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DeepText: Facebook capirà tutto quello che scriviamo. Ogni minuto su Facebook vengono condivisi 400 mila post e 125 mila commenti.

DeepText: Facebook capirà tutto quello che scriviamo

Scrivere è il modo più diretto in cui interagiamo con i nostri contatti, per non parlare di quanti messaggi scorrono dietro le quinte del diario, su Messenger. Mark Zuckerberg ha dato poco soprannominato la sua creatura “piattaforma per le idee”, una cassa di risonanza capace di far emergere pensieri, punti di vista e dichiarazioni da ogni parte del mondo. Finora si è limitata a fare da ponte digitale tra persone fisiche, ma se questo medium passivo diventasse in grado di ascoltare le nostre parole e risponderci? DeepText, l’Intelligenza artificiale di facebook Questo è l’obiettivo del nuovo sistema di intelligenza artificiale che verrà introdotto nel social network.

Una comprensione che vada oltre la mera registrazione dei contenuti, ma capace di offrire risposte attinenti e reazioni contestualizzate al messaggio ricevuto. Qualche esempio? Un progetto “deep learning” Chat e social network: come ci spiano. Facebook, Windows Messenger, Skype, Yahoo!

Chat e social network: come ci spiano

, WhatsApp, sono solo alcune delle maggiori piattaforme di comunicazione digitale molto in voga sia da computer sia da smartphone e tablet. Ma quanto sono sicure le conversazioni? Seppur esistano basi di crittografia e di autenticazione, può capitare che un messaggio esca dalla finestra di chat per entrare in un’altra; le conseguenze di chat troppo “private” e delicate potrebbero essere disastrose se non irreparabili. Il problema è che più la tecnologia esce fuori di casa e più i nostri dati (così come le conversazioni di chat) sono ipoteticamente in pericolo, con hacker pronti a scavalcare le reti di protezione delle app, intrufolandosi nelle conversazioni.

Il problema è che spesso gli utenti conservano sul telefono e sul computer anche informazioni personali e delicate, come il numero della carta di credito, del bancomat e magari dei pin. SkypeFacebook non è l’unico “luogo” di interesse per polizia e organi di controllo. How to Set Admin Roles for your Facebook Page & Why You Should. A Facebook Page is often the lifeblood of a business’s social media presence.

How to Set Admin Roles for your Facebook Page & Why You Should

Companies need to be very careful who has “Admin” access to their page(s). Countless pages have been lost due to poor or non-existent controls. Privacy. Social Networks. Facebook diventa un giornale. Molte voci si rincorrono tra gli addetti ai lavori e tra i curiosi: a quanto pare, Facebook sta per lanciare il suo aggregatore di notizie.

Facebook diventa un giornale

Si chiamerà Reader la nuova funzione di Facebook: Zuckerberg ha infatti intenzione di inserire all’interno del social network. E’ stata una delle più autorevoli testate americane ha far trapelare la notizia, il Wall Street Journal: secondo loro, infatti, la comparsa degli hashtag su Facebook sarebbe da leggere in quest’ottica. Reader dovrebbe funzionare in maniera molto semplice: gli utenti potranno costruirsi la propria rassegna stampa grazie alla condivisione delle notizie dei loro amici. I dati parlano chiaro: il 10% di quello che leggiamo deriva dalle condivisioni e dai passaparola dei nostri amici sui vari socia network; l’ informazione d’altronde è sempre stata una delle leve più importanti per chi lavora nel mondo del web. Francesca Lizi. Crollo di Facebook? I giovani preferiscono Twitter. Facebook rallenta e Twitter accelera: il panorama adolescenziale dell’online è stato recentemente ritratto dalla Piper Jaffray, che nell’ultimo report di scenario ha sottolineato gli interessi di circa 5.000 teenager statunitensi.

Crollo di Facebook? I giovani preferiscono Twitter

Quello che salta subito all’occhio è la decrescita del gigante di Mark Zuckerberg: sarà forse per questo che si sta dando alla politica? I dati parlano chiaro: il 30% dei giovani americani ha eletto Twitter come il social network più importante, appena poco sotto Facebook che si ritaglia il 33% della totalità. Sì, Facebook primeggia ancora, ma bisogna notare i dettagli: dall’anno scorso ha infatti perso ben 9 punti percentuale, mentre il regno dei 140 caratteri ne ha guadagnati 3. Facebook può renderti stupido, soprattutto se sei un narcisista. Hai iniziato a usare Facebook per tenerti in contatto con amici, parenti e conoscenti, o perché ti piaceva poter ficcare impunemente il naso nelle vite altrui, o perché c’era ‘sta ragazza che non sapevi come abbordare.

Facebook può renderti stupido, soprattutto se sei un narcisista

Qualunque sia il motivo che al tempo ti ha spinto a ormeggiare il tuo barcone sul social network, negli ultimi anni il tuo comportamento sulla piattaforma è cambiato. Ti interessa sempre meno degli altri, e sempre più di te stesso, e allora finisce che passi intere ore ad abbellire il tuo profilo, calibrando al millimetro le foto, le tag, i contatti, le menzioni, gli altisonanti status, stregato da un narcisismo a buon prezzo che, in ultima analisi, ti sta rendendo un fallito. Quello che potrà sembrarvi un mio altezzoso giudizio sommario, è in realtà la conclusione a cui sono giunti la dottoressa Catalina Toma e i suoi colleghi della University of Wisconsin-Madison, dopo aver condotto uno studio su 159 studenti universitari. Segui @FazDeotto © Riproduzione Riservata. New program lets Facebook follow you anywhere you go. Concerned about your personal data being shared?

New program lets Facebook follow you anywhere you go

Well, the latest news out of Facebook headquarters probably isn't going to make you feel any better. Starting today, Facebook is using the data it captures from you (and all of its other users) for its brand-new ad network, Atlas. It does so by serving up ads (even across non-Facebook sites) based upon what the company knows about you - which is considerable, to say the least. H2' 2014, SN news. Social networks, Curiosità & News. Hyperlink.

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