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2013 esperienze partecipative

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AggSocialiDic07Lewanski. Autorità per la partecipazione. Democrazia partecipativa, più di cento processi locali in quattro anni - Dettaglio notizia - Toscana Notizie - Regione Toscana. FIRENZE - Nel 2007 la Toscana ha approvato la sua legge sulla partecipazione. Tanti modelli, ognuno con il suo valore e tempi certi, sono stati previsti e sperimentati dalla legge: guardando alla Francia, all'Australia e al Brasile, all'e-democracy o alla riprogettazione 'partecipata' britannica (e francese) delle città fino ai town meeting.

Dal 2008 ad ora, grazie a quella legge e alle risorse messe a disposizione, sono stati finanziati 116 processi partecipativi locali, che hanno sperimentato le più diverse metodologie e hanno toccato una grande varietà di temi: progetti di recupero urbanistico e bilanci partecipativi, opere pubbliche e politiche sociali, iniziative nelle scuole, localizzazione di impianti energetici o per il trattamento dei rifiuti. Ce n'è un po' per tutti i gusti. Per quanto riguarda i processi partecipativi sui piani e programmi regionali c'è stato quello sul progetto iniziale del Parco della piana metropolitana, nel 2009 e 2010, e quello sul piano dei rifiuti. Partecipazione, sopra 50 milioni il dibattito pubblico diventa obbligatorio. Bugli: 'Un aiuto per prendere le migliori decisioni' - Dettaglio notizia - Toscana Notizie - Regione Toscana.

FIRENZE - La Regione ha rinnovato la legge sulla partecipazione che la Toscana, cinque anni fa, prima tra le Regioni in Italia, ha approvato, seguita tre anni più tardi da un'esperienza simile in Emilia Romagna. Una legge a scadenza, che ne è un altro tratto innovativo, scritta in modo partecipato e che il Consiglio regionale ha giustappunto rinnovato oggi. Soddisfatto l'assessore alla presidenza e alla partecipazione, Vittorio Bugli. "La democrazia partecipativa in Toscana è di casa e vogliamo continuare a scommetterci – commenta - Democrazia rappresentativa e partecipativa sono due facce di una stessa medaglia e la seconda può aiutare le istituzioni e la politica a prendere le migliori decisioni o comunque a fare scelte più condivise".

Corollario non scontato, ma che in Regione in Toscana è ben presente da almeno cinque anni. Dibattito pubblico obbligatorio e autorità collegiale - Si prosegue dunque sul solco già tracciato. Notizia correlata: Per approfondire: Partecipazione, come funziona il dibattito pubblico. Se ne parla il 6 dicembre. Oltrarno Futuro.