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Autoproduzione

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AmazonSupply.com: The Store for Business & Industry. Campagna Pubblicitaria Ikea e Mulino Bianco. Ancora una volta gli studenti di TpDomani si confrontano con strategie di marketing oltre che pubblicitarie, con un riferimento specifico alla produzione/condivisione di immaginari diffusi dal brand.

Campagna Pubblicitaria Ikea e Mulino Bianco

Al centro della discussione ancora il marchio Ikea, ma al confronto con una realtà tutta italiana. Cosa accomuna la marca di Barilla, Mulino Bianco e la multinazionale Ikea? La prima offre al proprio target un vasto assortimento di prodotti da forno, biscotti e merendine, una differenziazione che riesce a soddisfare sia adulti che bambini, un brand che dagli anni ‘70 rappresenta uno dei marchi più venduti in Italia.

La maggior parte di noi è cresciuta con i prodotti Mulino Bianco. Ikea, invece, azienda leader nel settore immobiliare, fa del design e dei prezzi bassi dei propri prodotti i suoi punti di forza. Fondata in Svezia nel 1943, ma solo negli anni ’70 si assiste al boom dell’ offerta Ikea. Spot Mulino Bianco 1990. Joe Scanlan. Joe Scanlan DIY, or How To Kill Yourself Anywhere in the World for Under $399 Ghent, Belgium: Imschoot Uitgevers, 2002 112 pp., 21 x 15 cm., softcover.

Joe Scanlan

Low Cost Design. Who Daniele Pario Perra is a relational artist, researcher and designer engaged in exhibitions, research projects and teaching. Makers University. Il nono volume in edicola con "Le Scienze" di luglio. La nuova fiera-laboratorio dedicata all'inventiva e all'intraprendenza dei Makers e dei Creativi Tecnologici Italiani. Bible Sticker - by Packard. Giulio Iacchetti "Voglio un design felice" Interno Italiano.

Photo: Max Rommel Con la «fabbrica diffusa» di interno italiano Giulio Iacchetti propone il rilancio dell’artigianato come motore dell’economia.

Giulio Iacchetti "Voglio un design felice" Interno Italiano

E una ricetta per la felicità. Non capita spesso che un saggio di economia diventi un best seller. È successo invece a Futuro Artigiano, di Stefano Micelli, Professore alla Ca’ Foscari di Venezia: in un anno è già alla terza edizione. Come mai? Una teoria, quella del professore di economia, che ha entusiasmato molti in Italia, designers in primis. Cos’è interno italiano? Grafica: Leonardo Sonnoli Gli arredi che compongono la collezione di interno italiano sono progettati da te a prodotti da artigiani che hai selezionato appositamente, dopo quasi un anno di lavoro. L’artigiano che firma il pezzo insieme al designer. Milanosiautoproducedesign. E il designer diventa imprenditore di se stesso. Più che un'alternativa, una via parallela.

E il designer diventa imprenditore di se stesso

Il mondo del design autoprodotto cresce in Italia, non a scapito, ma in aggiunta a quello tradizionale rappresentato dalle aziende e dai brand noti e consolidati dell'arredamento made in Italy.La molla è talora la crisi, che rende sempre più difficile per i progettisti, soprattutto i più giovani, trovare produttori disponibili a investire e scommettere su di loro e sulle loro proposte. Ma spesso è anche il desiderio di mettersi in gioco, di sperimentare altri ruoli, che spinge i designer a intraprendere un'avventura imprenditoriale e non solo progettuale, come spiega Sara Fortunati, una delle fondatrici di Bold, società che dal 2010 organizza a Torino la fiera del design autoprodotto, Operae. Lo dimostra la partecipazione alla kermesse torinese, la scorsa settimana, di designer affermati o che da tempo collaborano con grandi brand, accanto a volti ed etichette nuovi. Come molte collezioni viste a Torino durante i tre giorni di Operae.

States of Design 03: Thinkering - Design. Questo articolo è stato pubblicato su Domus 948, giugno 2011 Nel 2007 John Seely Brown, fino al 2002 illustre direttore della ricerca alla Xerox per quasi un ventennio e responsabile fino al 2000 del mitico centro di ricerca Xerox di Palo Alto (Xerox PARC), usò per la prima volta in interventi e articoli il concetto di thinkering.

States of Design 03: Thinkering - Design

In una tavola della sua presentazione Learning 2.0: the Big Picture ('Imparare il 2.0: una visione panoramica') la transizione da thinking (pensare), attraverso tinkering (pasticciare, sperimentare) per arrivare a thinkering viene individuata nell'interagire con una rete di conoscenze, strumenti e comunità d'interesse'. E ovviamente la parola nasce dall'atto di 'accrocchiare' in modo produttivo, provare, riprovare, adattare e contemporaneamente condividere il piacere di queste attività con altre menti in consonanza e impegnarsi nel mondo in una collaborazione libera e costruttiva con colleghi e con altri specialisti: in altre parole in modo open source. A Milano il primo mercato di Design autoprodotto per il Natale 2012. C-fabriek. Design olandese: la rivoluzione industriale della C-Fabriek.

La nuova rivoluzione industriale parte dalle buone idee di Alessia Fabbri Le buone idee contano più di qualsiasi tecnologia quando si vuole creare qualcosa di originale.

Design olandese: la rivoluzione industriale della C-Fabriek

La Line 01 di Thomas Vailly è un processo versatile a bassa tecnologia per la produzione di oggetti in plastica organica a partire da fogli di lattice, un materiale che può essere allungato, ridimensionato e soffiato per creare un’infinità di volumi fluidi. Un vero e proprio dialogo tra modellazione 3D, prototipazione rapida, artigianato e design (ben illustrato nel video a fondo pagina). Ma non è l’unico alla C-Fabriek, fabbrica vuota a Eindhoven dove un collettivo di giovani designer sta creando letteralmente un nuovo modo di fare, con linee di produzione, macchinari, strumenti e prodotti.

Creare e produrre coinvolgendo il pubblico. Dalla Fabbrica Alle Fabbriche. Werte werden nicht mehr in klassischen Büros geschaffen. Wertschöpfung findet statt an unterschiedlichen Orten, zu unterschiedlichen Zeiten.

Craft, DIY, makers

DigitAG& Homeless Design. Io autoproduco.