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Teoria

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Download +500 Architecture Books Legally free ! La Biennale di Aravena. “Non c’è nulla di peggio che rispondere bene a una domanda sbagliata”.

La Biennale di Aravena

Così chiude il suo intervento Alejandro Aravena al termine della presentazione di “Reporting from the front”. Mentre risulta evidente che questa Biennale solleverà questioni di assoluta rilevanza e urgenza che riguardano l’uomo e il suo rapporto con l’ambiente costruito nella sua complessità – segregazione, disuguaglianze, periferie, accesso ai servizi sanitari, disastri naturali, carenza di alloggi, migrazione, informalità, criminalità, traffico, spreco, rifiuti, inquinamento, qualità della vita – è altrettanto chiaro che è la figura stessa dell’architetto, con il suo ruolo e con le sue responsabilità, a essere chiamata in causa senza possibilità di mediazioni o mistificazioni.

Aravena più volte richiama il potere di sintesi dell’architettura di fronte alla complessità delle questioni, fermo restando che l’architettura non può salvare il pianeta ma ha ampie responsabilità nei suoi confronti. I dettagli architettonici dei padiglioni di EXPO 2015. Le fotografie d’architettura minimalista sono un concetto molto in voga negli ultimi tempi.

I dettagli architettonici dei padiglioni di EXPO 2015

Paolo Pettigiani, un fotografo di base a Parigi, recentemente si è recato in visita all’esposizione universale a Milano ed ha riunito in una serie intitolata EXPO i clichè e i dettagli delle strutture dei diversi paesi erette appositamente per l’evento. Curve e spigoli, legno e acciaio, ecco i colori vivaci dell’EXPO immortalati da Pettigiani. Costruire un mondo nuovo. La mostra “Thomas Jefferson e Palladio.

Costruire un mondo nuovo

Come costruire un mondo nuovo” è la prima mai dedicata in Europa al grande palladianista americano. L’allestimento della mostra, progettato da Alessandro Scandurra, condurrà il visitatore nel mondo di Jefferson, le sue collezioni d’arte, i suoi progetti di architettura, i suoi sogni ma anche le sue contraddizioni: attraverso disegni, sculture, libri preziosi, modelli di architetture, video e multimedia. Un gioco di riflessioni di forme e di idee tradotto da Scandurra con uno specchi – dove si riflettono il busto di Palladio e quello di Thomas Jefferson – che ci accoglie all’ingresso. In apertura: Thomas Jefferson, Monticello, Charlottesville, Virginia. Photo © Filippo Romano. In mostra sono esposte anche 36 fotografie di Filippo Romano, frutto di una campagna fotografica appositamente realizzata in Virginia nella primavera del 2014.

"Thomas Jefferson e Palladio Come costruire un mondo nuovo", vista dell'allestimento di Alessandro Scandurra. Elogio dell’ombra. I dipinti presentati alla Galerie de l’Univers di Losanna raccolgono il lavoro svolto da Arduino Cantàfora dal 2011, data della seconda mostra personale presso la stessa galleria, dopo quella del 2007.

Elogio dell’ombra

In apertura: Arduino Cantàfora, Le Venezie possibili, olio su tavola, 80 x 120 cm, 2014. Sopra: Arduino Cantàfora, Capriccio veneziano. Il palazzo di Ludovico il Moro, olio su tavola, 80 x 120 cm, 2014 La mostra si apre con un dipinto emblematico intitolato Le Venezie possibili. Vi si riconoscono alcune delle architetture di affezione delle molte esplorazioni compiute da Cantàfora negli universi urbani, a partire da quella eseguita nel 1973 alla XV Triennale di Milano. Ma il dipinto mostra anche una presenza inattesa: il Capriccio Palladiano conservato presso la Galleria Nazionale di Parma, nel quale Aldo Rossi scorse l’indizio da cui nacque la città analoga, vi è rappresentato di scorcio. Scrivere Architettura. Instabilità del “genere” e trivellazione della “forma” Antonello Da Messina.

Scrivere Architettura. Instabilità del “genere” e trivellazione della “forma”

San Gerolamo nello studio. 1474 – 1475 Intervento proposto nel corso del convegno “Presente Teorico condizioni e possibilità per una teoria dell’architettura” Una premessaIo penso che l’architetto debba includere nel proprio patrimonio di conoscenze, oltre agli aspetti tecnico-deontologici e scientifici, un vettore “critico” in grado di porlo in modo non incerto al centro delle questioni fondamentali della disciplina, alfine di acquisire una complessiva consapevolezza dell’importanza politica e culturale che ricopre nella società. Io penso infatti che l’abiura, il sofferto disincanto, lo scetticismo rassegnato che ha contraddistinto il modo di guardare all’architettura e all’identità professionale ed intellettuale dell’architetto negli ultimi anni, derivi dall’aver estromesso volontariamente l’istanza culturale, teorico-critica, dalla nostra ottica complessiva.

Rachel Whiteread. Il progetto del “testo” o il testo come “progetto” Claude Nicolas Ledoux. Aldo Rossi. Souto de Moura e il disegno. “Bic/Bic/Bic – Bic Cristal – Nessuno disegna tanto per disegnare.

Souto de Moura e il disegno