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La tragedia di Selma del 1965 & gli Stati Uniti d'oggi

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Attentato a Tunisi 2C. Selma - La strada per la libertà Trailer Ufficiale Italiano (2015) - Oprah Winfrey Movie HD. SELMA - LA STRADA PER LA LIBERTÀ, TRAILER UFFICIALE ITALIANO. Usa, diritti civili e rivolta «La marcia non è finita» New YorkIl ponte Edmund Pettus a Selma, Alabama, è un simbolo di decenni di lotta per i diritti civili dei neri americani. Il presidente Barack Obama, ieri, ha ripercorso quei pochi metri dove 50 anni fa la polizia attaccò con bastoni e gas lacrimogeni una marcia pacifica di uomini e donne di colore che manifestavano per il diritto di voto. E ha tenuto un discorso coinvolgente e appassionato. Quelle immagini del 1965, passate da tutte le tv americane, servirono allora ad accelerare la firma del Voting Rights Act. Fu un traguardo incredibile per il movimento dei diritti civili in America. Oggi, tuttavia, a 50 anni da quegli avvenimenti, violenze che da mesi scuotono le strade di alcune città dell'Unione raccontano un Paese dove ancora la questione razziale rimane aperta.

Nelle scorse ore, un altro adolescente nero è stato ucciso dal un poliziotto bianco, a Madison, Wisconsin. Le autorità spiegano che il ragazzo di 19 anni avrebbe assalito l'agente. Il grande discorso di Obama a Selma. Obama La marcia ancora non è conclusa ! Obama a Selma: la diretta. Obama: “La marcia di Selma non è finita” Il lavoro avviato dagli uomini e le donne di Selma non è completo, la marcia non è finita, è un errore comune suggerire che il razzismo è stato allontanato: «Basta aprire gli occhi per sapere che la storia razziale del Paese getta ancora un’ombra su di noi».

Barack Obama guarda al futuro («la vera America è qui») senza dimenticare i sanguinosi fatti di 50 anni fa, quando manifestanti pacifici cercarono di attraversare il ponte Pettus e furono attaccati dalla polizia. Le immagini scioccarono l’America e spinsero all’approvazione del Voting Rights del 1965 che mise fine all’esclusione dal voto degli afroamericani. FOTO- Obama a Selma (Alabama) 50 anni dopo Da allora passi in avanti sono stati compiuti.

Ma la strada è ancora lunga - come ammette in un messaggio Obama, giunto a Selma con tutta la famiglia - e i neri muoiono ancora. VIDEO - Wisconsin, le proteste per l’uccisione di Tony Robinson INTERVISTA - Gay Telese: “I nostri figli saranno liberi” PAOLO MASTROLILLI d, galleryUuid); Obama, il discorso a 50 anni da Selma: «La nostra marcia non è finita Ferguson non è caso isolato» Il lavoro avviato dagli uomini e le donne di Selma non è completo, la marcia non è finita, è un errore comune suggerire che il razzismo è stato allontanato: «Basta aprire gli occhi per sapere che la storia razziale del Paese getta ancora un'ombra su di noi». Lo ha affermato il presidente Barack Obama a Selma. Obama ha aperto il suo intervento ringraziando John Lewis, il parlamentare americano che ha partecipato 50 anni fa alla marcia di Selma.

«È uno dei miei eroi», afferma il presidente Usa. Lewis, introducendo Obama, mette in evidenza che, se allora gli avessero detto che un giorno ci sarebbe stato un presidente afroamericano e sarebbe stato lui a introdurlo a Selma, avrebbe pensato di parlare con un matto. «Se Selma ci insegna qualcosa è che il nostro lavoro non è mai finito», sostiene Obama. «Dobbiamo riconoscere che il cambiamento dipende da noi, dalle nostre azioni, da quello che insegniamo ai nostri figli.

Razzismo, 50 anni fa la marcia di Selma guidata da Martin Luther King. (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) (ap) Usa - Giustizia per tutti, bianchi e neri: la marcia su Washington e New York | mondo.

Il razzismo non è finito ! Usa, polizia uccide un nero disarmato nel giorno di Selma. SELMA - Nel giorno di Selma, la morte di un altro ragazzo di colore sconvolge gli Stati Uniti. In Wisconsin un poliziotto, intervenuto per sedare una lite, ha avuto una colluttazione con un ragazzo di colore di 19 anni disarmato e gli ha sparato, uccidendolo.

Lo ha reso noto la polizia locale, spiegando che il giovane era sospettato per una recente aggressione. Alla notizia della morte del ragazzo, decine di persone sono scese in piazza nella città di Madison per manifestare contro la polizia e ora l'episodio rischia di riaccendere le tensioni razziali negli Stati Uniti proprio nel giorno in cui Barack Obama celebra a Selma, in Alabama, i 50 anni dalla tragica marcia per il diritto di voto agli afroamericani. Il capo della polizia locale ha ammesso che dalle prime indagini non risulta che il 19enne, identificato come Anthony "Tony" Robinson, fosse armato. Il capo della polizia ha ammesso che gli inquirenti non hanno trovato armi sul posto dopo le ricerche iniziali.

[x] undefined. Il giovane afroamericano ucciso da un poliziotto americano mentre il presidente faceva il proprio discorso. New York, due poliziotti bianchi uccisi per vendicare brutalità su neri. Rafforzata la sicurezza. New YorkMisure di sicurezza rafforzate per gli agenti di polizia di New York dopo che due poliziotti bianchi sono stati uccisi a sangue freddo per vendicare le violenze sui neri. Il responsabile, un 28enne afroamericano di Baltimora, si è suicidato ma la tensione resta altissima e il dipartimento di polizia ha chiesto agli agenti di indossare sempre i giubbotti antiproiettile e di evitare, al momento, di pattugliare zone non assegnate. La ricostruzione L'agguato si è verificato a Brooklyn, nel contesto delle manifestazioni per la recente decisione del Gran giurì di non incriminare il poliziotto che ha soffocato, fino ad ucciderlo, l'afroamericano Eric Garner. In base a una prima ricostruzione, l'assassino, un uomo di colore, si è avvicinato alla vettura dei poliziotti e ha aperto il fuoco attraverso il finestrino colpendoli alla testa.

Il killer Il killer si chiamava Ishmael Brinsley, aveva precedenti penali e, a quanto pare, anche aveva avuto anche problemi di instabilità mentale. La marcia degli abitanti di Selma. La marcia dei neri il 7 marzo 1965 a Selma. La marcia di Martin Luther King. Le tre marce da Selma a Montgomery. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Cartello che indica il percorso storico nazionale da Selma a Montgomery. Le Marce da Selma a Montgomery furono tre marce di protesta del 1965 che hanno segnato la storia del Movimento per i diritti civili degli afro-americani negli Stati Uniti. Storia[modifica | modifica wikitesto] La nascita del movimento a Selma nel biennio 1963-1964[modifica | modifica wikitesto] Nel 1963 la Dallas County Voters League, insieme ad altri organizzatori del Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC), iniziarono a operare per la registrazione dei votanti afroamericani. La prima marcia da Selma a Montgomery: il Bloody Sunday[modifica | modifica wikitesto] Agenti della Polizia dello Stato dell'Alabama attaccano i dimostranti per i diritti civili fuori da Selma, Alabama, durante quello che divenne noto come il "Bloody Sunday", il 7 marzo 1965.

La seconda marcia: il Turnaround Tuesday[modifica | modifica wikitesto] Note[modifica | modifica wikitesto] ^ Williams v. Il percorso delle marci 1965. Una scena del film, il quale ci fa capire cos'è successo durante la discriminazione razzista contro i neri. Selma è il film per capire gli Stati Uniti di oggi - Alessio Marchionna. Era prevedibile che Selma, il film di Ava DuVernay sulla storia della legge che nel 1965 ha eliminato le discriminazioni nel diritto di voto ai neri, non vincesse l’Oscar come miglior film. Per vari motivi. Non ha i toni epici del film storico alla Lincoln né la profondità drammatica di 12 anni schiavo, e le interpretazioni di David Oyelowo nei panni di Martin Luther King e di Tom Wilkinson in quelli di Lyndon Johnson (ormai sembra che Hollywood riesca a parlare di schiavitù e diritti civili solo usando attori britannici) sono buone ma non straordinarie. Ma resta comunque un ottimo film, importante e attuale, non solo perché quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla marcia di Selma e dall’approvazione del Voting rights act (la legge sul diritto di voto dei neri).

Oggi, infatti, quelle conquiste sono sempre più in discussione. Il portabandiera del fronte antiSelma è Joseph A. Califano, consigliere di Johnson per gli affari interni tra il 1965 e il 1969. (Qui comincia lo spoiler).