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La resistenza

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Amore e guerra visti da Fenoglio. Da quasi trent’anni, quando l’ho incontrata tra le letture non ufficiali dei miei studi universitari e me ne sono innamorato per sempre, ho consigliato con entusiasmo Una questione privata di Beppe Fenoglio a ormai innumerevoli amici o conoscenti.

Amore e guerra visti da Fenoglio

In pratica senza eccezioni, il libro ha suscitato infallibilmente altrettanta sorpresa e entusiasmo. Racconto lungo o romanzo breve che sia, Una questione privata sembra davvero possedere qualcosa d’irresistibile, di magico, vorrei dire. Il fatto è che questo romanzo, d’ora in poi lo chiamerò così, che a mio parere è forse il più bello tra quanti scritti sulla Resistenza (è la grandezza di un altro libro di Fenoglio, Il partigiano Johnny, a rendermi incerto), è in verità un romanzo d’amore, sull’amore. E un amore folle, assurdo, spericolato, cieco, senza mezze misure: quello del giovane e anglofilo partigiano Milton per Fulvia, una ragazza di Torino sfollata ad Alba per evitare i bombardamenti. Scrivere la Resistenza: Beppe Fenoglio - Rai Letteratura. “Beppe Fenoglio è il più grande scrittore della Resistenza per la sua descrizione della realtà e per la trasfigurazione che riporta a un’età lontana ed arcaica le cose che sta raccontando.

Scrivere la Resistenza: Beppe Fenoglio - Rai Letteratura

Fenoglio parla della Resistenza, ma questa guerra civile è la guerra combattuta da sempre dagli uomini, dai greci contro i troiani, dai greci contro i persiani, sullo sfondo c’è Omero, c’è la Bibbia” così Gian Luigi Beccaria introduce la prima puntata del ciclo Scrivere la Resistenza dedicata a Beppe Fenoglio da Storie della Letteratura,il programma sulla letteratura di Rai Cultura, diretta da Silvia Calandrelli.

Realizzata ad Alba, all’interno del Centro Studi Beppe Fenoglio, la puntata documenta, anche grazie al contributo di Margherita Fenoglio, figlia dello scrittore e direttrice del Centro, la centralità che il tema della Resistenza ha avuto nella vita e nell’opera di Beppe Fenoglio. Commenta Tags Condividi questo articolo Inserisci il codice nel tuo articolo. Elio Vittorini - Biografia. Rimo di quattro fratelli, Elio Vittorini nasce il 23 luglio 1908 a Siracusa da Lucia Sgandurra e Sebastiano Vittorini.

Elio Vittorini - Biografia

Seguendo gli spostamenti del padre ferroviere, trascorre l'infanzia «in piccole stazioni ferroviarie con reti metalliche alle finestre e il deserto intorno»: e insistentemente in tutta la sua opera sarà presente il fascino del treno e del viaggio. Inquieto e ribelle, durante l'adolescenza fugge diverse volte da casa «per vedere il mondo», utilizzando i biglietti omaggio cui hanno diritto i familiari di un dipendente delle ferrovie. Nel 1924 entra in contatto con un gruppo di anarchici siracusani in lotta contro lo squadrismo fascista e interrompe gli studi tecnici a cui i genitori l'hanno destinato. Quindi, a diciassette anni decide di lasciare definitivamente la Sicilia e si stabilisce a Gorizia, dove troverà lavoro in un'impresa di costruzioni.

Durante la guerra, svolge attività clandestina per il partito comunista. Pavése, Cesare nell'Enciclopedia Treccani. Vittorini, Elio nell'Enciclopedia Treccani. Www.emscuola.org/labdocstoria/storiae/Rivista/Rivista08/download/07Farruggia.pdf. Novecento italiano. La memoria della resistenza nella letteratura (concentrazionaria e memorialistica) Il tema resistenziale costituisce una sorta di tappa obbligata per tutti gli scrittori “maggiori” del secondo dopoguerra.

Novecento italiano

Essi vi si confrontano con risultati assai diversi a seconda delle singole evoluzioni stilistiche e narrative, ma è un dato di fatto che nessuno appare in grado di eludere totalmente l'argomento. Tuttavia, al di là dei romanzi di Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Elio Vittorini, Carlo Levi, Cesare Pavese e di altri grandi autori, vogliamo qui far emergere due “generi” specifici che hanno dato un contributo fondamentale alla costruzione di una memoria “letteraria”, colta e popolare, della Resistenza, specie nell’area romana e laziale.

Ci riferiamo alla “letteratura concentrazionaria” e alla “letteratura memorialistica”. La lingua d'uso è comunemente l'italiano (garanzia di maggiore diffusione), che mantiene però stretti legami con la lingua parlata e con le forme dialettali. Www-3.unipv.it/cim/specialistica/corsi-specia/seminario leip/L'esperienza partigiana (Chiodi, Calvino, Fenoglio).pdf. L'Agnese va a morire. Benvenuto. La letteratura della Resistenza.