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L'età Napoleonica

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L'esilio di Napoleone. I Cento Giorni. Napoleone: la politica. Blocco Continentale. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Blocco Continentale

Napoleone Bonaparte Con il termine Blocco Continentale fu denominato il divieto, emanato da Napoleone Bonaparte il 21 novembre 1806 da Berlino (Decreto di Berlino), di consentire l’attracco in qualsiasi porto dei paesi soggetti al dominio francese, alle navi battenti bandiera inglese[1]. Napoleone giustificò questa palese violazione del diritto internazionale con l’esigenza di rispondere all’azione di blocco dei porti francesi già operata dalla Gran Bretagna la cui marina sequestrava da qualche tempo le navi francesi (ed anche qualche nave neutrale). Il Codice Civile. Napoleone e l'arte. La stele di Rosetta.

Napoleone. Il flagello d'Italia. Le invasioni, i saccheggi, gli inganni - Spinosa Antonio - eBook - Mondadori - - Biografie - ePub con DRM. Il primo console supera le Alpi al Gran San Bernardo. Neoclassicismo: David: Napoleone valica il San Bernardo. Le Battaglie di Napoleone. La battaglia di Waterloo. La battaglia di Waterloo. Schieramento. La battaglia di Waterloo. La battaglia di Austerlitz. Battaglia di Austerlitz. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia di Austerlitz

Coordinate: La battaglia di Austerlitz, detta anche battaglia dei tre imperatori (perché furono presenti sul campo Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, lo zar Alessandro I di Russia e l'imperatore del Sacro Romano Impero Francesco II), fu l'ultima e decisiva battaglia svoltasi durante la guerra della terza coalizione. Fu combattuta il 2 dicembre 1805 nei pressi della cittadina di Austerlitz (l'attuale comune di Slavkov u Brna nella Repubblica Ceca, nelle vicinanze di Brno) tra la Grande Armée francese composta da circa 73.000 uomini comandati dall'imperatore ed un'armata congiunta, formata da russi e austriaci, composta da oltre 85.000 uomini, comandata dal generale russo Michail Kutuzov, con la collaborazione del generale austriaco Franz von Weyrother.

Antefatti[modifica | modifica sorgente] La battaglia di Austerlitz fu preceduta da una pesante sconfitta dell'esercito austriaco comandato dal generale Karl Mack von Leiberich a Ulma. Battaglia di Trafalgar. Battaglia di Trafalgar. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia di Trafalgar

La battaglia di Trafalgar fu una celebre battaglia navale, molto importante nell'ambito delle guerre napoleoniche, che vide la vittoria della Royal Navy sotto il comando di Lord Nelson, sulla flotta combinata franco-spagnola il 21 ottobre 1805, a largo di Capo Trafalgar, vicino Cadice. Nelson fu ferito a morte da un colpo di moschetto che gli perforò un polmone: restò in vita abbastanza da sapere della vittoria dell'Inghilterra. Forze in campo[modifica | modifica sorgente] Premesse[modifica | modifica sorgente] Nel dicembre 1804 anche la Spagna entrò in guerra, al fianco della Francia, per respingere la minaccia britannica contro le sue colonie, offrendo a Napoleone la sua flotta e i suoi porti. Il 28 settembre Nelson raggiunse il grosso della flotta inglese al largo di Cadice e, dopo aver lasciato alcune navi a controllare di nascosto i movimenti degli avversari, si ritirò oltre l'orizzonte.

Svolgimento[modifica | modifica sorgente] Francesco Frasca. La battaglia di Abukir. Prima battaglia di Aboukir. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Prima battaglia di Aboukir

La Battaglia terrestre di Abukir venne combattuta dall'esercito francese e dalle forze ottomane il 25 luglio del 1799. Antefatti[modifica | modifica sorgente] La battaglia si svolse nel corso della Campagna d’Egitto. Un paio di settimane prima un flotta da trasporto turca, scortata dalla squadra navale inglese del commodoro sir William Sidney Smith, sbarcò nella rada di Abukir più di 15.000 soldati turchi (l'armata di Rodi), al comando di Mustafà pascià, che si impadronirono del porto e della città e ne assediarono la fortezza, presieduta da una guarnigione francese. Napoleone apprese dello sbarco mentre si trovava al Cairo, dopo la sfortunata campagna di Siria, e partì immediatamente per Abukir con un esercito di circa 10.000 uomini, ordinando al generale Jean-Baptiste Kléber di ricongiungersi a lui con la cavalleria ad Abukir.

La campagna d'Italia. COME LA CAVALLERIA NAPOLETANA SALVO' LA VITA A NAPOLEONE BONAPARTE. Campagna d'Italia (1796-1797) Insurrezione <<Pane e Costituzione>> Congiura degli Eguali. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Congiura degli Eguali

La congiura degli Eguali (in francese Conjuration des Égaux) fu una cospirazione organizzata in Francia nel maggio 1796 dalla società degli Eguali contro il Direttorio, che, tuttavia, fallì completamente. Aveva lo scopo di abolire la proprietà privata, sostenendo esplicitamente che i frutti della terra appartengono a tutti, in modo da far scomparire ogni differenza sociale fra gli uomini. Il contesto storico[modifica | modifica sorgente] Con la costituzione repubblicana dell'anno III, repubblicani moderati e monarchici costituzionali trovano un accordo, impedendo la ripresa politica della democrazia e dell'aristocrazia. I termidoriani tolgono il maximum, che era un'azione di calmieramento, ripristinando la libertà di commercio e istituendo un suffragio basato sul censo. François-Noël Babeuf. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

François-Noël Babeuf

François-Noël Babeuf François-Noël Babeuf, noto anche come Gracco Babeuf in onore dei Gracchi, riformatori e tribuni della plebe romani (Saint-Quentin, 23 novembre 1760 – Vendôme, 27 maggio 1797), è stato un giornalista e agitatore politico francese, che si distinse durante la Rivoluzione. Viene ricordato per il suo ruolo nella congiura degli Eguali. Manifesto degli eguali. La Costituzione moderata del 1795. Il direttorio. Il Direttorio. Napoleone Bonaparte. Napoleone: l'ascesa. Napoleone Bonaparte. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Napoleone Bonaparte

Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart[2], mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo "l'incomparabile maestro dell'arte della guerra" e "il più grande dei grandi".[3] Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia e Luigi Bonaparte in Olanda).

La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per la moderna giurisdizione civile. Età napoleonica. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Età napoleonica

Per età napoleonica s'intende il periodo che va dalla discesa di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) al Congresso di Vienna (1815). Il pensiero e le arti[modifica | modifica sorgente] Lo stile Impero[modifica | modifica sorgente] Sotto l'aspetto culturale l'età napoleonica è caratterizzata dalla "naturale prosecuzione di quel momento di trapasso fra Illuminismo e Romanticismo, che già s'era visto emergere negli ultimi anni del Settecento. Giovanni Getto affermò che l'età napoleonica è un momento nel quale: Impero Napoleonico. L'età di Napoleone.