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Howard Rheingold

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Interventi, talk, interviste e altre risorse su Howard Rheingold, la network smart, l'educazione al digitale, il pensiero critico e la cooperazione

Crap Detection 101. Non basta il buon senso. Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2013 alle ore 08:35. Ogni cambiamento tecnologico di grande portata ha effetti rivoluzionari sulla società e sulla struttura stessa degli esseri umani. Nell'ambito delle tecnologie comunicative, basti pensare alla stampa.

«Ai tempi di Gutenberg – ricorda Howard Rheingold in Perché la rete ci rende intelligenti – in tutta Europa esistevano trentamila libri scritti a mano, ma nel giro di cinquant'anni vennero messi sul mercato più di dieci milioni di volumi stampati». Tanta improvvisa abbondanza fu un elemento essenziale nella riforma protestante, nel sorgere della nuova scienza e nelle rivoluzioni politiche della modernità. Alle prese con un potenziale così dirompente, le reazioni più comuni sono ovvie. Permalink. Content Curation E Il Futuro Dei Motori Di Ricerca Online: Ecco Cosa Ho Detto A Howard Rheingold. La content curation ed il futuro delle ricerche online convergeranno? Di chi ti andrai a fidare quando dovrai trovare le alternative ad un problema ed avrai solo una connessione ad Internet?

Quanta libertà individuale vuoi sacrificare ad un algoritmo, anche se accurato? Photo credit: Robin Good Ma perché, potresti giustamente chiedere, mettere in discussione la capacità di Google ed altri motori di ricerca di organizzare e classificare i risultati, quando questi lo fanno da così tanto tempo? I motivi potrebbero essere tanti, ma quelli principali possono essere sintetizzati in questa piccola lista: a) La maggior parte degli utenti di Internet ritiene che i motori di ricerca siano imparziali e che forniscano davvero i risultati più rilevanti per ciò che serve scoprire. Non mettono in discussione o dubitano del sistema segreto con cui questi risultati (informazioni) vengono forniti. C) Le lista di risultati testuali stanno diventando sempre meno utili.

La Scelta Dimenticata Durata: 1:48. Howard Rheingold ci parla della collaborazione. [Letture] Perché la rete ci rende intelligenti / Howard Rheingold | Social media curious. Rheingold è un nome che dice sicuramente qualcosa a chi si occupa di community, se non altro perché é lui che ha inventato il termine “comunità virtuali”. Pubblica per Cortina il suo ultimo saggio dal titolo “Perchè la rete ci rende intelligenti” (Perché la rete ci rende intelligenti / Howard Rheingold ; edizione italiana a cura di Stefania Garassini, Milano : Raffaello Cortina, 2013, 416 p. 28€) il cui titolo rimanda al testo di Carr “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello”.

La critica che Rheingold muove a Carr e, più in generale, a tutti gli esponenti del determinismo tecnologico riguarda lo sminuire il fattore umano perchè, di fatto, le tecnologie sono centrate sull’uomo. In questo senso ci invita alla pratica dell’infotention, il neologismo che crea per descrivere il legame mente-macchina e il complesso di competenze mentali sull’attenzione e i filtri tecnologici sull’informazione. Citazione del cuore:(Rheingold sugli smartphone) Like this: MediaMente: "Internet e l'educazione: la necessità dell'individuo di pensare criticamente" Domanda 1 Poiché Lei ha scritto un libro sulle comunità virtuali, può darci delle chiarificazioni sulla loro natura sociale?

Risposta Il libro, ora disponibile anche in traduzione italiana, prende il titolo di Le comunità virtuali. Il libro descrive persone che, come me e come tante altre nel mondo, non utilizzano Internet solo per trovare o pubblicare informazioni ma comunicano tra di loro utilizzando la tastiera; da ciò nascono lunghe discussioni. I temi che si trattano possono essere di diversa natura: possono riguardare la politica, oppure problemi privati di ognuno; sono migliaia i soggetti sui quali discutere. L'importante è che queste persone possano comunicare tra di loro attraverso Internet per arrivare a conoscersi, anche se non si sono mai incontrate nella vita reale; questo è ciò che io chiamo una comunità virtuale: un gruppo di persone che comunicano tramite Internet per un certo periodo di tempo.

Ho trovato molti vantaggi in questa forma di comunicazione. La saggezza ai tempi del digitale. Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2012 alle ore 18:55. Howard Rheingold Sul finire del Quattrocento, il sapere si tramandava con i manoscritti e in Europa ce n'erano 30mila. L'invenzione di Johannes Gutenberg scatenò un cambiamento radicale: in soli 50 anni dall'introduzione della stampa a caratteri mobili, in Europa circolavano più di 10 milioni di libri. E mentre qualcuno lamentava l'eccessiva e ingestibile quantità di informazioni anche di basso valore che erano state messe in circolazione con l'avvento della nuova tecnologia, la conoscenza scritta uscì dal territorio controllato dalle vecchie élite culturali. Non certo a causa della tecnologia ma forse anche in relazione a essa, prese l'avvio una straordinaria stagione di mutazioni culturali: dalla Riforma protestante alla rivoluzione scientifica che provava e diffondeva il nuovo paradigma copernicano, dall'illuminismo enciclopedista alla Rivoluzione Francese.

Permalink. "Perché la Rete ci rende intelligenti". Rheingold spiega il suo "manuale digitale" Lo scrittore americano, autore di testi importanti sull'era internet, stila una sorta di guida all'utilizzo "smart" del web. Una nuova alfabetizzazione incentrata su "attenzione, identificazione delle bufale, partecipazione, collaborazione e conoscenza dell'uso del network"di ERNESTO ASSANTE E' uscito un libro che andrebbe rapidamente letto da chiunque ha voglia di capire meglio il mondo in cui viviamo, quello in cui vivremo, e ha la necessità, il bisogno o il desiderio di usare al meglio quello straordinario strumento che è Internet. Il titolo è assai singolare, ma proprio per questo stimolante: "Perché la Rete ci rende rende intelligenti", lo ha pubblicato l'editore Cortina ed è firmato da uno dei grandi pensatori dei nostri tempi, Howard Rheingold, autore di alcuni altri preziosi libri come "La realtà virtuale", del 1993, "Comunità virtuali: Parlare, incontrarsi, vivere nel ciberspazio", del 1994 e il bellissimo "Smart mobs.

E gli anziani?