background preloader

Malala

Facebook Twitter

Malala all'Onu: "I talebani pensavano di zittirmi, ma non ci sono riusciti" I talebani “pensavano di zittirmi con una pallottola, ma non ci sono riusciti”.

Malala all'Onu: "I talebani pensavano di zittirmi, ma non ci sono riusciti"

Malala Yousafzai, adolescente pakistana che a ottobre scorso è stata ferita da un colpo di pistola alla testa mentre era sul pullman che la riportava a casa da scuola ha tenuto un discorso alle Nazioni unite nel giorno del suo 16° compleanno. Play Video “Sono qui – ha detto al quartier generale Onu di New York – per parlare a favore del diritto all’istruzione per ogni bambino”. “Un bambino, un insegnante e un libro possono cambiare il mondo. Impugniamo i nostri libri e le nostre penne, che sono loro le nostre armi più potenti – ha aggiunto, parlando ad alcune centinaia di studenti presenti all’Assemblea – Il 9 ottobre mi hanno sparato al lato sinistro della testa e pensavano che le pallottole potessero zittirmi. La platea ha a lungo applaudito la giovane e le ha cantato gli auguri di buon compleanno.

La prima assicurazione sulla vita che protegge il futuro tuo e dei tuoi cari. iLife di Genertellife. Il discorso di Malala per il Nobel, in italiano. Vostre Maestà, illustri membri del comitato per il Nobel, cari fratelli e sorelle, oggi è un giorno di grande gioia per me, sono onorata che il comitato del Nobel mi abbia scelto per questo prezioso premio.

Il discorso di Malala per il Nobel, in italiano

Grazie a tutti per il vostro sostegno duraturo e per l’affetto. Sono grata per le lettere che ricevo da tutto il mondo. Leggere le vostre parole cordiali di incoraggiamento mi rafforza e mi ispira. Vorrei ringraziare i miei genitori per i loro amore incondizionato. Grazie a mio padre per non aver tarpato le mie ali e avermi lasciato volare. Sono molto orgogliosa di essere la prima pashtun, la prima pachistana e la prima giovane a ricevere questo premio. Sono onorata anche di ricevere questo premio con Kailash Satyarti, che è stato un campione dei diritti dei bambini per parecchi anni. Cari fratelli e sorelle, i miei genitori mi hanno dato il nome della “Giovanna d’Arco” pashtun, Malalai di Maiwand. Andare a scuola sfidando i talebani Diario di Malala, ragazzina pachistana. Malala Yousafzai è la ragazzina attaccata ieri all’uscita della scuola nel distretto di Swat, nel nord del Pakistan.

Andare a scuola sfidando i talebani Diario di Malala, ragazzina pachistana

Ecco alcuni stralci del diario che l’ha resa famosa, scritto per la BBC nel 2009 all’età di 11 anni sotto pseudonimo. Intanto fonti ospedaliere affermano che l’operazione per rimuovere il proiettile che l’ha colpita alla testa dovrebbe essere riuscita, e le condizioni della ragazzina, date ieri per “gravi”, sono ora stabili. Sabato 3 gennaio: “Ho paura” Ho fatto un sogno terribile ieri, con gli elicotteri militari e i talebani. Faccio questi incubi dall’inizio dell’operazione dell’esercito a Swat. Solo 11 compagne su 27 sono venute in classe. Mentre tornavo a casa, ho sentito un uomo che diceva “Ti ucciderò”. Domenica 4 gennaio: “Devo andare a scuola” Oggi è vacanza, e mi sono svegliata tardi, alle 10 circa. Andavamo sempre anche a passeggiare dopo cena, ma adesso torniamo a casa prima del tramonto. Lunedì 5 gennaio: “Non indossare vestiti colorati”

Chi è Malala Yousafzai, la giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace. Malala Yousafzai è una ragazzina pakistana vittima di un attentato talebano nel 2009 quando aveva solo 12 anni, perché difendeva il diritto delle bambine allo studio nella valle dello Swat.

Chi è Malala Yousafzai, la giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace

Malala Yousafzai. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Malala Yousafzai

Malala Yousafzai (in lingua pashtu: ملاله یوسفزۍ; Mingora, 12 luglio 1997) è un'attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace,[1] nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione - bandito da un editto dei talebani[2] - delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat. Murales dedicato a Malala a Roma Biografia[modifica | modifica wikitesto] All'età di undici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat.[3][4] È stata nominata per l'International Children's Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.

Opere[modifica | modifica wikitesto] Io sono Malala ed. Note[modifica | modifica wikitesto] ^ Malala racconta la sua storia, 29 marzo 2013. Chi è Malala Yousafzai. Malala Yousafzai è una ragazza pakistana di 17 anni che da tempo si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani, e ha vinto nel 2014 il Premio Nobel per la Pace.

Chi è Malala Yousafzai

È diventata molto conosciuta in seguito all’attacco subito nel 2012, quando fu colpita alla testa da un colpo di pistola sparato da un talebano, mentre stava tornando a casa da scuola a Mingora, nella valle di Swat. Tre anni prima aveva scritto un testo raccontando il caos della città in cui viveva e i roghi delle scuole femminili da parte dei talebani. Il testo fu pubblicato sul sito della BBC e circolò molto in Pakistan.