifica sorgente] Alla morte di Luigi XVIII, spentosi senza discendenza nel 1824, salì al trono di Francia suo fratello Carlo, conte di Artois, che divenne re con il nome di Carlo X.

Video lezione sui moti rivoluzionari del 1820-1830. Documento sulla Carboneria. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento sulla Carboneria

La bandiera della Carboneria[1] Caratteri generali[modifica | modifica sorgente] Diploma di affiliato alla carboneria Il nome "Carboneria" derivava dal fatto che i settari dell’organizzazione avevano tratto il loro simbolismo ed i loro rituali dal mestiere dei carbonai, ovvero coloro che preparavano il carbone e lo vendevano al minuto. Poco altro si conosce con certezza, e il fatto che gli storici non conoscano bene le varie organizzazioni settarie dipende, ovviamente, dalla necessità per gli adepti di mantenere il più stretto riserbo, di non affidare a scritti o documenti le tracce di un'attività che, se scoperta dalla polizia, poteva portare in carcere o al patibolo. Simbologia[modifica | modifica sorgente] Il Gran Maestro presiedeva le riunioni fregiato con la fascia con il tricolore della carboneria e mantenendo in mano una scure, simbolo del proprio potere all'interno della vendita[3].

Prima pagina degli Statuti dell'Ordine. Documento sui moti rivoluzionari del 1820-1821. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Documento sui moti rivoluzionari del 1820-1821

I moti del 1820-1821 furono tentativi di insurrezione nati in Spagna che si diffusero poi in diversi altri paesi. Nel dicembre 1825, in Russia, scoppiò un nuovo moto insurrezionale, il cosiddetto moto decabrista dal nome del mese, ma venne immediatamente represso. Il giorno della rivolta, il 14 dicembre le truppe guidate da alcuni ufficiali del Reggimento Preobraženskij si riunirono nella Piazza del Senato a San Pietroburgo, ma la Guardia reale, fedele allo zar Nicola I, aprì il fuoco sui soldati ribelli e l'insurrezione venne immediatamente sedata. Dopo una reclusione nella fortezza di Pietro e Paolo ed un breve processo, il 25 giugno 1826 i cinque esponenti principali furono impiccati, mentre gli altri, per un totale di circa 600 persone, vennero mandati in esilio in Siberia.

L'inizio del moto: il pronunciamiento di Cadice[modifica | modifica sorgente] Gli ufficiali rifiutarono di imbarcarsi e diedero inizio ad una rivolta, detta pronunciamiento.