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Come Ottimizzare il tuo Logo, con un Occhio alla SEO. Il logo è una delle immagini più importanti associate a un sito e a un brand, e dovrebbe dunque essere anche quella maggiormente pensata, studiata e ottimizzata. Eppure ben pochi webmaster si concentrano sull’ottimizzazione dei loghi da un punto di vista SEO. Anzi, probabilmente nessun di loro lo sta facendo come dovrebbe. Perché il logo è un elemento così importante per un sito? Prima di parlare dell’ottimizzazione dei loghi per la SEO, bisogna sottolineare il motivo per cui il logo è un elemento di spicco per ogni sito ed è una parte di rilievo della sua struttura.

I loghi aiutano a stabilire una relazione con i tuoi visitatori, facendo sì che possano ricordare il tuo sito tra gli altri. Se non hai ancora un logo, dunque, cerca di investire qualche minuto del tuo tempo per crearne uno. Perché dovrei ottimizzare il mio logo? Semplicissimo. Non ottimizzare il logo – e/o le altre immagini – del tuo sito potrebbe tradursi in potenziali opportunità perdute. Quali sono i tipi di logo esistenti? Popular WordPress Plugin ‘SEO by Yoast’ Vulnerable To Hackers. WordPress, Responsive & SEO: il caso TagliaBlog. Dal 23 Luglio 2014, il TagliaBlog è passato ad un tema WordPress di tipo responsive. Ci sono state implicazioni, positive o negative, lato SEO? Le prestazioni sono migliorate? Il traffico è aumentato? In questo post cercherò di rispondere a tutte queste domande.

Ma prima vediamo se, almeno a livello generale, un design responsive può apportare dei vantaggi dal punto di vista del posizionamento sui motori di ricerca. Secondo Hayley Francis di Search Engine Journal, sono almeno 4 i benefici SEO nell’adottare un design di tipo responsive. 1. In una guida ufficiale denominata “Realizzazione di siti web ottimizzati per gli smartphone“, Google illustra 3 configurazioni possibili ma ne raccomanda una sola, ovvero quella responsive: 2. Se si fanno le cose male, creare 2 siti diversi – uno ottimizzato per desktop e uno per mobile – con 2 URL diversi – ad esempio uno con www. e un altro con m. – può generare una duplicazione dei contenuti speculare, cosa non molto gradita a Google. 3. 4. Concludendo. 7 passi per migliorare le pagine statiche su Wordpress. Le pagine statiche di un blog WordPress: le ignori, vero? Peccato. Il cuore pulsante del tuo blog è rappresentato dal susseguirsi di articoli, dai post che si inseguono nella home page.

Quindi dedichi le un attenzioni al calendario editoriale, alla programmazione dei contenuti freschi. Ottimo, fai bene. La linfa del tuo blog è in buone mani, i contenuti non mancheranno mai. Ma non dimenticare che i lettori non rimangono immobili nella home page: navigano, si muovono, cercano nuove informazioni. Dove? 1. Prima di aprire una pagina statica devi rispondere a una domanda: a cosa servirà? Inutile dedicare attenzione e risorse a qualcosa che già esiste. Cerca di sfruttare quello che il blog WordPress già ti offre. 2. Le pagine fisse di solito si trovano in alto, nel menu dell’header. Le pagine si possono organizzare facilmente intervenendo nella sezione custom menu di WordPress. 3. Io preferisco eliminare la possibilità di inserire commenti nelle pagine fisse. 4. 5. 6. 7. SEO per WordPress: ottimizzare un blog per i motori di ricerca.