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Intelligenza Collettiva e Agire Collaborativo

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David Weinberger

Howard Rheingold. Pierre Levy. Derrick de Kerckhove. La mente estesa può fare paura? Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2013 alle ore 08:28.

La mente estesa può fare paura?

Lo studio del cervello è necessario per capire la mente. Questo è un dato inconfutabile per chiunque prenda sul serio gli straordinari successi della neuroscienza contemporanea. Ma è anche sufficiente? Permalink. The Extended Mind. Andy Clark & David J.

The Extended Mind

Chalmers [*] Department of Philosophy Washington University St. Louis, MO 63130 Department of Philosophy University of Arizona Tucson, AZ 85721 andy@twinearth.wustl.educhalmers@arizona.edu *[[Authors are listed in order of degree of belief in the central thesis.]] [[Published in Analysis 58:10-23, 1998. 1 Introduction Where does the mind stop and the rest of the world begin? 2 Extended Cognition Consider three cases of human problem-solving: (1) A person sits in front of a computer screen which displays images of various two-dimensional geometric shapes and is asked to answer questions concerning the potential fit of such shapes into depicted "sockets" . (2) A person sits in front of a similar computer screen, but this time can choose either to physically rotate the image on the screen, by pressing a rotate button, or to mentally rotate the image as before.

. (3) Sometime in the cyberpunk future, a person sits in front of a similar computer screen. 3 Active Externalism. Intelligenza distribuita in “Lessico del XXI Secolo” Intelligenza distribuita Lessico del XXI Secolo (2012)

intelligenza distribuita in “Lessico del XXI Secolo”

SC 03 App Distribuito DEF. MediaMente: Levy - De Kerckhove - Intelligenza collettiva e intelligenza connettiva. Domanda 1 In che modo Internet ha cambiato il concetto di spazio e di tempo?

MediaMente: Levy - De Kerckhove - Intelligenza collettiva e intelligenza connettiva

Risposta (Levy) Come ogni buon filosofo comincerei con il criticare la vostra domanda, perché non penso che Internet cambi il concetto dello spazio e del tempo, ma cambi esattamente lo spazio e il tempo: questa è la questione importante. Un sistema di comunicazione modifica il nostro ambiente di "prossimità", le cose che prima apparivano lontane si avvicinano e rientrano all'interno del nostro spazio dell'esperienza. Potrei citare l'esempio di una linea ferroviaria. Dal momento in cui passa una linea ferroviaria tra due città, lo spazio si modifica, ed è come se le due città fossero più vicine; non viene modificato il concetto di spazio tra le due città, ma lo spazio come "veicolo". Per "veicolo" intendo l'ultima prossimità reale tra le due città. Domanda 2 La dimensione dello spazio, in questo caso, è dunque una esperienza e non un concetto? Mente estesa in “Lessico del XXI Secolo” Embodiment in “Lessico del XXI Secolo” Confronto tra intelligenza collettiva e intelligenza connettiva.

Pierre Levy è professore di filosofia dell’Università di Parigi VIII a Saint-Denis.

Confronto tra intelligenza collettiva e intelligenza connettiva

I suoi interessi di studio sono incentrati sulle modalità di conoscenza e comunicazione legate allo sviluppo del cyberspazio. Nella comunicazione dei media tradizionali è presente un centro di emissione del messaggio e un gran numero di ricettori che sono passivi perchè non c’è reciprocità nella comunicazione e, sopratutto, gli uni sono isolati dagli altri. Questa modalità di comunicazione non offre interattività ne’ costruzione collettiva. Rispetto ai tradizionali sistemi dove c’è una comunicazione diretta, come ad esempio la rete telefonica, la rete offre una possibilità infinita di scambi da parte di tutti verso tutti. Si crea dunque un contesto comune non più regolato da un centro di emissione ma regolato dall’apporto della comunità facente parte di una determinata discussione collettiva. Forme di intelligenza: Intelligenza Collettiva e Connettiva.