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Smart glasses

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Google Glass banditi dai cinema statunitensi. Copia privata: il passo del gambero del ministro Franceschini. Ci sono volte in cui la politica – quella che si scrive con la “p” minuscola perché non merita di più – lascia senza parole per la sua straordinaria capacità di camminare all’indietro, allontanandosi da valori come la trasparenza, il confronto e l’equilibrio cui, invece, dovrebbe ispirare il proprio agire.

Copia privata: il passo del gambero del ministro Franceschini

Uno di questi casi è quello del Decreto sulla cosiddetta “copia privata” ovvero sulla montagna di soldi che, ogni anno, i consumatori italiani – e non solo – pagano quando acquistano telefonini, computer ed ogni altro genere di dispositivo o supporto [hard disk, pendrive, cd e dvd, ndr] astrattamente idoneo ad ospitare copie di opere musicali o cinematografiche legittimamente acquistate. La legge attribuisce al Ministero dei beni e delle attività culturali il compito di determinare le tariffe di tale cosiddetto “equo compenso” tenendo conto, tra l’altro, dell’evoluzione tecnologica e delle dinamiche di mercato.

E’ una brutta storia italiana. Hyperlink. Hyperlink. Spring 2014, Attualità ICT. Google Glass: un trucco per aggirare le tariffe per il tethering a prescindere dal piano telefonico. Non sappiamo esattamente come potrebbero prenderla gli operatori telefonici, ma l'app MyGlass è adesso in grado di trasferire i dati in download e upload da uno smartphone ai Google Glass, aggirando di fatto il piano telefonico usato dall'utente e le opzioni di pagamento per il tethering, cioè la condivisione della connessione ad internet fra due dispositivi differenti.

Google Glass: un trucco per aggirare le tariffe per il tethering a prescindere dal piano telefonico

Come riporta Engadget, si tratta di un cambiamento di enorme portata per i Google Glass, gli occhiali iper tecnologici che il colosso di Mountain View lancerà sul mercato nel corso del 2014 e di cui ha già fornito una prima versione prototipale al non proprio economico costo di 1500$ a sviluppatori ed esponenti di vari settori interessati ad integrare il loro uso con la loro professione.

La nuova modalità non avrebbe vantaggi esclusivamente di tipo economico per l'utente. A Wearable Computer More Powerful than Glass, And Even More Awkward. Steve Mann, a pioneer in the field of wearable computing, has been touting the benefits of head-mounted computers for decades.

A Wearable Computer More Powerful than Glass, And Even More Awkward

Now the University of Toronto professor is also lending his weight and experience to a company hoping to loosen Google Glass’s grip on the nascent market with a different take on computer glasses that merges the real and the virtual. The company, Meta, is building computerized headwear that can overlay interactive 3-D content onto the real world. While the device is bulky, Meta hopes to eventually slim it down into a sleek, light pair of normal-looking glasses that could be used in all kinds of virtual activities, from gaming to product design. The company, which was founded by Meron Gribetz and Ben Sand, counts Mann as its chief scientist. One of Mann’s graduate students, Ray Lo, serves as chief technical officer.

“You don’t need to change anything about the world you’re in for us to track it, which is a huge breakthrough,” Sand says. Progetto GlassUp, Dove trovarci al CeBIT. Google glasses. Leggere il giornale sui Google Glass. Google glass. Lumus - Consumer Market Products. Enabling See-through, Wearable Displays Seeing through.

Lumus - Consumer Market Products

Seeing beyond. Offering a new way of living, working, communicating and viewing content (including Internet, email, video and video games) anywhere and anytime, Lumus-enabled displays take vision to the ultimate level by redefining what you see on the go: Super large high resolution screen anywhere you look, anywhere you are Video content and information in the blink of an eye Simultaneous connectivity to what you want to see & what you need to see Opening your eyes to whole new world of Augmented Reality Enabling natural-looking, discreet, lightweight, and portable eyewear Lumus products for the consumer market consist of: Wearable Display Development Kit Optical Engine module (for OEM)

Huawei presenterà i suoi smartglass a marchio Honor il 24 Novembre - Androidiani.com. Mentre il futuro del dispositivo che ha "aperto" il segmento degli smartglass è in dubbio (parliamo ovviamente di Google Glass: leggete questo post per qualche informazione in più), altri concorrenti si apprestano a lanciare le proprie proposte: tra questi c'è Huawei, che presenterà i suoi smartglass marchiatiHonor il 24 Novembre.

Huawei presenterà i suoi smartglass a marchio Honor il 24 Novembre - Androidiani.com

Una prima immagine saltata fuori via Weibo mostra un dispositivo molto, troppo simile al development kit DK-40 di Lumus, che realizza gli heads-up display utilizzati nei caccia F-16. È molto probabile quindi che tra le due aziende ci sia stata una collaborazione. Come detto, gli smartglass Huawei recheranno il marchio Honor, la sussidiaria creata dal costruttore cinese per aggredire i segmenti medio e basso di mercato e che negli ultimi tempi è arrivata anche in Italia con Honor 6 e Honor 3C. Google Glass: nella prossima generazione si potranno fare le foto inquadrando con le dita. Inquadrare un soggetto con le dita formando una cornice è un gesto universale che molti conoscono, proprio per questo Google avrebbe pensato di integrare questa funzionalità a bordo dei prossimi Glass, secondo quanto emerso da un recente brevetto.

Google Glass: nella prossima generazione si potranno fare le foto inquadrando con le dita

Dopo l’occhiolino, nei prossimi Google Glass sarà possibile scattare una foto inquadrando semplicemente il soggetto con le dita: Una soluzione molto pratica e simpatica che permetterà ai Glass si scattare foto in modo molto semplice ed immediato, inoltre modificando l’apertura e la dimensione della cornice formata con le dita si avranno differenti inquadrature. Già questi tipi di gesture sono molto utilizzati sul mercato smartphone, infatti Samsung ha adottato il palmo della mano per lo scatto rapido di selfie, invece LG ha preferito il pugno.