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Institut ILIADE on X: "□ "Ezra Pound, Une Vie, une Œuvre : violemment américain" (France Culture, 1992, par Pascale Charpentier). Invités : Hubert Lucot, Jacques Henric, Jacqueline de Roux, Michel Morht, Yves di Manno et Richard Sieburth. / X. Shakespeare era cattolico? Tracce per penetrare il “cuore del suo mistero” – Vitis Vera. (articolo di Elisabetta Sala) Quest’anno si celebra il quattrocentesimo anniversario del First Folio, la prima edizione ufficiale dei drammi shakespeariani. L’autore, defunto da sette anni, non si era mai preoccupato di farlo. Come mai? È solo il più banale dei quesiti senza risposta che avvolgono il Bardo dell’Avon.

Come mai non abbiamo scritti di suo pugno, a parte qualche firma e forse uno stralcio di dramma scritto insieme ad altri e mai andato in scena? Perché quel suo strano testamento in cui lascia alla moglie il letto di seconda scelta ma non un libro, a nessuno? Per capire meglio, due cose si rendono necessarie: una, esaminare, per quel che ne sappiamo, il mondo in cui viveva, il pubblico per cui scriveva (certo non scriveva per noi); due, ripercorrere con attenzione, cercando di leggere tra le righe, l’intero Canone, alla ricerca di elementi unificatori che ci svelino l’uomo insieme all’artista. Dove stava Shakespeare in tutto questo? Montague? E via di questo passo. Condividi. Emily Wilson’s Sack of Homer Compact Mag. Cause perse, cause giuste: il viaggio spirituale del poeta David Jones.

Di Luca Fumagalli Seguendo le piste tracciate da Adam Schwartz nel saggio The Third Spring (2005), quest’anno lo speciale culturale di agosto è dedicato alla storia della conversione di quattro grandi intellettuali del cattolicesimo britannico del Novecento, ossia il giornalista e polemista G. K. Chesterton, il romanziere Graham Greene, lo storico Christopher Dawson e il poeta David Jones. Per quanto diversi tra loro per personalità e sfumature ideologiche, oltre a essere stati figure di spicco nei rispettivi campi, tutti e quattro vissero la fede a cui decisero di aderire con spirito di ribellione, considerandola l’unica alternativa valida a una modernità priva di valori e votata inevitabilmente alla rovina. Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Jones e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi.

Nel medesimo anno prese alloggio a Ditchling. Christopher Dawson: la conversione del celebre storico britannico. Di Luca Fumagalli Seguendo le piste tracciate da Adam Schwartz nel saggio The Third Spring (2005), quest’anno lo speciale culturale di agosto è dedicato alla storia della conversione di quattro grandi intellettuali del cattolicesimo britannico del Novecento, ossia il giornalista e polemista G. K. Chesterton, il romanziere Graham Greene, lo storico Christopher Dawson e il poeta David Jones.

Per quanto diversi tra loro per personalità e sfumature ideologiche, oltre a essere stati figure di spicco nei rispettivi campi, tutti e quattro vissero la fede a cui decisero di aderire con spirito di ribellione, considerandola l’unica alternativa valida a una modernità priva di valori e votata inevitabilmente alla rovina. Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Dawson e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi. Seguite Radio Spada su: La conversione di Giosuè Carducci.

Di Alessandro Belano in: “Messaggi di Don Orione”, 1998, n.98, pp.11-42. Versione integrale in messaggidonorione.it A sostegno della conversione del Carducci, sopravvenuta, per quanto possiamo sapere, negli ultimi anni di vita, esiste una serie di indizi ed altre esplicite testimonianze. Si tratta in particolare delle rivelazioni rilasciate dal Beato Don Luigi Orione[26] e da altri personaggi vicini al Poeta. Non ci consta, sul piano storico, che Don Orione abbia personalmente conosciuto il Carducci o abbia avuto una qualche relazione epistolare con lui. Tutti i dati che possediamo, anzi, escludono questa possibilità. Tra i due, tuttavia, esistono particolari elementi di comunanza e perfino un parallelo letterario.

«Adergi il trono, o Religione,Sovra la tomba della Ragione;Si sciolga un canto, s’innalzin voti: Ha vinto il Geova dei Sacerdoti. Questi paralleli tra il Carducci e Don Orione non si fermano qui. Queste le qualificate testimonianze. Fonte immagine commons.wikimedia.org. 1/ Ma figurati! Chi l'ha detto? O forse intendeva altro? Bel testo, ma siamo in pieno 400! Il primo romanzo di Chrétien de Troyes è del 1169-70, non so se mi spiego; e i testi di Chrétien fanno subito il giro d'Europa. Quanto all'area occitano-catalana, t. The Pagan Ordeal of Dominique Venner – The Orthosphere. [Note: This essay appeared some few years ago in the Sydney Traditionalist Forum, shortly after the death by suicide of its subject. The work of Venner remaining relevant, I re-post the essay here, with a few small changes.] Dominique Venner (born 16 April 1935) ended his life publicly and dramatically by shooting himself in the mouth before the altar of Our Lady of Notre Dame in Paris six years ago on 21 May 2013.

The bullet passed through Venner’s brain and exited the back of his head. In the opening paragraph of a suicide note that he sent to his publisher, Venner sought to justify his action: I am healthy in body and mind, and I am filled with love for my wife and children. A reader cannot avoid remarking the contradictions in Venner’s testament. I. Venner himself took on the role of chief recorder of his life. Venner’s penchant for action, including a willingness to resort to armed violence, finds reflection in his gallery of heroes.

It is worth sorting out the differences further. Bach Was No Liberal Humanist | Compact Mag. Bach Against ModernityBy Michael MarissenOxford University Press, 200 pages, $34.95 In a scene in the 2022 movie Tár, a Juilliard student declares to his professor: “As a BIPOC pan-gender person, I would say Bach’s misogynistic life makes it impossible” to play or conduct the German composer—in part because of the 20 children he obliged his two wives to bear. It is a caricature of woke excess: There has been no serious attempt to cancel Bach for living in the era before birth control. The response from the professor, the film’s protagonist Lydia Tár (Cate Blanchett), is a caricature of power: She launches into a semi-coherent rant, insulting the student and extolling Bach’s greatness.

At one point, the two sit together on a piano bench while Blanchett tries to demonstrate the value of Bach, playing the opening of Bach’s Well-Tempered Clavier and crooning that “there’s a humility in Bach, he’s not pretending he’s certain about anything. Does it matter? Cormac McCarthy: l'agnostico che scriveva "parole cattoliche" I racconti del soprannaturale di mons. Robert Hugh Benson. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di mons. R. H. Benson e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi. Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo.

Link all’acquisto. Conosciuto in Italia quale autore dell’apocalittico Il Padrone del Mondo e di svariati altri romanzi a tema storico, mons. Fra l’estate e l’autunno del 1902, Benson, allora ancora anglicano, mise mano a una raccolta di racconti intitolata La luce invisibile (The Light Invisible), data alle stampe l’anno seguente[2]. La luce invisibile non è né un romanzo né un trattato religioso, ma un’esposizione di sensazioni e fatti spirituali, esperienze vive narrate dalla voce di un vecchio sacerdote all’autore, che ne ha poi predisposto una trascrizione accurata.

. [2] R. . [3] R. . [4] E. . [6] R. Seguite Radio Spada su: di Luca Fumagalli [2] R. . [3] R. . [4] E. Piccola lezione al sindaco di #ReggioEmila su Gabriele d’Annunzio. Cristina Campo. «A me importa a questo mondo unicamente la verità» «Due mondi – e io vengo dall’altro». Un verso, e c’è tutta Cristina Campo. Ovvero, uno dei misteri più grandi – e affascinanti – della letteratura italiana contemporanea. E uno degli sguardi più acuti su un mondo che dopo la guerra stava cambiando in fretta non solo la pelle, ma la radice, la concezione dell’uomo e del “destino”, una delle parole che ha amato di più. Poetessa, saggista, traduttrice, la Campo ha pubblicato poco, ma scritto tantissimo, spesso sotto pseudonimi. Al suo attivo ha tre raccolte di poesie, un elenco sterminato di saggi (bellissimi quelli su Čechov e Simone Weil), traduzioni (Emily Dickinson, John Donne, William Carlos Williams, T.S. Anche Cristina Campo è uno pseudonimo. Nel 1928 la famiglia si trasferisce a Firenze.

E il suo cuore è letteralmente da slegare, di continuo. A Firenze, un po’ alla volta, conosce intellettuali e letterati. A provocarla è anche il contesto intorno, la “grande bellezza” di Roma. La sua è una ricerca continua della Bellezza. Corpo e anima nelle ottave tassesche del duello fra Tancredi e Clorinda. Condividiamo la registrazione e il testo della relazione tenuta dal nostro Giuliano Zoroddu in occasione della lezione speciale lezione speciale “Corrupto corpore, anima non corrumpitur.

La morte di Clorinda nel poema di Tasso e nel madrigale di Monteverdi” tenutasi a Sassari il 25 febbraio 2023 nel contesto del Seminario Permanente di Studi Tomisti della . Corpo e anima nelle ottave tassesche del duello fra Tancredi e Clorinda(Torquato Tasso, Gerusalemme Liberata, XII, 50-69) Enea Silvio Piccolomini, poi papa Pio II, uno dei principali “umanisti”, nella sua Apologia ad Martinum Mayer, parlando della Curia Romana e del suo cerimoniale si esprime così: Mi piace associare a questa descrizione di quella che era la bellezza paradisiaca della vita liturgica del Papato fino alla seconda metà del secolo scorso, all’opera che andremo a vedere oggi – la Gerusalemme Liberata del Tasso – nel suo essere l’apice della bellezza del poema epico-didascalico cristiano.

Misero, di che godi? L’esaltazione degli umili nell’opera di Tolkien. “Il Signore degli Anelli”: dal caso letterario al fenomeno di culto. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi.

Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo. Link all’acquisto. All’inizio del 1997, quando Il Signore degli Anelli venne votato “libro del secolo” da circa 25.000 lettori britannici che avevano partecipato a un sondaggio commissionato dalla catena di librerie Waterstones insieme a un programma della BBC, la maggior parte della critica reagì con sdegno. Se in tanti accusarono il capolavoro tolkieniano di essere nulla più che “roba per ragazzi”, qualcuno parlò di «giorno nero per la cultura britannica», mentre un giornalista del «Guardian» arrivò a definire Il Signore degli Anelli «uno dei libri più brutti mai scritti». Quanto accadde nel 1997, in verità, non era una fenomeno nuovo. Fonte: L. Seguite Radio Spada su: Il filosofo che ride: un profilo biografico di Tolkien. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi.

Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo. Link all’acquisto. Nell’album delle foto di famiglia, pubblicato nel 1992, vi è una bella immagine in bianco e nero che ritrae Tolkien. Sotto di essa una didascalia: il filosofo che ride (The Laughing Philosopher). Il professore di Oxford era esattamente così, un Democrito mite e riservato che si faceva beffe della follia dell’uomo moderno, tutto tecnica ed egocentrismo. Allo stesso tempo, non era nelle sue corde atteggiarsi a spirito eletto, né si sentiva in qualche modo superiore agli altri. Quando Arthur morì di febbri reumatiche, nel 1896, la famiglia Tolkien tornò in Inghilterra stabilendosi a Sarehole Mill, poco lontano da Birmingham. Fonte: L. Tolkien e il mito della Contea. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi.

Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo. Link all’acquisto. «Non era il genere di cose che accadeva di solito in un mondo ordinato, in una Contea pulita». Il fastidio che Tolkien provava per quegli ammiratori che fotografavano, attraverso le finestre, l’interno di casa sua, è descritto da Carpenter invocando la Terra di Mezzo, in particolare la verde regione abitata dagli Hobbit. In una lettera a Milton Waldman, scritta presumibilmente intorno alla fine del 1951, il professore di Oxford si dilunga sull’origine degli Hobbit e sul luogo in cui essi vivono: verso la metà della Terza Era «appaiono gli Hobbit. Nonostante ciò, Tolkien non fu in alcun modo un luddista o un tecnofobo. Per Charles A. Fonte: L. NessunRothschild è inglese.NessunBaruch, Morgenthau,Cohen,Lehman,Warburg,Kuhn,Kahn, Schiff,Sieff o Solomon è mai nato anglosassone.È per questa sporcizia che combatti.È per questa sporcizia che hai assassinato il tuo Impero.È questa sporcizia che elegge,s.

Tolkien tra destra e sinistra: le varie interpretazioni politiche della sua opera. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi. Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo.

Link all’acquisto. Nonostante l’immensa fama raggiunta da Tolkien in tutto il mondo, sono ancora rari i contributi che indagano la dimensione politica ed economica della sua narrativa. Lo sottolinea Joseph Pearce, il quale, avendo in mente certe sgangherate disamine di taglio marxista o ecologista, lamenta come quel poco che è stato scritto sul tema «sia erroneo nelle conclusioni e all’oscuro delle finalità che Tolkien si prefiggeva. Le eccezioni che ci sono – ahimè – non fanno che confermare la regola.

A Malcolm Joel Barnett va il merito di essere stato tra i primi ad affrontare la questione nel dettaglio e con competenza. In The Politics of Fantasy: C. Fonte: L. J. R. R. Tolkien e il Concilio Vaticano II. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di J. R. R. Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi. La Chiesa, specialmente negli ultimi anni di vita, causò a Tolkien più di una preoccupazione. Ferrandez Bru, nel saggio J. Tolkien era inoltre così profondamente devoto alla Madonna che vari critici hanno notato dei riflessi mariani nelle figure dell’Elfa Galadriel e di Elbereth, Regina delle Stelle; più in generale, il culto dei santi era per lui qualcosa di imprescindibile, in parte legato alla sua avversione per l’esoterismo.

La sua Fede fu messa seriamente alla prova solamente negli anni del Concilio Vaticano II, quando, tra il 1962 e il 1965, la Chiesa diede il via a un processo di aggiornamento teologico-dottrinale che non mancò di suscitare polemiche. Fonte: L. Seguite Radio Spada su: Tolkien e la Grande Guerra. Di Luca Fumagalli Prima di iniziare, per chi fosse interessato ad approfondire la figura di J. R. R. Tolkien e quella di molti altri scrittori del cattolicesimo britannico, si segnala il saggio delle Edizioni Radio Spada Dio strabenedica gli inglesi. Note per una storia della letteratura cattolica britannica tra XIX e XX secolo.

Link all’acquisto. Tolkien e la grande guerra di John Garth è forse il saggio che meglio approfondisce l’esperienza del giovane scrittore inglese sul Fronte Occidentale. Pearce, parlando della Macchina, rievoca nel contesto bellico uno dei temi più cari a Tolkien, spaventato dal crescente asservimento dell’uomo moderno nei confronti della tecnologica annichilente (al Fosso di Helm Aragorn si accorge che il malvagio Saruman ha escogitato «qualcosa di diabolico. Perciò l’esperienza sul Fronte Occidentale segnò in profondità la giovinezza di Tolkien. La guerra, in un mondo macchiato dal peccato, è ineluttabile. Seguite Radio Spada su: